Capitolo 21

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- Casa dolce casa.-
Caddle si era appena materializzaro con i ragazzi davanti al castello, più precisamente ai confini della foresta proibita, e in quel momento stava inspirando l'aria come se avesse tutto il tempo del mondo per sottomettere Hogwarts.
-Be', non c'è che dire. Vedo che mantengono l'erba potata anche se non è più un preside capace come me a dirigere la scuola.- notò guardando il verde.
-Ma, signore,- fece Bryan irritato da ciò che diceva il suo padrone. -e noi dovremmo entrare così nel castello? Con i Jess? E siamo solo in tre.-
Titanus si voltò a guardarlo quasi con pietà, anche se lui non provava pietà per nulla e per niente.
-Ma allora sei solo un grande moccioso imbecille, ragazzo mio!- lo riprese.- Anche se non ho più i vampiri ai miei servigi per aumentare il potere del mio esercito, ora che Vivyan, una delle più importanti componenti dei clan, è morta e i miei legami col loro mondo si sono automaticamente sciolti, posso sempre contare sui miei Titani, che grazie alle pietre che ho dato loro, possono benissimo sconfiggere quei maghetti da quattro soldi senza bisogno dell'aiuto dei succhiasangue. A proposito...- Poi si rivolse al ragazzo dallo sguardo verde malinconico e vuoto. -Albus, chiama gli altri.-
Albus alzò lentamente lo sguardo sull'assassino del suo amore e poi si abbassò il colletto della camicia e pressò due dita sul marchio a forma di kneazle che stava dietro al suo collo.
Il marchio comparì in cielo e tutto si fece grigio e buio.
-Mm, spero che Minerva, la nuova preside a quanto ho capito, non se ne accorga prima del dovuto.- fece Titanus guardando in cielo soddisfatto. -Bene, ora avete bisogno del completino da cerimonia.-
Così dicendo, con un sol gesto di bacchetta mutò gli abiti di Albus e Bryan in delle vere e proprie armature bronzee con tanto di elmi che li avrebbero resi irriconoscibili.
-Bene bene, adesso portiamo i marmocchi nella Torre di Astronomia, ho un piano spettacolare per la loro sofferenza e per la loro morte.- disse ridendo col solito sarcasmo. -Su, tenetemi per il braccio e tu, Bryan, trasporta con noi quei quattro zombie ipnotizzati.-
I ragazzi obbedirono e in un batter d'occhio si ritrovarono nella Torre di Astronomia che era, come previsto, abbandonata.
-Su, legateli.-
I due ragazzi eseguirono l'incantesimo e legarono i Jess a muro per i polsi e l'arcata delle ascelle con delle corde magiche.
Poi Titanus meditò qualcosa in una lingua che sembrò molto antica e dalla sua bacchetta comparve una sfera, una sfera che mostrava la diretta di ciò che accadeva in Sala Grande.
Lì c'erano tutti i professori con alcuni alunni dell'ultimo anno che insistevano per rimanere lì a combattere.
-Pazienza, non si sente l'audio. Be', il video sarà sufficiente a farli soffrire. Poi li ucciderò, anche se potrei risparmiare i maschietti, dato che sono solo inutili, ma d'intralcio. Sono le ragazze che voglio. Sono loro quelle della profezia.-
Una risata malvagia si sparse nell'aula, ma Caddle smise di ridere non appena vide Bryan ed Albus seri.
-Su, che aspettate! Albus, rimani a controllarli e tieni le bacchette lontane da loro. Bryan, tu terrai Yell al sicuro nella Stramberga Strillante.-
A queste parole, il corvo comparse dal nulla e si mise a gracchiare fin quando non si posò sul braccio del padrone.
-Sta' tranquillo, Yell, non ti accadrà nulla di male stanotte né mai.- disse Titanus accarezzando le sue piume nere e passando il volatile a Bryan. -Bene, Foresta Proibita!- ordinò poco prima di scomparire di lì.
Albus e Bryan si lanciarono un'occhiata e poi guardarono il corvo Yell.
-Vado nella Stramberga Strillante con l'anello di zaffiro. Buona fortuna, caro amico.- disse Bryan dando ad Al un pugno sulla pancia che lo fece piegare in due.
Così sparì.
-Ah, finalmente! Non ce la facevo piú a far finta di essere ancora sotto la Maledizione Imperius!- esclamò James sollevato non appena potè nuovamente muoversi con naturalezza.
-Già, solo che c'è un piccolo problemino.- notò Emma guardandosi i polsi.
-Tipo che ci deve sempre andare tutto storto.- fece Scorpius alzando gli occhi al cielo.
-Finitela di lamentarvi! Ho un piano.- disse James ghignando. -Selene, inventa un piano.-
La ragazza riccia, che fino ad allora non aveva parlato, lo guardò con occhi a fessura.
-Che genio, sempre il solito.- disse, ma poi cominciò a far lavorare le rotelle. -Ragazzi, ho il mio zaffiro! Anzi, no.- fece delusa non appena cacciò la mano sul collo e si rese conto che non indossava la collana con la farfalla.
-Titanus vi ha privati delle vostre pietre, ma ho le bacchette qui con me.- disse Albus porgendole loro.
