|| IV CAPITOLO ||

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Mi ero innamorata.. Si. Della canzone. Era stupenda.

"Cavolo, queste canzoni sono bellissime. Chi è il cantante?" Chiesi con molta curiosità

"Shawn mendes. È bravo vero? È un mio amico sai?"

"Wow veramente?" Domandai incredula

"Certo! Cos'è non ti fidi di quello che dice il tuo angelo custode? Mi offendo così sai?!" Fece una faccia triste

Gli diedi una pacca sulla spalla
Risi

"Ma no povero. Non metterei mai in dubbio le tue parole!" Ironizzai

"Bene, meglio così" mi fece l'occhiolino...

Quella serata passò molto lentamente. Forse perché non c'era niente da guardare in TV, o forse perché l'avevo passata tra i libri dato che il pomeriggio non avevo potuto studiare.

La mattina dopo mi svegliai con un mal di testa allucinante; chissà perché, forse perché studiavo fino alle due di notte? Probabile.

Quel giorno tornai a casa distrutta. Mi buttai sul letto, rimasi lì ferma a fissare il muro per un'ora credo. Si non ero normale.. Quanto avrei voluto esserlo. Perché non ero nata in un libro? O in un film? Dove tutto è possibile. Niente ciclo, niente genitori, niente scuola. E sopratutto, niente problemi.

Mi rendevo conto da sola che tutta quella mia malinconia non aveva senso. Insomma, non avevo poi così tanti problemi sociali da poter entrare in depressione. Avevo solo due amici quindi, che poteva accadermi?
Avrei dovuto essere più che felice, ma non era così. E non capivo il perché..

La mattina dopo, quando mi svegliai, guardando fuori dalla finestra vidi che stava nevicando. Finalmente.
Scattai giù dal letto lasciandomi sfuggire un grido di felicità.
Corsi in bagno, mi lavai, truccai vestii e improfumai; poi scesi di corsa le scale e mi diressi verso la cucina, più felice che mai.

"Ciao mamma!" Dissi con un sorriso a trentadue denti

"Buongiorno piccola. " sorrise " come mai tutta questa felicità oggi?"

"Beh ecco.. Forse perché nevica?!"

"COSA?! Davvero? Non me ne sono accorta. Che bella notizia!"

Mia madre sembrava ancora più contenta di me.

Alla fermata dell'autobus, stranamente, non vidi Ingrid. Era da ieri mattina che non la sentivo. Dopo un quarto d'ora iniziai a preoccuparmi, quindi decisi di chiamarla.
Rispose dopo tre squilli

"Pronto?" Disse con voce assonnata

"Tesoro, sono Julia. Dove sei?! Ti sto aspettando da un quarto d'ora"

"COSA? Che ore sono scusa?"

"Le 8 e un quarto"

"O santo cielo. Non ho sentito la sveglia. Tu non preoccuparti, vai a scuola. Io entro in seconda.. Ah poi ricordati che oggi dobbiamo pranzare insieme"

"Certo che me lo ricordo! Allora a dopo"

Cavolo quella ragazza era davvero sbadata!

L'autobus arrivò dopo cinque minuti. Era stranamente in anticipo. Forse un avviso divino? Ci sarebbe stato un compito a sorpresa? O forse una A in scienze? Forse era meglio lasciar stare.
Salii sul mezzo, mi guardai attorno per vedere se c'erano facce conosciute, ma niente. Trovai qualcos'altro: due occhi marroni e intensi che mi guardavano attentamente. Santo cielo..

Messi a fuoco lo sguardo. Un ragazzo bellissimo, affascinante, vestito come se fosse appena uscito da un set fotografico per Vogue mi stava mangiando con gli occhi.
Arrosii
Lui accennò un sorriso

NON SCORDARTI DI ME [Shawn Mendes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora