Io e Mattia ci siamo conosciuti in una giornata calda di luglio, forse agosto. Mi ricordo ancora i suoi occhi umidi e la pelle ruvida come se lo avessi qui difronte. Roma era deserta, c'erano pochissime persone che camminavano per piazzale Clodio. Chi è di Roma lo sa, quel quartiere ti da la strada per San Pietro, io e Mattia ci siamo conosciuti proprio lì, davanti a un monumento eterno, quasi a simboleggiarci. Avevo 15 anni, lui 17, e a quell'età tutto lo puoi infilare tra le dita di una mano. Mattia passava le giornate in casa, era schivo, magrolino, non mi salutava mai, lo osservavo dalla finestra scrivere, arrabbiarsi, non avevo il coraggio di parlargli. Ero piccola e lui era pieno di amici, di ragazze. Quando mi parlò per la prima volta quasi non risposi, impegnata com'ero a guardarlo, a osservare ogni centimetro del suo corpo. «Ti sei mangiata la lingua per caso?» ed eravamo scoppiati a ridere, «No, scusami.» altre risate.
«Io mi chiamo Mattia.» avrei voluto risponderti che già lo sapevo, che ti conoscevo già, attraverso quella finestra.
«Patrizia.»
«E' un nome importante.»
«Lo so.»
E le risate riprendono.
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«Cosa pensi di fare per Natale?»
Elena è sempre stata una ragazza fissata con il futuro, io invece tutto il contrario, me ne andai di casa a 19 anni, lei mi seguì a ruota, cercammo casa al centro, costavano troppo, così ci trasferimmo in quartere a ovest del Tevere. Quando cambiai casa non lo feci tanto per i miei o per la voglia di libertà, ma per Mattia, volevo scappare da lui, averlo davanti tutti i giorni era diventato per me impossibile, una lenta agonia. Sono passati anni, ma ancora non l'ho dimenticato, non ho dimenticato i tre anni che mi hanno fatto scoprire me stessa, e in generale la vita, Mattia è stato un fulmine a ciel sereno, mi ha salvata in tutti i modi con cui si può salvare una ragazzina chiusa nel suo mondo. Si sa, le cose belle finiscono a un certo punto, e così era stato.
«Non lo so Ele, siamo solo al 16 novembre!»
«E quindi? Comunque ora fai silenzio che devo vedere Amici»
«Ancora quel programma?»
«Si, sh.»
Lo schermo del nostro vecchio televisore si accende. Riuscire a contenere le emozioni non è stato mai il mio forte, ma alla vista di Mattia sul palco di Amici mi irrigidisco, deglutisco a fatica, ma non urlo, non piango.
«Pat, quello non è Mattia?»
Lo rivedo dopo anni, ed è come la prima volta.
«Sì, è lui.»
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Can't hold you. [M.B]
Fanfiction«Ci siamo persi e ritrovati molte volte, eppure non ci siamo mai riusciti a prendere.» Ride, di una risata triste, malinconica, ha l'amaro tra le labbra. ||Mattia Briga.