The real nightmare

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Erano passati due anni, troppe cose accaddero in quei due anni, Lydia scoprì di essere una banshee, Derek ebbe un momento di debolezza in cui decise di andarsene per un po, dovetti aspettarlo per mesi che mi sembravano un'eternità, il tempo non passava più, però riuscii ad avvicinarmi a Lydia che ancora non sapeva di noi. In realtà tutt'ora molta gente non sa di noi, tra cui mio padre, in più le cose nella mia vita sono strane, non mi sento più me stesso. Dopo l'arrivo di Kira le cose sembravano cambiate, tra Scott e Allison le cose non andavano più più, quest'ultima si era avvicinata ad Isaac, anche lui un nuovo arrivato nel branco. Niente sembrava più funzionare, ci eravamo divisi, non avevamo più un branco compatto dopo la morte di Erica e Boyd. Scott diventò il nostro vero Alpha grazie alla sua forza di volontà. In quanto a me, non stavo affatto bene, da tempo non riuscivo più a dormire, avevo questi incubi che mi facevano andare fuori di testa. La mia paura più grande era di avere la stessa malattia di mia madre. Infatti mi trovavo in una stanza per fare una risonanza magnetica, avevo una paura tremenda, non volevo assolutamente sentirmi dire di essere affetto da quella malattia. Per fortuna con me c'era il mio migliore amico, gli chiesi di restare con me per tutto il tempo, nell'altra stanza oltre al vetro c'erano mio padre e Melissa.
《 Sai che stanno cercando? Si chiama demenza frontotemporale. Alcune parti del cervello si restringono. Ce l'aveva mia madre.. E' l'unica forma di demenza che può.. colpire i giovani. E non c'è cura》 vidi la vera tristezza nei suoi occhi, la preoccupazione di perdermi.
《Stiles.. se ce l'hai.. faremo qualcosa. Io farò qualcosa》disse. Quelle parole mi fecero commuovere come una femminuccia, infatti piansi, ma la parte più straziante fu vedere il mio migliore amico che piangeva insieme a me. Ci abracciammo come se fosse l'ultima volta ma allo stesso tempo era come se ci stessimo dando forza a vicenda. Avrei voluto abbracciare anche Derek, sentire le sue labbra, ma lui non c'era, avevo bisogno di lui.

Da quel momento non ricordo bene del come fossi finito in un posto a me sconosciuto, ero intrappolato, in più c'era un mostro che mi seguiva. Avevo perennemente ansia, scappavo continuamente da qualcosa, o meglio, qualcuno. Non sapevo neanche se gli altri mi stessero cercando. L'unica fonte di luce era il mio cellulare con il quale riuscii a contattare Scott.
《Scott! Devo aver camminato nel sonno!》dissi nel panico.
《Stiles! Dove sei?》chiese anche lui preoccupato.
《Non lo so, in un seminterrato, è buio qui! C'è qualcosa che non va nella mia gamba, sono intrappolato da qualcosa, sta sanguinando!》
《Ti verrò a cercare, chiamo tuo padre》disse allarmato.
《No, non chiamare mio padre, ha già tanti problemi》mi promise di non chiamarlo. Vidi una strana creatura in fondo alla stanza.
Quando Scott attaccò accesi la torcia per riuscire a vedere.
《Chi c'è? So che sei li ti sento》dissi spaventato e tremolante per via del freddo. Lo vidi scrivere qualcosa sul muro di metallo. Un cinque rovesciato "se stesso".
《Chi sei?!》chiesi urlando. Sentii il gesso rotolare per terra, era sparito, puntai la torcia sulla scritta che stava evaporando. In un momento lo vidi vicino a me. Stava farfugliando qualcosa in giapponese, la paura dentro di me stava aumentando.
《Non capisco》stavo piangendo.
《Non chi sono, chi siamo Stiles》aveva iniziato a parlare al plurale nominando sempre "noi". Stava giocando con la mia mente.
《Stiamo cercando di farti andare via》disse.
《Come faccio ad andare via?! Sono bloccato in una trappola di metallo!》gridai in preda alla disperazione mista a rabbia.
《Ne sei proprio sicuro? Non era sulla tua gamba sinistra prima?》mi indicò. Effettivamente era così.
《Ancora non capisci, è un indovinello, conosci degli indovinelli?》chiese mettendomi più ansia.
《Acuni》risposi.
《Più scavi e più diventa grande》iniziò con gli indovinelli.
《Un buco》dissi.
《Più asciuga e più si bagna》
《Asciugamano》
《Quando una porta non è una porta》
《Quando è accostata》
《Tutti la posseggono ma nessuno può perderla, che cosa può essere?》Chiese di nuovo.
《Tutti la posseggono ma nessuno può perderla, che cos'è Stiles?》continuò.
《Io non lo so》ero totalmente spaventato. Mi urlò la domanda più e più volte poi iniziò a trascinarmi via con la trappola alla gamba.
《Aspetta! Aspetta! Aspetta!》urlai in preda alla disperazione.
《Stiles!》non so come mi ritrovai tra le braccia di Melissa.

Scusate, scusate, scusate. Non vi posso dire che non ho avuto tempo, è solo che non avevo l'ispirazione, ma adesso sono tornata. Chiedo ancora scusa per l'immenso ritardo. Comunque ci adoro per aver continuato a commentare e ad incoraggiarmi.

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