Capitolo 12.

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Sono passate tre settimane da quando avevo scoperto la verità e da quando l'avevo rivelata a Luke e Lisa.
Avreste dovuto vedere le loro facce, avrebbero preso a calci chiunque in quel momento, proprio non se lo aspettavano.
Intanto siamo tornati a casa, a Stevenage, anche se non avevo una grande voglia di rivedere mio padre, per semplice paura della sua "ramanzina", perché "te lo avevo detto di stargli lontano, finché si trattava di ascoltare le sue canzoni, okay..." Per evitare ciò, ci troviamo ora dalla madre di Lisa, Sharon, la definisco quasi la mia seconda mamma, sono cresciuta in casa loro, io e Lisa siamo quasi sorelle.

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"Lisa, io vado!"
"Aspetta, ti accompagno."
"Non ti preoccupare, giù c'è Luke che mi aspetta, mi accompagnerà lui."
"Ah."
Sono tornata anche a lavoro, non avrei mai pensato mi potesse riassumere, sono la segretaria di uno studio di avvocati, lavoro dalle 9:00 alle 15:00, in attesa poi di riuscire a realizzare il mio sogno nel cassetto, formare una band mista e sfondare nel mondo della musica, sarebbe davvero bello.
Salgo in macchina, saluto Luke, il quale ricambia sorridendo.
"Allora? Come ti senti ad essere rientrata nella routine di tutti i giorni? Lavoro, alzarsi presto ecc."
"Beh, è normale, se voglio andare avanti, farmi una vita e guadagnare soldi, essere indipendente insomma."
"Già, quello è vero, però mi sembra troppo strano sentire questi discorsi da te."
Continua a guardare la strada.
"E perché mai?"
"Andiamo, sei sempre campata sulle spalle degli altri!" Una fragorosa risata inonda la macchina, io lo guardo storto.
"Cosa vorresti dire? Che sono un parassita?"
Scappa una risata anche a me, così ridiamo insieme.
"Beh un pò, non credi?"
Gli tiro una manata sulla testa, so che ovviamente sta scherzando, però c'è un che di verità in quello che ha detto.
Siamo arrivati, così scendo dalla macchina e mi dirigo verso l'entrata dell'edificio.
Mi volto verso la macchina e Luke è sempre li.
"Comunque si, forse hai ragione, sono un pò parassita."
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Lisa's pov.

Sono agitata e nervosa, ma soprattutto gelosa, so bene che Ivette è la mia migliore amica e non mi farebbe mai niente di male, ma da quando ci ha detto di quello che era successo con Billie, lei e Luke non fanno altro che passare del tempo insieme, tutte le mattine lui la accompagna a lavoro, la passa a riprendere, tutte le sere la chiama per sapere come sta, cosa fa, quasi come se si dimenticasse della mia esistenza, e io non ce la faccio più, ho paura che ci sia qualcosa sotto, ma non voglio chiederlo a nessuno dei due, potrei rovinare il rapporto con loro, poi rimarrei sola.
Ma non è neanche un bene stare nel dubbio, giusto?
Mi siedo sul divano, sento dei rumori dalla cucina, mia madre come sempre sta preparando un dolce, si è presa due settimane di vacanza, non ne poteva più di lavorare, così in questi giorni si prende cura di me e Ivette.
"Hey cara, cosa succede, ti vedo pensierosa."
Si fa spazio tra i cuscini del divano per sedersi incrociando le gambe.
"Si, beh, in effetti ho un pensiero fisso in testa ultimamente."
Le dico abbassando leggermente la testa e giocando con le mie dita.
"Mi vuoi dire di che si tratta?"
"Luke e Ive."
"Cosa è successo?" Chiede allarmata.
"Niente, niente, cioè, passano tanto tempo insieme ultimamente e, non so, ho paura."
"Haha, ma dai Lisa, di cosa vuoi aver paura? Sono come fratello e sorella anche loro."
"Lo so, ma il problema e che non sono fratello e sorella in realtà e loro questo lo sanno bene, benissimo e, nulla, sono solo gelosa."
"Lisa stai tranquilla, ansi, perché stasera non uscite te e Luke?"
"Hai ragione, ora lo chiamo."
Prendo il telefono, ho deciso di chiamarlo subito, così sarei stata più tranquilla.
Bip-bip.
"Luke, pronto."
"Tesoro dimmi!"
"Ti va stasera di andare a mangiare una pizza fuori?"
"Ohh, ehm, il fatto è che lo avevo promesso ad Ivette, le avevo detto che stasera l'avrei portata a cena fuori. Ma puoi venire con noi se vuoi."
Mi è crollato tutto addosso, non ci posso credere, sono io la sua ragazza cazzo!
"Oh mio dio Luke, ti rendi conto? Sono io la tua ragazza, sono io quella a cui prometti di andare a cena fuori, sono io quella che dovresti accompagnare a lavoro, che dovresti portare a prendere un aperitivo al bar, che dovresti chiamare la sera per sentire come sta. Sono io la tua fottuta ragazza, non so se te ne rendi conto, questa cosa sta degenerando, sul serio Luke."
Ho tirato fuori tutto quello che avevo dentro, mi sento un pò in colpa ora, ma non più di tanto comunque, se le è meritate.
"Lisa, cosa c'entra questo ora? So che sei la mia ragazza, io ti amo."
"Ah si? Allora dimostramelo."
"Ma te lo dimostro tutti i giorni!"
"Non dire cazzate Luke."
"Lisa ti prego!"
"No Luke, dimmi la verità, mi stai tradendo con Ivette?"
"Lisa ma che dici? Ma poi ti pare il caso di parlarne per telefono?"
Le lacrime iniziano ad affiorare, non ci posso credere mi sta tradendo con la mia migliore amica? Ma che pezzo di merda è? E lei poi!!
"È così, mi tradisci! Vaffanculo Luke!"
Riattacco.
Ho il viso completamente rigato dalle lacrime, sono stesa sul divano.
Ma come cazzo è possibile? Mi sento una merda.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 02, 2015 ⏰

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