Capitolo 10

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«Cazzo, è davvero sexy,» Calum pronunciò quelle parole per l'ennesima volta, per poi portare nuovamente la sigaretta alle labbra. Da quando erano usciti da scuola, infatti, non faceva altro che parlare di Daisy, la ragazza nuova. Michael trovava divertente la cosa, mentre Ashton senza nemmeno conoscerla ne aveva già abbastanza di lei. Calum era stato così preciso nel descriverla che era quasi come se Ashton stesso le avesse stretto la mano quella mattina al corso di storia e, se l'avesse incontrata per strada, non ci avrebbe messo più di qualche secondo a riconoscerla. Luke era infastidito quanto Ashton, ma non per le sue stesse motivazioni. Certo, anche lui non sopportava più i commenti dell'amico sulla ragazza nuova, ma in realtà pensava anche che Calum stesse ormai sfiorando il ridicolo. Che senso aveva elogiarla in quel modo se poi, una volta ottenuto quello che voleva, l'avrebbe lasciata in tronco come aveva fatto con Chloe? Si comportava proprio come un bambino: si esaltava per il giocattolino nuovo, ma nel giro di qualche settimana (o qualche giorno) si sarebbe stancato. Certo, quella Daisy era davvero una bella ragazza, ma era abbastanza stupido il fatto che Calum si interessasse a lei solo perché era la ragazza nuova. E se fosse stata antipatica, stupida e ignorante? Luke si sentì subito un idiota per quei pensieri: Chloe era una ragazza brillante, intelligente e spiritosa, eppure Calum l'aveva trattata lo stesso come merda, non provando alcun interesse per qualcosa che non fosse il sesso. Lui, invece, avrebbe voluto conoscere Daisy per diventare amici, così come aveva fatto con tutte le altre ragazze del loro gruppo. Invece quella mattina non si era nemmeno presentato, risultando sicuramente un gran maleducato ai suoi occhi. Gli dispiaceva che Daisy lo considerasse di certo presuntuoso e arrogante, ma non voleva in alcun modo affezionarsi a lei, per poi venire odiato una volta che Calum avesse perso interesse. Era andata proprio così con Chloe e non c'era un solo giorno in cui non si sentisse in colpa per non averla avvertita e per aver lasciato che Calum la illudesse, facendole credere di essere amata da lui quando in realtà non era veramente così.

«Ha l'aria da ragazza innocente ma scommetto che in realtà-»

«Oh, ti prego, basta!» gridò Ashton, tappandosi le orecchie, mentre Michael scoppiò a ridere. «Portatela a letto il prima possibile così la smetterai di parlare di lei,» continuò poco dopo, facendo aggregare anche Calum alle risate. Luke pensò che Ashton dovesse essere veramente esasperato per aver detto una cosa del genere, essendo sempre stato del tutto contrario alla filosofia di vita di Calum, secondo la quale in una relazione esistono solo il sesso e la successiva rottura. Ma in fondo non era poi tanto sorpreso: Calum aveva davvero stancato tutti con quella ragazza.

Terminò la sigaretta e buttò la cicca per terra, per poi pestarla con il piede. Incrociò le braccia al petto e fissò gli occhi in quelli di Luke, rimasto zitto da quando erano usciti da scuola e si erano diretti al parco, per poi sedersi su quei muretti. Be', non era proprio il tipico parco con panchine e scivoli pieni di bambini, si trattava più che altro del giardinetto di un quartiere abbastanza malfamato di Sydney, con un buco nella recinzione talmente grande che persino un ragazzo alto come Luke poteva passarci tranquillamente. I quattro ci andavano spesso dopo scuola per parlare e a volte anche di notte con il resto del gruppo, magari dopo qualche festa, per fumare tranquillamente. «Allora, che mi dici di Amber?» chiese Calum, con un sorrisetto sul volto.

Il biondo sbuffò, visibilmente spazientito. Credeva di aver messo a tacere ogni dubbio di Calum quella mattina a scuola, ma evidentemente si sbagliava. «Te l'ho già detto, l'ho lasciata ieri.»

«Sì, ma non mi hai detto perché l'hai lasciata,» continuò imperterrito, come una ragazzina assetata di gossip. Calum non era il genere di persona a cui interessassero queste frivolezze, era Michael quello informato sui fatti di tutta la scuola, senza alcuna eccezione. Be', con una eccezione da quella mattina.

Luke avrebbe voluto rispondere che non erano fatti suoi, perché tanto non avrebbe capito quale fosse il problema. «Non era il mio tipo,» si limitò a rispondere e Calum strabuzzò gli occhi, mentre Michael e Ashton decisero di lasciarli ai loro discorsi, allontanandosi per parlare di qualcos'altro.

Daisy || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora