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- ̥۪͙۪˚┊❛ chapter two ❜┊˚ ̥۪͙۪◌
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𝐀𝐔𝐑𝐎𝐑𝐀
Quella sera, Daniel aveva invitato a casa sua me e mia madre per una cena. Ci aveva avvertite del fatto che sarebbero venuti anche Johnny, Miguel e sua madre.
È inutile dire che io ero entusiasta dell'idea. Nell'ultimo periodo mi ero avvicinata molto al ragazzo: ci scrivevamo spesso, passavamo gli allenamenti assieme e a scuola parlavamo in continuazione.
Non saprei nemmeno spiegare come successe. E fa abbastanza ridere se penso che all'inizio non riuscivo a sopportarlo.
Ma immagino che le cose più belle siano quelle inaspettate, no?
Per una volta, avevo cercato di farmi carina. Forse la cosa mi faceva sentire un po' ridicola, ma allo stesso tempo mi elettrizzava.
Mi ero fatta i boccoli ai capelli, come mia madre me li faceva da bambina. Addosso avevo un paio di jeans, leggermente a zampa di elefante e stretti sul resto della gamba; sopra avevo una canotta bianca a fiorellini rosa. Ai piedi, il mio infallibile paio di converse bianche.
Arrivammo a casa dei LaRusso stranamente in orario (mia madre era sempre stata famosa per i giganteschi ritardi che faceva agli appuntamenti, obbligando le persone ad aspettarla).
Non era stato facile convincerla ad andare a quella cena.
Erano anni che non vedeva Daniel e Johnny assieme, perciò non si era entusiasmata all'idea.
Però, dopo numerose preghiere e suppliche, ero riuscita a convincerla che sarebbe stata una bella opportunità. Aveva aiutato molto il fatto che ci sarebbe stata anche Carmen, che ormai era una delle amiche più strette di mia mamma.
Quando aveva sentito che ci sarebbe stata anche lei, tutti i dubbi erano spariti. Aveva detto che, in caso, sarebbe rimasta a parlare solo con lei per evitare tutti gli altri.
Io, d'altro canto, avevo un unico motivo per cui volevo essere lì: Miguel.
Ma non solo per vedere lui; anche per controllare che Sam non gli stesse troppo appiccicata, come ormai faceva da un bel po' di tempo.
Odiavo ammetterlo, ma mi dava davvero fastidio.
Se si erano lasciati, doveva andare avanti. Miguel non poteva andarle dietro come un cane solo perché lei non accettava di perderlo del tutto. Solo i bambini si comportavano così.