Luke cambiò canale per l'ennesima volta e sbuffò, trovandosi di nuovo davanti uno stupido reality show. Ancora non riusciva a capire perché lui e i suoi amici stessero sprecando l'ultimo giorno di vacanza a casa sua, eppure gli altri non sembravano farci caso più di tanto. Ashton stava suonando la chitarra classica di Luke sul costosissimo divano bianco, mentre Calum e Michael erano intenti a guardare dei video sul cellulare del ragazzo dai capelli tinti di verde. Luke spense la televisione al plasma e si massaggiò le tempie, colpito da un terribile mal di testa.
«Potreste evitare di ridere in questo modo, almeno?» chiese, spazientito, a Michael e Calum.
Calum lo guardò come se avesse dieci teste al posto di una, «Questi video sono la moda del momento e sono davvero divertenti.» spiegò, tornando a guardare lo schermo del cellulare dell'amico.
Il biondo roteò gli occhi, «Sì, in effetti è esilarante vedere Michael che muove le labbra in sincronia con l'audio di qualche cartone animato.» commentò ironico, per poi afferrare fra i denti il suo piercing, mentre Ashton smise di strimpellare la chitarra, notando la tensione che si stava creando. Nemmeno lui trovava divertente quell'applicazione, ma non pensava che Luke sarebbe addirittura arrivato a discutere con i suoi migliori amici per quel motivo.
Michael guardò di sottecchi l'amico, «Mi sembri nervosetto, - osservò, per poi rivolgere nuovamente l'attenzione a uno dei tanti video, - per caso Amber ha il ciclo?» chiese, per poi scoppiare a ridere con Calum.
Le cose fra Amber e Luke non andavano bene davvero, ma non per il motivo che avrebbero potuto pensare i suoi amici. Semplicemente, nell'ultimo periodo, si sentiva annoiato da ogni cosa, compresa la sua ragazza.
Luke incrociò le braccia al petto, «Io almeno la ragazza ce l'ho, voi?» lasciò che dalla voce trasparisse almeno un pizzico di cattiveria e aspettò una risposta che non tardò ad arrivare.
«Hai sbagliato persona, è Ashton quello ancora vergine.» commentò Calum, facendo avvampare l'amico, che cercò di nascondere il rossore sulle sue guance abbassando lo sguardo verso le corde della chitarra. Non si vergognava affatto di non essersi mai spinto fino a quel punto con una ragazza, ma non sopportava che i suoi amici dovessero parlarne come se non fosse una cosa normale.
«Ashton perlomeno segue un ideale di vita, voi invece non concludete niente perché siete degli emeriti coglioni.» Luke difese stranamente l'amico, anche se lui stesso non capiva il motivo della scelta di Ashton, e l'intero gruppetto scoppiò a ridere per come aveva definito i due.
Michael bloccò il display del suo cellulare e, fortunatamente, lo infilò nella tasca dei pantaloni, mentre Ashton appoggiò la chitarra sul pavimento. Il loro gesto significava che avrebbero almeno passato il pomeriggio parlando e non facendosi ognuno i fatti propri, ma Luke continuava a rimpiangere di non aver destinato l'ultimo giorno prima dell'inizio della scuola a qualcosa di diverso. Avrebbe preferito, ad esempio, andare al mare e dimenticare almeno per un paio d'ore la sensazione di solitudine e abbandono che provava dentro quella immensa casa lussuosa, piena di ogni comodità, ma priva di affetto o ricordi. Suo padre, infatti, era un importante imprenditore e aveva permesso alla sua famiglia di vivere una vita del tutto agiata, ma era sempre fuori per lavoro e la madre di Luke lo seguiva ovunque, lasciando il ragazzo sempre da solo.
«In realtà io avrei potuto concludere qualcosa con Chloe, ma era troppo assillante.» Calum riportò alla memoria degli amici la ragazza che aveva avuto tre mesi prima e lasciato con un semplice sms.