-Al,- fece James. -mi dispiace, davvero tanto.-
Albus annuì e gli altri tre eredi si limitarono ad abbassare il capo come per fare un attimo di silenzio per Vivyan, della quale non esisteva più né corpo né anima.
-Su, Caddle ha detto che voleva farvi soffrire vedendo questa specie di diretta in Sala Grande, ma non sembra stia accadendo nulla lì. Comunque ecco a voi le bacchette.- disse il ragazzo dagli occhi verdi mettendo nelle mani dei Jess bloccate alla parete le rispettive bacchette.
-Ehm, e come dovremmo usarle, scusa? Siamo legati!- fece Scorpius guardando le corde magiche con ribrezzo.
-Già, sembra che Caddle abbia avuto tempo per riflettere in quasi un anno di esilio in un'isola deserta!- notò James ammirando la magia avanzata. -Mi sa che non ci verrà così facile liberarc-
-Evanesco!- pronunciarono Emma e Selene all'unisono rispettivamente alle proprie corde.
Caddero coi piedi per terra e rivolsero un sorrisetto ai propri ragazzi.
-Glielo diciamo che sono negati per diventare Auror?- chiese Selene alla cugina come se i due ragazzi non potessero sentirle.
-Mm, meglio di no, sai, è il loro sogno più grande.- fece Emma guardando Scorpius.
Quest'ultimo e James erano a bocca aperta.
-Noi lo stavamo per proporre, ovviamente.- disse James alzando le sopracciglia.
-Certo, ma ora liberateci che io non riesco a slegarmi da solo.- fece Scorpius muovendo la bacchetta senza successo poichè il polso legato gli impediva una mira ben precisa sulla corda.
-Su, prova, magari sbagli mira e svanisci tu, non sarebbe male!- propose James che si era liberato da solo.
-Sta' zitto.- lo ammonì Scorpius mentre Emma lo liberava.
-Bene, ragazzi, ora sapete anche voi dov'è il corvo, dovete solo dirmi cosa fare.- disse Albus che si era sentito un po' di troppo in quel momento.
Durante la sua assenza erano successe molte cose e gli pesava un sacco vedere i propri amici molto più legati tra loro più di quanto non fossero mai stati e vedere sé stesso quasi escluso.
Selene prese parola dicendogli: -Al, devi andare nella Stanza delle Necessità e dire che ti mandiamo noi quattro e che...-
-E che stiamo tutti bene.- precisò Emma annuendo con energia.
-E che anche se Caddle sta per scatenare una carneficina, noi stiamo facendo di tutto per fermarlo.- disse Scorpius con decisione.
-E se non gli credesseo?!- fece James. -Dopotutto lui era un Titano fino a poco fa. Dobbiamo dividerci. Selene, Emma, voi andate con Al a parlare con l'Esercito, mentre io e Scorpius andiamo ad uccidere il patetico Yell.- fece James scimmiottamdo la voce di Caddle.
Tutti annuirono e repressero una risata. Non era di certo il momento.
-Buona fortuna, ragazzi.- fece Selene guardando con un mezzo sorriso James, il quale non le toglieva gli occhi di cioccolato di dosso.
-Buona fortuna.- fecero tutti.
-Distruggeremo Titanus, perchè noi siamo...- iniziò Emma con finto entusiasmo.
-I Jess!- terminò Scorpius con lo stesso atteggiamento.
-Ma no! Così avete rivinato la mia immagine di "Jess, salvatori del mondo magico"! Sembriamo più che altro quattro idioti in una sigla delle...-
-Winx!- esclamò Selene ridendo come una matta.
Emma si unì a lei, ma James e Scorpius le guardavano straniti.
-Okay, avete dato di matto voi due!- concluse James.
-Lasciate stare, non potete capire.- fece Emma.
-Be', meglio così! Almeno noi siamo normali.-
Le cugine trucidarono con lo sguardo il moro che sembrava sul punto di scoppiare a ridere per le facce incavolate delle due, ma Scorpius li interruppe.
-Abbiamo una scuola da salvare!- ricordò loro dando una gomitata a James.
-Giusto, Riccioli d'oro, un bacio e poi possiamo dividerci.-
-E pensare che credevo fossi diventato più maturo durante questi mesi in India!- esclamò la riccia gettandosi tra le braccia del suo ragazzo.
-Andrà tutto bene, okay? Sarò anche un idiota, ma me la cavo sempre in campo di battaglia.- fece lui baciandola sulla fronte e giocando con i ricci che forse non avrebbe più rivisto.
Del resto poteva accadere di tutto quella notte.
-Guardali, non capiscono che siamo in pericolo.- disse Scorpius ad Emma indicandole i due amici.
Emma roteò gli occhi e diede un bacio sulle labbra del suo lupo.
Scorpius sorrise e l'abbracciò forte.
Non appena i Jess si resero conto che Albus si era voltato pur di non guardarli e pensare ancor di più alla sua Vivyan e ai baci che non avrebbe più potuto darle,
James si staccò dalla sua riccia e si schiarì la voce.
-Okay, ragazzi, dividiamoci!-

JESS E IL POTERE DEL DIAMANTE 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora