|| XVIII CAPITOLO ||

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"Ragazzi mi raccomando fate i bravi, ragazze.." Spostò lo sguardo su noi quattro "lascio a voi il controllo della casa" continuò la donna
"Gray, Eth, se ci distruggete la casa vi ammazzo chiaro?" Disse l'uomo

"Tranquilli" risposero all'unisono
"Ok qualsiasi cosa chiamateci, ci vediamo la settimana prossima"
Fece la madre dei ragazzi per poi andarsene con il padre.

Perfetto. Cinque giorni da soli. Di sicuro qualcuno si sarebbe rotto delle ossa, qualcuno avrebbe fatto robe sconce con le due troie di Amanda e Mahogany e la casa sarebbe andata distrutta.

"Perfetto" disse Cam battendo le mani e strofinandosele "Io, Logan, Jake e Nash andiamo a comprare gli alcolici... Ah e voi ragazze" proseguì spostando lo sguardo verso di noi "vi serve un passaggio per andare al centro commerciale? Se dovete comprare dei vestiti per la festa di sta sera"

Subito le due troie iniziarono a saltellare e a squittire come due ragazzine di un anno
Alzai gli occhi al cielo, disgustata
Lele mi lanciò un'occhiata per supplicarmi di dire di no, infatti fu ciò che feci.
Mi ero portata dei vestiti da sera perché già sapevo che avremmo fatto una festa prima o poi.

"Ragazzi grazie dell'invito, ma io e Lele siamo apposto così" sorrisi falsamente mentre le troie mi guardavano con aria di sfida
"Ok allora a dopo" Cam ricambiò con un sorriso vero, poi se ne andarono

"Che bello!" Urlai buttandomi sul divano
"Si, non le sopporto più quelle due" mi appoggiò Carter
Gli sorrisi grata

Il pomeriggio passò abbastanza velocemente, senza quelle due oche tra i piedi la vita era molto più semplice di quanto credessi.

Stavo giocando a Wii party con Carter ed Ethan mentre qualcuno ci guardava e faceva il tifo, per me ovviamente.

Li avevo battuti alla grande, devo ammettere che ero davvero brava.

Quando il televisore segnò il nome "Juls" come quello del vincitore mi alzai in piedi caccia di un urlo, forse un po troppo forte, scatenando una piccola risata generale.

"Hai barato non è giusto" urlò Carter puntandomi il dito
"Ha ragione" annui Eth avvicinandosi all'amico ed incrociando le braccia al petto.

Erano così buffi, teneri.

"Ragazzi non è colpa mia se vostra nonna ha più riflessi di voi due messi insieme" fissi dirigendomi verso la cucina per prendere delle patatine.

Mi facevo alquanto schifo, avevo sempre fame, la compagnia di quei ragazzi mi aveva influenzato malamente. Al termine della vacanza sarei tornata ingrassata di dieci chili ne ero sicura.

Sentii i ragazzi mugolare qualcosa a cui non diedi retta.

La vibrazione del cellulare che avevo in tasca interruppe i miei pensieri facendomi sobbalzare.
Guardai il display e lessi il nome "mamma"

Mi affrettai a rispondere alla chiamata

"Mamma!"  Dissi con troppo entusiasmo

"Tesorino! Come stai?" Ricambiò

"Bene grazie, tu?"

"Io benissimo, come sta andando la vacanza, ti stai divertendo?"

Eccola che cominciava con l'interrogatorio, non la sopportavo quando faceva così.

"Si si tranquilla mamma, sto benissimo."

"Bene, senti ho una notizia da darti"

NON SCORDARTI DI ME [Shawn Mendes]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora