am i a human?

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Era passata una settimana esatta da quando avevo sognato Derek. Scott era sempre più strano, aveva dei comportamenti diversi dal solito, era sempre agitato, sentiva delle cose, ma non me lo voleva dire, non mi diceva più molte cose, lo sentivo sempre più staccato. Derek continua a fissarmi, a mettermi in imbarazzo, soggezione, e in più dopo il sogno continuo a farmi queste paranoie, perciò Derek mi fa ancora più paura, anche lui ha iniziato ad essere strano, è sempre nervoso, urla ai suoi alunni penso che di questo passo sarà presto licenziato. Potrei affermare di essere contento per questo, ma non lo sono, per qualche motivo voglio che rimanga ancora, per studiarlo meglio. C'è del strano in questa città, e io voglio scoprire cosa sia.
《Stiles..》qualcuno mi chiamò a bassa voce. Guardai da dove proveniva il suono e vidi il volto di Allison.
《Che c'è?》chiesi. Mi diede un pezzo di carta dopodiché indicò Scott, io passai il foglietto ripiegato al mio amico che sorrise a Allison.
《Penso che questo lo prenderò io. Non ti dispiace se condivido con la classe?》il professore di letteratura prese il foglietto e lo aprì intento a leggere, e così fece.
《Vediamoci fuori dalla scuola dopo pranzo, a quanto pare il signorino McCall e la signorina Argent hanno un appuntamento》vedevo la mano di Scott trasformarsi in un pugno, le vene erano particolarmente sporgenti, le unghie stavano diventando degli artigli. Mi venne spontaneo appoggiargli una mano sulla spalla anche se ero terrorizzato. Guardai di nuovo la mano, era normale. Cosa stava succedendo? Era solo un'allucinazione?

~Derek~
Sono diventato un Alpha "senza volerlo", e dovevo pure addestrare il branco di lupi rabbiosi, non penso di poterlo affrontare senza uccidere qualcuno. Come se non bastasse nel branco c'è una ragazzina di quindici anni e quel amichetto di Stilinski, peggio di così non sarebbe potuto andare. Quel McCall però ha dimostrato di avere una grande forza e coraggio, non vedevo un Beta simile da molti anni. Per quanto riguarda Stiles, voglio vedere se reagisce, se è abbastanza coraggioso da reagire. E parlando di Stilinski, me lo sono trovato davanti mentre tornavo a casa. Era parecchio pensieroso, tanto che nemmeno si accorse della mia presenza, cosa che di solito nota subito. Percepivo la sua paura, andava di fretta, come se fuggisse da qualcuno.
《Hey Stilinski!》mi venne spontaneo chiamarlo, e la voce non era proprio rassicurante.
《Mh? Oh. Si. Dica?》neanche pensava di avermi accanto.
《No niente, mi sembravi preoccupato per qualcosa》dissi. Non riuscivo ad essere abbastanza gentile da riuscire a parlargli.
《No solo un po stanco》finì la frase dopodiché cadde tra le mie braccia. Di nuovo mi trovai a portare a casa un ragazzino svenuto.
Si svegliò visibilmente dolorante, si teneva la testa, e di nuovo ebbe quel l'espressione di confusione e paura. Ecco che lo Stiles codardo prese il sopravvento sulla sua mente.
《Ah, di nuovo!?》chiese per poi sdraiarsi sconsolato.
《Dovresti farti visitare da un dottore, sei svenuto troppe volte per i miei gusti》dissi. Ero preoccupato per lui, forse l'unico che dovrebbe farsi visitare da un dottore sono io.
《È già la seconda volta che mi ritrovo a casa sua, non dovrebbe essere vietato? Cioè lei è il mio professore di chimica... non penso che sia proprio ammesso》già, avrei dovuto di norma portarlo in un ospedale, ma per qualche strano motivo non ci ho proprio pensato.
《Non penso che soccorrere una persona in difficoltà sia illegale》risposi riprendendo il mio tono duro.
《No però non avrebbe dovuto portarmi in un pronto soccorso?》chiese. Mi stavo innervosendo.
《Sì ma quando ti ritrovi una persona svenuta accanto non ci pensi e reagisci d'impulso》quasi gridai. Infatti sentendo il mio tono infastidito si zittì. La mia ospitalità si fece fottere, volevo che se ne andasse.
《Ti porto a casa》era più un ordine, almeno così sembrava dal mio tono di voce.
《Grazie》disse, ma era sarcastico, odiavo quel suo stupido sarcasmo.

