Capitolo 10

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Due settimane, sono passate esattamente due settimane da quando mio padre mi chiamò l'ultima volta, non ho visto neanche più nessuno, di Billie qualche telefonata ogni tanto, ma niente di più, uscivo solo se era strettamente necessario, non so neanche io il perchè, a Lisa e a Luke non avevo detto niente della chiamata di mio padre.
Luke lo conosce bene, forse meglio di me, voglio dire, io non ho mai avuto un buon rapporto con mio padre, vivevo dai miei nonni da piccola mi sentivo più a casa con loro che con mio padre e invece Luke lo viveva tutti i giorni, dato che sua madre, Sharon, si era fidanzata con mio babbo, vivevano insieme quindi Luke spesso ci parlava, magari sa anche qualcosa che io non so, quel qualcosa che riguarda, come sembra, Billie, non so.
Prendo il telefono sul contatto di Billie:
"Penso che, per quanto possa far male, la verità vada sempre detta."
Digito e invio, mi dirigo infine in cucina, dove trovo una Lisa intenta a cucinare e un Luke invece seduto beato su di una poltrona davanti alla tv, sento il piacevole odore di dolce, probabilmente la torta allo yogurt, la preferita di Lisa, mi incammino quindi verso di lei, per capire meglio da dove provenga l'odore, non mi sbagliavo infatti.
-Hey Luke, l'orso è uscito dalla tana!-
-Veramente? A quanto pare ha finito la scorta di cibo ed è venuto a spelluzzicare qualcosa!-
-Ma la volete smettere?-
-Scusa!- dicono all'unisono.
-Hai fame?-
-Si, abbastanza.-
-Che hai?-
Mi chiedo come riesca a capire sempre che qualcosa non va, mi conosce fin troppo bene questa ragazza.
-Non so...-
-Hai più parlato con Billie?-
-Gli ho appena spedito un messaggio, ma non ha risposto.-
Chiudo la frase mentre mi incammino verso Luke è lasciando Lisa intenta ai fornelli.
Prendo il telecomando dalla mano di Luke abbassando il volume della tv.
-Che c'è?-
-Vorrei parlare un attimo.-
-Riguardo a cosa?-
-Riguardo a Billie, a mio padre, te lo conosci bene, meglio di me posso dire, spesso parli con lui, vedi, sei come il figlio che non ha mai avuto.-
-Ive, cosa mi vuoi dire? Cosa c'entra Billie con tuo padre?-
-Sono venuta a chiederlo a te.-
-Ma io non lo so, voglio dire, non posso saperlo, capisci?-
-Si, ma c'è qualcosa, solo che non so cosa sia.-
-Perché non chiedi a Billie o a Louis?-
-Mio padre a detto di parlare con Billie, ha detto di farmelo dire da lui.-
-Qualcosa ci deve pur essere quindi.-
Abbasso la testa quando sento Lisa chiamarci per andare a tavola.
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Sono circa le 20:30, sento il mio telefono suonare, quindi mi fionde in camera per rispondere:
"Ti passo a prendere."
Riattacca subito, era Billie, neanche il tempo di rispondergli.
Mi cambio dato che ero in pigiama, anche se dell'abbigliamento in questo momento mi importa il giusto.
Sento suonare un clacson, mi affaccio quindi alla finestra per verificare se effettivamente fosse lui; esco di camera e mi dirigo verso la porta per uscire, quando Lisa mi chiede dove stessi andando, le rispondo semplicemente "Billie"ed esco da casa, scendo le scale e mi ritrovo in macchina sua.
Non una parola, accende e parte.
La strada è buia e la macchina silenziosa, il tragitto non è corto, accende quindi la radio facendo partire "Rock or bust" degli acdc, una delle mie canzoni preferite.
Continua però a stare in silenzio, ogni tanto batte le dita sul volante di pelle a tempo di musica.
Arriviamo finalmente a casa sua, scendiamo dalla macchina ed entriamo, mi prende per il polso e mi porta nell'enorme salotto dove poi mi incita a sedermi sul divano.
Attimi di silenzio, poi comincia.
-Ivette.-
-Che succede? Perché mi hai portata qui così!-
-È una cosa sbagliata.-
-Cosa cazzo? Cosa?-
-Io ti amo.-
Sussurra.
-Bille io...-
-Lo so, ho rovinato tutto, scusa.-
-No, non hai rovinato tutto!-
-Invece si! Hey, ma mi hai visto? Potrei essere tuo padre, io...-
-Scherzi vero? Billie ti prego!-
-Ivette è tutto sbagliato!-
-No!-
Mi fionde sulle sue labbra secche in un bacio dolce e delicato, caldo ed avvolgente, ricambia subito, pur sapendo che tutto ciò è sbagliato, ma nonostante tutti e due ne siamo al corrente ce ne freghiamo.
Si stende sul divano attirandomi a se e approfondendo il bacio.
Non ho niente per la testa, niente solo vuoto, tutto bianco, ma per quanto sia bello niente viene costruito per durare.
E cullata dal vuoto dei pensieri mi addormento tra le sue braccia.
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Eccolo, scusate il ritardo, ancora, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, non è niente di particolare, ma vabbè.

Buona notte.

Giulia.💕

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