Capitolo 14

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-Buongiorno e ben svegliati, cari studenti. Volevo ricordarvi che questo pomeriggio dalle ore diciassette e trenta alle diciannove e trenta si terranno le prove per i M.A.G.O. delle materie di Pozioni e Trasfigurazione qui in Sala Grande.
Inoltre, chiedo a coloro che sono a conoscenza dell'esatto motivo per cui i ragazzi hanno abbandonato Hogwarts, di recarsi nel mio ufficio senza timore di disturbare.- disse la McGranitt davanti a tutti gli studenti intenti a fare colazione. Parecchi del settimo anno sbuffarono per "l'entusiasmante" notizia del test pomeridiano tra sbadigli continui e occhi assonnati ridotti a fessure. Quella era la classica immagine dei ragazzi dell'ultimo anno durante la mattinata, un insieme di ragazzi zombie che sembravano dormire ad occhi aperti.
-Ma...- disse Cavendish facendo balzare tutti gli studenti che pensavano che il discorso della McGranitt, la quale indossava un lungo abito bordeaux, fosse ultimato. -...colui, o colei, che ci riferirà che fine hanno fatto i ragazzi, farà guadagnare cinquanta punti alla propria casa.-
-Obiezione vostro onore!- esclamò Paciock sorridendo e alzandosi da dietro il tavolo degli insegnanti. -Non penso sia una buona idea garantire cinquanta punti a chi "sputa il rospo" solo per avvantaggiarsi nel vincere la coppa delle case.-
-Concordo con Neville. E mi sembra che avevamo già parlato a riguardo.- disse Teddy rimanendo seduto al tavolo.
-I motivi per cui questi studenti hanno lasciato Hogwarts non mi convincono. Non mi fido di lei. Infatti spediremo subito delle lettere alle loro famiglie.- rispose brusco Cavendish notando con sorpresa la faccia di Teddy che non lasciava trapelare emozione e che gli reggeva lo sguardo.
-Mi scusi.- fece la McGranitt -Si dà il caso che sia io la preside di Hogwarts, e in quanto tale mi occuperò io di questa faccenda senza darle alcun disturbo.
Questi non sono affari suoi. Lei è solo un portavoce del Ministro incaricato della vigilanza degli studenti che ormai si sono ambientati benissimo, quindi potrebbe anche andarsene.-
-Ma Minerva- disse Cavendish facendo finta di essere offeso -mi hanno detto che dovrò rimanere qui per assicurarmi dei ragazzi fino a quando non ultimeranno gli esami, quindi sono costretto a rimanere qui fino al loro termine. Spero non ti dispiaccia.-
-A noi no. Ma agli elfi domestici sì. Stanno ultimando le riserve di vino.- disse Paciock facendo spuntare una ruga dal labbro sorridente della McGranitt.
-Bene, ragazzi, che aspettate?! Andate a lezione, forza!- esclamò la McGranitt facendo sparire dal tavolo le pietanze che consumavano durante la colazione e di conseguenza dalle mani di Hugo la tazza di latte che stava bevendo.
-Emma...- fece Cristal attorcigliando una ciocca dei suoi boccoli attorno all'indice della mano sinistra, segnale che qualcosa la rendeva nervosa.
-Dimmi.- rispose Emma mentre teneva in braccio tre libri che facevano fatica a non cadere.
-Ricordi che ti avevo detto che sarei venuta al corso di tedesco con te? Be'... oggi non posso.-
-Cosa?! Ma mi avevi detto di sì! È il primo giorno e non conosco nessuno!- esclamò Emma delusa.
-Oh, mi dispiace tanto Em! Ma così avrei solo mezz'ora per ripassare! E poi... avevo promesso a Niall che sarei stata con lui questo pomeriggio...- disse Cristal diventando un po' rossa.
-L'avevi promesso anche a me però... ma fa niente, ormai andrò da sola. Tranquilla.- rispose Emma sorridendo.
-Ero sicura che avresti capito! Ti voglio bene!- esclamò Cristal abbracciandola mentre i libri che Emma teneva in mano cadevano a terra con un grande tonfo.
Ma poi qualcosa le balenò nella mente. Aveva dimenticato di fare qualcosa... qualcosa d'importante.
-Ma la lettera che deve scrivere il personaggio maschile della storia che sta scrivendo Eric, l'hai aggiustata? Perché, scusa la franchezza, faceva veramente schifo! Ti prego, sistemala! Lo dico per quel ragazzo, davvero, sono sincera...-
-La lettera! Ecco cos'era!- esclamò Emma contenta.
-Sì?! L'hai corretta? Grazie a Merlino!-
-Noo! Devo andare dalla McGranitt. Dii alla Weasley che mi dispiace ma che non vengo alla sua lezione. E dille anche che questo pomeriggio sarò presente! Lo prometto!- disse Emma raccogliendo i libri da terra.
-Cosa?- domandò Cristal confusa, mentre Emma correva per le scale e quando la vide quasi cadere a terra, saltando per sbaglio l'ultimo scalino, Cristal urlò.
-Quella ragazza si farà male, sì sì.-

JESS E IL POTERE DEL DIAMANTE 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora