Il mare nei tuoi occhi...

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P.O.V. S. BEA
- E così dei 5 rimasero solo 2...- afferma Giulia.
- Bene Bea. Bene. - dice Saul, malizioso.
- Ora io e Giulia vi facciamo vedere la scuola, che domani aprirà. - dice Gloria, portandoci dentro.
Wow! È un posto magnifico! È a più piani. Ha le pareti bianche, ma con qualche schizzo di vernice, adesivi di note musicali, di scritte varie...e cose così.
Ci sono molte aule. È un posto meraviglioso!
- Cosa ne pensate? - chiede Giulia.
- Wow! Fantastico! È un posto stratosferico! - afferma Saul.
Proprio quello che volevo dire io. Le due ragazze poi ci fanno vedere tutte le varie aule, la mensa, la palestra, tuttooo.
Il mio posto preferito è l'aula di canto. Mi ricorda tanto mia madre, non so per quale motivo.
Giulia e Gloria, poi ci fanno mettere davanti alla porta dello sgabuzzino. Aprono la porta, e dicono - Questa è l'ultima cosa da vedere. - .
Poi si girano e ci fanno cadere nella stanza. Con la porta chiusa. Siamo intrappolati.
- Scusateci! Ora andiamo a casa di un nostro amico meccanico che verrà presto da voi! - dice Giulia, correndo poi via e trascinando Gloria.
- E adesso? Che facciamo? - chiedo preoccupata.
- Tesoro, calma. Ora cerco di farti uscire! - esclama Saul.
Sbatte più volte i suoi pugni contro la porta, cerca di sfondare la porta, fa di tutto. Ma niente.
- Ecco! Ora siamo rinchiusi! - dico io sbattendo le braccia contro la porta.
- E abbiamo anche dimenticato i cellulari di là! - grido sbattendo ancora di più.
- Tesoro calmati. Riusciremo ad uscire! Qualcuno verrà presto! - esclama Saul, prendendomi per i fianchi da dietro.
- Togli quelle manacce! - esclamo infuriata.
- Scusa Baby! - dice Saul, facendo finta di essere dispiaciuto.
- Non chiamarmi Baby! - dico arrabbiata.
- Scusa, Baby! - esclama ridendo.
- Grrrrrrr! - mi arrabbio.
Mi metto rannicchiata in un angolo, a pensare.
Dopo una mezz'oretta, Saul rompe il silenzio dicendo - Stavo pensando, di voler imparare a ballare il valzer. Magari, potresti insegnarmi. - .
- E perché proprio io? - chiedo scocciata.
- Perché le perfezioni sanno fare di tutto! - risponde sorridendo.
- Sul serio, perché io? - richiedo scocciata.
- Perché secondo me, sei brava. - dice Saul.
- E va bene. Vieni qui. - dico facendo gesto con la mano.
Lui viene, e incominciò a insegnarli i passi.
Impara velocemente.
Quando finalmente ha imparato, lui ma fa fare il caschè, e si avvicina sempre di più a me. Porta la sua mano verso la mia schiena, facendola avvicinare a lui, poi mi fa alzare, e le sue labbra così, così, diverse da quelle di Leo mi baciano con romanticismo.
Dopo forse 1 minuto, ci stacchiamo.
Stavolta tocca a me.
Prendo le sue braccia e le faccio mettere sulle mie spalle. Mi avvicino a lui e lo bacio, un bacio un pò smielato.
- Questo, era il premio ricevuto grazie alla tua bravura. - dico io, ancora ammaliata da quel bacio.
- Io invece, perché ti amo. Ti amo Beatrice. - dice lui, sorridendo.
Vi piace?
Mettete stellina e commento.
Saultrice o Saulnora?
Commentate o non continuo più la storia. Scherzo! Però commentate!

ALL THE WHILE (#WATTY'S 2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora