Capitolo 15

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Louis stava per andare fuori di testa. Onestamente.

Sarebbe dovuto rimanere in punizione per due settimane e si era già perso una festa a casa di Niall, nel primo venerdì. Ce ne sarebbe stata un'altra quella sera, ma doveva prendere atto che non sarebbe potuto uscire di casa per altri tre giorni.

I suoi genitori stavano per portare le sue sorelle ad una recita, così Louis sarebbe potuto probabilmente uscire e sgattaiolare alla festa di Niall, ma non voleva correre rischi. Dio solo sa che cosa gli avrebbero fatto i suoi genitori se lo avessero scoperto.

Il venerdì precedente aveva detto a Niall che non si sentiva molto bene, non voleva ammettere che i suoi genitori lo avevano letteralmente bannato da ogni tipo di attività.

Così era, ancora una volta, tutto solo nella sua stanza di sabato sera. Inoltre significava che avrebbe dovuto prepararsi la cena dal momento che ogni membro dello staff era già andato a casa, essendo finito il loro turno.

Sapeva di rischiare un crollo psicologico se non avesse fatto qualcosa. Poi un'idea gli balenò in testa. Magari avrebbe potuto invitare Harry a casa sua? Magari no. Meglio di no. In ogni caso avrebbe preferito andare alla festa.

Guardò l'orologio e valutò che il party doveva essere iniziato come minimo da un'ora. Sospirò e si sedette ala scrivania aprendo il laptop. Stava odiando i suoi genitori più di ogni altra volta.

*

Harry era arrivato alla festa già da venti minuti e non aveva fatto altro se non cercare Louis. Se non avesse messo le labbra su quella pelle baciata dal sole nel giro di dieci minuti sarebbe diventato matto.

Per qualche ragione erano due settimane che non vedeva il ragazzo più piccolo e dava la colpa a se stesso per questo. Il fatto che gli importasse e volesse parlare con Louis, vederlo addirittura, lo spaventava.

Finalmente trovò Barbara, che stava preparando un giro di shot con Zayn sul bancone della cucina, con Liam che li guardava ridendo.

"Dov'è Louis?"

Lei alzò le spalle. "Sono due settimane che non sembra neanche se stesso. Penso abbia litigato con i suoi genitori."

"Oh..."

"Dovresti chiamarlo però." Suggerì lei e mandò giù uno shot prima di scrollare la testa.

Harry annuì e la ringraziò, prima di voltarsi e camminare senza fermarsi, fino a quando non riuscì a raggiungere il giardino dove la musica non era alta.

Estrasse il telefono che Louis gli aveva regalato e cercò il suo numero nella rubrica, prima di inviare la chiamata.

Suonò tre volte prima che Louis rispondesse. Finalmente.

"Pronto?"

"Ciao, um.. sono Harry."

"Si, l'ho visto sullo schermo." Disse Louis ed Harry non riuscì a reprimere un sorriso.

"Non vieni alla festa stasera?"

Louis sospirò dall'altro capo del telefono.

"I miei genitori mi hanno messo in punizione per due settimane e non posso lasciare casa prima di domenica. E mi hanno attualmente lasciato a casa da solo di sabato senza neanche prepararmi la cena."

"Quindi avevo ragione quando dicevo che non eri capace neanche a farti un toast." Lo prese in giro Harry e poté immaginare Louis alzare gli occhi al cielo. "Aspetta. Hai detto che i tuoi genitori non sono a casa. Perché non vieni qui allora?"

"Perché probabilmente saranno a casa verso le undici e la festa dura molto di più. Inoltre, avrei bisogno di mangiare prima di morire."

"Vengo da te." Si ritrovò Harry a dire e aveva già cominciato a camminare in direzione di casa di Louis.

Baby Heaven's In Your Eyes - Larry (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora