Intanto, nella Stramberga Strillante...
-No, vedi che i miei muscoli sono più sviluppati dei tuoi! Vuoi provare la loro potenza?!- chiese Bryan mostrando i suoi bicipiti sproporzionati rispetto alla grandezza della sua testa e forse anche a quella del suo cervello.
-Be', non ci tengo, sai? E questo solo perchè so che ti stenderei in un colpo!- esclamò James guardandosi le spalle in continuazione.
Bryan lo guardò perplesso.
-Sei venuto con qualcuno?- chiese prendendolo per il colletto, più arabbiato che mai.
James se lo scrollò di dosso.
-Secondo te un Grifondoro come me metterebbe la vita di qualcun altro in pericolo quando sa di farcela benissimo da solo a batterti per prendere quel corvo?- chiese ironico James indicando l'ampolla di protezione che fluttuava sulla testa di entrambi.
Si trovavano nella Stramberga Strillante e James, per entrare, si era procurato parecchi lividi e graffi, dato che non poteva materializzarsi direttamente dentro. Ma forse non era l'unico ad essere entrato lì...
-E comunque le ragazze mi venivano sempre dietro quando ero studente ad Hogwarts. Invece, da quello che mi hanno detto, l'unica strage di cuori che hai fatto è stata quella dell'Esercito, tradendo tutti noi!- urlò il ragazzo moro contro il biondo che lo guardava con la solita espressione dura.
-Fai attenzione a quello che dici, capito, verme?!- sbraitò il Titano che non era più vestito con la sua armatura ingombrante ma efficace, dato che si era privato di essa solo per mostrare i suoi muscoli. Ancora oggi la gente si chiede come il cappello parlante lo abbia potuto smistare in Corvonero. Forse perchè Bryan desiderava ardentemente appartenere alla stessa casa del suo padrone?
-Io credo che dovresti essere tu a fare attenzione.- fece James dando un'ultima occhiata alle sue spalle, cioè all'entrata della Stramberga Strillante.
-A cosa?-
-A questo! Expelliamus!-
Scorpius entrò nella stanza con un balzo e tentò di disarmare il ragazzo che però si protesse con il Sortilegio Scudo.
-Passami la zanna di basilisco!- urlò James al suo amico che precedentemente aveva ricevuto il dente da Emma.
Il Serpeverde se lo tolse dalla tasca con abilità mentre ancora combatteva contro Bryan, che sembrava aver dimenticato totalmente il suo compito in quel luogo: proteggere il corvo.
James impugnò la zanna, prese la mira e la lanciò in alto verso l'ampolla, che si frantumò con uno scoppio, attraversando e uccidendo il corvo che stava per spiccare il volo.
Il volatile ricadde sul pavimento in legno, ricolmo di sangue.
-Nooo!!! Il padrone mi ucciderà!- urlò Bryan voltandosi verso James con l'intento di ucciderlo.
Egli fece per difendersi, quando Scorpius, alle spalle del Titano circondato, lo schiantò per terra.
I due eredi si guardarono col respiro affannoso, guardarono il suolo con corvo e Titano ko.
-Grazie.-
-Niente male la mossa.- commentò Scorpius guardando il corvo.
-Ah, dici il lancio del giavellotto-zanna?- chiese James imitando l'azione che aveva compiuto per lanciare il dente di basilisco dritto sull'ampolla.
Scorpius lo guardò sbattendo le palpebre più volte.
-Che c'è?- chiese il moro ricomponendosi.
-Se solo ti vedesse Selene.- fece il Serpeverde ridendo.
-Lei qui non c'è e posso fare il cretino quando mi pare e piace! E poi tu non sei da meno.- si difese il Grifondoro ridendo anch'egli e sorpassando i due corpi.
-Puoi dirlo fort-
Scorpius si interruppe per via di strani rumori provenienti dall'esterno.
I due uscirono immediatamente dal Platano Picchiatore e, non appena videro decine e decine di giganti uscire dalla Foresta Proibita, si spaventarono al pensiero che fossero alleati di Titanus.
Ma vedendo Hagrid in testa alla compagnia in marcia, scoprirono che erano dalla parte del bene.
L'insegnante di Creature Magiche sembrava un moscerino in confronto, per questo i due non lo avevano subito notato.
-Ragazzi!!- li salutò.
-Hagrid!- fecero i due correndogli incontro, mentre i giganti avanzavano.
Il marchio nero aleggiava ancora sul castello.
-Siete sani e salvi! Oh, loro sono tutti membri della famiglia, ehm, più o meno. Vedete zia Teodora lì in fondo? Oh, mio cugino Quick è un tappetto a confronto!-
Gli eredi fecero capire di non essere interessati al suo albero genealogico con la loro espressione annoiata.
-Oh, scusate ragazzi non è il momento... ma sapete chi sta arrivando qui?!- chiese eccitato.
-Chi?- fece Scorpius perplesso.
Hagrid volse lo sguardo al cielo e i ragazzi videro tantissimi maghi in volo.
Seamus Finnigan, padre di Daphne, Oliver Baston, padre di Kyla, Calì Patil, persino Pansy Parkinson, Bill Weasley, George Weasley e... insomma, c'era l'intera famiglia di rossi! E ciò significava che con Ginny c'era anche Harry, e che con Ron c'era anche Hermione, la quale scese subito dalla scopa e si mise a pronunciare incantesimi di protezione da lanciare attorno ad Hogwarts, per impedire ad altri eventuali Titani di entrare.
-Scorpius, c'è anche tuo padre!- esclamò James indicandoglielo.
Il biondo sorrise alla vista del padre e della madre che atterravano al suolo.
-Dovremmo attirare la loro attenzione?- chiese Scorpius.
-Io direi che i saluti, i pianti e le raccomandazioni di mamma o, peggio, di nonna Molly, ci rallenterebbero soltanto... Nascondiamoci e poi entriamo appena vediamo che le nostre famiglie sono dentro, oppure rientriamo nella Stramberga e torniamo ad Hogwart dal passaggio segret-
James venne interrotto mentre lui e Scorpius correvano nuovamente verso il Platano Picchiatore.
-Oh, e così voi siete i famosi JS.- disse una voce calma, femminile e resa quasi sovrannaturale dal tono ascetico.
I due si voltarono e davanti a loro videro una donna dai capelli di un biondo sporco, dalla pelle bianca, dall'abbigliamento strampalato e dagli occhiali rosa e bianchi sopra il naso. Ah, da non dimenticare gli orecchini a forma di ravanelli.
-Luna Lovegood?- chiese Scorpius senza smettere di guardarla.
-Questo ci rallenterà un po' la corsa.- sussurrò James all'orecchio dell'amico. -Ehm, comunque sì, ma siamo i Jess, non i Js.-
-No, no, voi siete i Js, perchè le due ragazze non ci sono qui, o sono forse invisibili? Comunque... Il Cavillo?- chiese la donna sfoderando dalla borsa celestina una copia del giornale di almeno un mese prima.
-Ehm, no, grazie.- fecero i due all'unisono.
-Ora dovremmo andare.- aggiunse Scorpius.
-Arrivederci, e... buona fortuna!- esclamò Luna vedendoli sgattaiolare dentro il passaggio con diversi colpi bassi da parte dell'albero magico.
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JESS E IL POTERE DEL DIAMANTE 3
FanfictionSequel di "Jess e il potere del rubino" #CREDITI IN FOTO