~Stiles~
Di nuovo Derek mi accompagnò a casa dopo essere svenuto. Era imbarazzante, la paura e la confusione totale mi mandavano in tilt il cervello, stavolta non avevo paura di lui, ma di Scott.
《Sembri nervoso, è successo qualcosa?》chiese, senza però scomporsi, sempre con quell'aria autoritaria.
《No, niente》dissi. Non potevo mica dirgli: "sa, ho paura che il mio amico sia qualche sorta di mostro, ah e ho fatto un sogno su di lei, ci baciavamo".
《A scuola c'è una consulente, è bravissima ad ascoltare e consigliare, in più le puoi parlare di tutto, ha la massima discrezione》disse. Mi sentii offeso, cioè, ora mi prendeva pure per matto?
《Grazie, ma non ho bisogno di una psicologa》dissi un po irritato.
《Ma non è una psicologa, è una consulente, non fa il lavaggio del cervello, ti ascolta e cerca di consigliarti al meglio, senza però confonderti le idee e come dici tu, farti il lavaggio del cervello》spiegò. Non pensavo minimamente di prendere in considerazione la proposta, anche se avrei decisamente bisogno di sfogarmi e parlare con qualcuno.
《Ok grazie ancora, per avermi soccorso, a domani prof》dissi entrando in casa e chiudendo la porta. Sentii qualche istante dopo la macchina che partiva e si allontanava. Fortunatamente non era tardi, erano solo le diciassette, ed ero molto ma molto curioso quindi chiamai Scott.
《 Hey amico, che ne dici se ci vediamo tra qualche minuto?》chiesi aspettando già la risposta che mi sembrava ovvia.
《Ahm.. ok, vengo da te?》chiese.
《Sì grazie》 risposi.
《Arrivo》disse per poi attaccare.
Non erano passati neanche dieci minuti, che Scott era già a bussare alla porta di casa mia. Aprii lentamente per poi vedere la figura slanciata del mio amico.
《Hey amico》disse salutandomi ed entrando nel salotto.
《Hey... amico》dissi sperando capisse di cosa volessi parlare.
《Ok ho capito, vuoi sapere cosa è successo oggi in classe》tranquillo, era tranquillo.
《No guarda, voglio sapere come è andata con Allison. Mi pare ovvio che voglio sapere di cosa sia successo in classe, e non cercare di mentire. Beh, poi mi racconti di Allison》dissi l'ultima frase sarcasticamente.

~Scott~
Non sapevo come spiegare a Stiles cosa mi stava accadendo, nemmeno io lo sapevo, l'unica cosa che mi è capitato di capire era che sono un lupo mannaro, me lo ha spiegato Derek, già il mio professore di chimica. Stiles aveva ragione ad aver paura di lui.
《Beh, non so proprio da dove iniziare》dissi grattandomi la testa.
《Dall'inizio Scott》si agitò Stiles.
《Beh, quella volta che ti ho chiamato, ti dissi che un cane mi aveva morso, ed effettivamente è stato così, sono stato morso, ma non da un cane》cercai di spiegare con parole povere.
《Come sarebbe a dire? E allora cos'era?》chiese ancora più agitato.
《Un lupo, ma non un lupo qualsiasi, un lupo mannaro》finii di parlare e vidi la faccia del mio amico, era incredulo.
《Ok, quindi ti stai trasformando anche tu in un lupo mannaro?》chiese sperando che la risposta fosse un no.
《Gia. Ed è terribile, si sta per avvicinare la luna piena e io non sono in grado di controllare la belva che è in me, Derek dice che se non mi riesco a controllare...》venni interrotto.
《Aspetta, hai detto Derek? Cosa c'entra Derek? Anche lui è un lupo mannaro?》

Ci ho messo un po per aggiornare lo so, ma ero fuori per le vacanze e non avevo molto tempo per scrivere. Comunque eccovi un'altro capitolo, probabilmente ci sono degli errori, chiedo scusa.
Fatemi sapere se vi sta piacendo la storia, magari lasciando dei commenti oppure votandola.
Ah e vi lascio questa domanda: cosa vi piacerebbe che accadesse nel prossimo capitolo?

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