Michael ridacchiò, «Ti avrà lasciato almeno un centinaio di chiamate e messaggi quella volta, chiedendoti se potesse considerarsi la tua ragazza o meno.» il ragazzo si unì alla risata dell'amico, mentre Ashton rimase impassibile, non approvando il comportamento dei suoi migliori amici. Voleva loro bene come a dei fratelli, ma pensava che quello fosse stato davvero troppo. Calum aveva illuso Chloe e lei ci era rimasta davvero male.
«Fortunatamente per lei non sei andato oltre. Sai, Calum, in una relazione non ci siete solo tu e il tuo amichetto dei piani bassi: devi pure tener conto dei sentimenti dell'altra persona, a meno che tu non voglia ridurti ai livelli di un animale della giungla.» Ashton disse queste parole senza alcuna interruzione e Luke si chiese come fosse possibile che lui e Calum, pur essendo molto amici, avessero una visione a tal punto diversa su quell'argomento. Forse, però, era proprio ciò a renderli così uniti fra di loro: era giusto che ognuno, nel loro gruppo, si distinguesse dagli altri per il proprio modo di pensare e di essere. La loro amicizia era completa, in qualche modo.
Calum rimase interdetto per qualche istante, per poi accennare una risata forzata. «Forse il tuo è proprio l'ultimo dei pareri di cui abbia bisogno.» rispose, lasciando intendere di non aver dato molta importanza alle parole di Ashton, ma tutti e quattro sapevano quanto fosse impossibile che Calum non fosse stato minimamente colpito dal discorso del più grande del gruppo.
«Portare un anello di castità non significa che io non abbia avuto nemmeno una ragazza, lo sai. Vuol dire semplicemente dare un minimo di importanza a quella che tu consideri la tua attività fisica settimanale.» continuò Ashton, sfiorando involontariamente l'anello che portava al pollice della mano destra. Luke sapeva che all'amico non sarebbe servito quell'oggetto metallico per portare avanti un ideale del genere ma poteva essere quasi da avvertimento per le ragazze che ci provavano con lui. In fondo, non era una macchina e sarebbe stato difficile pure per lui resistere a certe tentazioni. Ashton sapeva infatti, per esperienza, che le ragazze potevano essere molto insistenti, volendo.
Michael rivolse un'occhiata ricca di significato a Luke, come per dirgli che presto sarebbero arrivati alle mani, come spesso era successo in passato.
Il biondo tossì, attirando l'attenzione su di sé, «Okay, ragazzi, può bastare.» disse e Michael afferrò Calum per il braccio, per poi trascinarlo verso la porta d'ingresso della villa.
«Ci vediamo domani a scuola.» salutò il ragazzo dai capelli verdi, per poi uscire con l'amico.
Una volta soli, i due rimasero in silenzio per qualche minuto, uno seduto sul divano e l'altro sul tappeto. Luke avvertiva la rabbia dell'amico e non sapeva se fosse il caso di dire qualcosa o meno.
«Sai, Ashton, non mi hai mai detto il motivo della sua scelta.» non che a Luke interessasse più di tanto, ma voleva evitare che l'amico continuasse a rimuginare sulla discussione avuta con Calum ed era consapevole del fatto che ogni tentativo di cambiare discorso sarebbe risultato ridicolo.
Ashton si sfilò l'anello dal dito e iniziò a giocarci, passandoselo da una mano all'altra. «Voglio solo che succeda con la persona giusta. - si strinse nelle spalle, per poi guardarlo negli occhi, - Inoltre, credo che l'esperienza con Hayley mi abbia segnato.» scherzò e Luke si lasciò sfuggire un sorriso, seppure la storia non fosse davvero così divertente.
«E poi si dice di noi ragazzi che vogliamo solo una cosa, eh? Chiunque insinui questa cosa, dovrebbe conoscere quella piccola ninfomane.» Ashton scoppiò a ridere alla battuta dell'amico, che si aggregò alla sua risata, e gli tirò addosso un cuscino del divano.
STAI LEGGENDO
Daisy || Luke Hemmings
FanfictionImpazzire non era ciò che la preoccupava. Temeva che Daisy Smith rimpiazzasse Jacqueline Williams e non poteva permetterselo. Sentiva il bisogno di ricordarsi ogni giorno chi fosse lei davvero, stringere quei documenti che portava sempre con sé e ch...