Chiusa.

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Povera Noemy. Era così felice con lui....
«Sicura che non vuoi uscire?» Le chiedo. «NO!! Potrei incontrarlo con quella...» Mi risponde. «Io esco con Luke...» Le dico. Annuisce e suonano al campanello. Apro la porta e mi fiondo tra le labbra di Luke. Sono tre giorni che non ci vediamo perchè ho fatto compagnia a Noemy. «Andiamo?» Annuisco e salgo in macchina. «Oggi pensavo di andare nella casetta.» Gli dico. «Ottima idea!» Parcheggia l'auto vicino al bosco e ci inoltriamo nella stradina. Ci sediamo sul ponticello sopra il lago vicino alla casa. «Amh... come sta Noemy...?» Mi chiese grattandosi la nuca. «Male...» Sospirai. «Sta davvero di schifo, non se lo aspettava da Micael. E lui...?» Chiedo. «Emh.... non lo so...» Dice insicuro. Gli tiro una sberla sul braccio. «Non fare il finto tonto vivi con lui! Dimmelo se l'ha dimenticata!»
Gli urlo in faccia. «Dico sul serio! Da quando è successo... quello, Micael viene a casa solo per dormire, ogni tanto neanche. Sta tutto il giorno fuori. Si capisce che vuole evitarci, ma ci deve essere qual cos'altro....» Mi spiega massaggiamdosi il braccio.
mi misi le mani sugli occhi esasperata. «Tutto okay?» Mi chiede Luke accarezzandomi la schiena. «Io si ma Micael presto non starà così bene!» Dico alzandomi. Scoppia a ridere e si alza anche lui. «Ora dove vuoi andare?» Mi chiede sfiorando le sue labbra con le mie. «Entriamo dentro?» Chiedo indicando la casetta. Annuisce e mi prende per mano. Cerco la chiave nella borsa ma non la trovo. Possibile che l'abbia dimenticata??!! Sbuffo e Luke mi guarda divertito. Lo guardo confusa e lui tira fuori dalla tasca dei jeans la mia chiave. «Ti è caduta mentre scendevi dalla macchina!» Mi spiega sventolandomela davanti. Gliela tolgo di mano e apro la porta.
Appena la aprii preferii aver gettato la chiave in un vulcano più che aver visto.... quello!
Ma possibile che Micael l'abbia portata quì? Era il nostro rifugio segreto! Appena vedo quella troia di Deborah a baciarsi con quell'odioso di Micael sul nostro divano, corsi istintivamente di sopra, nella camera di Micael e Calum.
Una lacrima mi rigò la guancia quando vidi il letto sfatto e sopra il comodino un pacco di preservativi. Caddi a terra piangendo. Noemy... mi dispiace... Feci un respiro profondo e trovai la forza per scendere e piazzarmi davanti a Micael e la sua troia. Erano ancora a baciarsi nonostante Luke che li fissava disgustato e il fracasso che avevo fatto salendo e scendendo le scale. Tirai una ciocca di capelli a Deborah che si girò scocciata verso di me. «Che vuoi?!» Mi chiese. La squadrai. Voce stridula, stridulissima, un vestito (se quella striscia di stoffa si può definire tale) fucsia fosforescente, ovviamente a minigonna. Tacco 12 e capelli con tinta scolorita. Praticamemte aveva le ciocche castane e qualche schifoso sbavo biondo. Gli occhi azzurri, era carina ma com'era conciata faceva schifo. «Davvero? Ti piace questa?» Gli chiesi disgustata ma allo stesso tempo ridendo. Lei fece un'espressione sdegnata e io la minacciai con lo sguardo. Se con uno sguardo si potesse uccidere, quella a quest'ora era cenere, e anche Micael. «Di sicuro è meglio di Noemy, quella psicopatica... meno male che ho rincrontato la mia dolce Deb, se no a quest'ora ero con quella schifezza!» Dice acido. Gli tiro uno schiaffone. «Si certo, la tua dolce Deb... chissà quanta altra gente la chiama così! E chissà su quanti divani e letti è stata oggi!» Urla Luke ormai quasi sul punto di vomitare. «Senti, lei non è una troia!» Urla Micael alzandosi. Vedo Luke sorridere. Vuole farlo incazzare, ma a quale scopo??
«A giusto lei non è una semplice troia, lei è la migliore troia!» Continuò. Vidi Micael innervosirsi. Andò più vicino a Luke. «Lei... è la mia ragazza!» Urlò. «Certo... vorrai dire la tua tromba-amica.» Lo stuzzicò. Allora Micael lo superò ed uscii prendendo la sua macchina e andandosene, lasciando lì Deborah. Ah ecco perchè l'ha fatto. Luke chiuse la porta e io mi piazzai davanti a Deborah. «Mi accompagnate a casa?» Chiese masticando una chiese. «Stagli lontana.» Sibilai fredda. Spalncò gli occhi guardandomi confusa. «Come scusa?» Chiede con quello schifo di voce che si ritrova. «Hai capito benissimo. Stagli lontana.» Sibilai ancora. «E perchè dovrei? Lui è mio.» Dice alzandosi e avvicinandosi troppo a Luke. «Micael, sta sbagliando. Anche lui lo sa di amare Noemy, il problema e che non vuole ammetterlo.» Mentr parlavo iniziò ad accarezzare le guancie a Luke. Quest'ultimo la spinse via scocciato. «Devi stare lontana anche da lui. Lui è mio, a differenza di Micael con te.» Dissi scettica. Luke uscì dalla casa e subito dopo mi arrivò un suo messaggio.
*Distralla e chiudila lì, raggiungimi al bar in fondo alla strada dove abito io, di sicuro c'è Micael. Gli rinfrescheremo un po' la memoria.* Gli scrissi un veloce * Okay* e iniziai a pensare a come distrla. «Oh...» Dissi fissandole le scarpe. Mi guardò vanitosa. «Lo so, sono belle e le invidi perchè non le avrai mai!» Disse. «In realtà mi fanno schifo, ma proprio schifo, solo che ho notato il tacco quasi rotto.» Era vero. Quelle scarpe fanno semplicemente cagare, e il tacco non è quasi rotto. Lei piantò un urletto isterico. «Aiutami!» Supplicò piagnucolando. Si tolse la scarpa porgendomela. «Anche l'altra!» Le dissi. Se le tolse alla svelata e me la porse. Me le rigirai un po' tra le mani sotto il suo sguardo speranzoso. Dopo un po' le lanciai fuori dalla finestra e corsi verso l'uscita chiudendomi quest'ultima alle spalle. Diedi due colpi di chiave e lei iniziò a battare istericamente i pugni sul legno della porta.
*L'ho chiusa dentro ora vienimi a prendere che la strada è troppo lunga a piedi.* Digitai e inviai a Luke.

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