5.

1.2K 57 2
                                    

Martin era sugli scalini seduto ad aspettare. Aveva la faccia tra le mani e continuava a torturarsi le labbra.
« Abby?» chiese preoccupato girandosi quando sentì il rumore della porta chiudersi.
« No, sono io. Va bene lo stesso?» mi sedetti vicino a lui sistemandomi.
« Certo » il suo solito sorriso dolce e comprensivo era ricomparso sul suo volto.
« Che ti è preso Charlotte? C'è qualcosa che non va?» chiese avvicinandosi di più.
« È che quando hai detto "No, non è la mia fidanzata" è stato strano e poi...» pensai bene a cosa dire a come dirlo, l'ultima cosa che volevo fare era creare un distacco tra noi. « Quel Collin mi manda in bestia » mi zittii sbuffando e infilando la testa sotto il suo braccio.
Sentii il suo cuore accelerare quando mi accostai al suo petto.
« Ma non siamo fidanzati Charlotte, cosa dovevo dire? » gli scappò una risata che cercò subito di soffocare.
« Si lo so, ma il tuo tono... Non so Martin» non disse niente, mi strinse solo più forte.
« Il mio tono? Non fare caso a Collin.» disse poi. Non risposi alla sua domanda, entrare nello specifico significava capire se tra noi c'era di più, ed avevo paura di questo.
« Scusa » mi limitai a dire sprofondando la testa nella sua maglietta. « Non so cosa mi sia preso »
« Tranquilla » disse accarezzandomi i capelli. Rimasi stesa sulle sue gambe fino a quando la rabbia fu sbollita. Poi mi alzai.
« Martin dobbiamo andare a lezione» sbuffai scocciata.
« Lo so » mugolò alzandosi e prendendomi per mano. Non lo aveva mai fatto prima d'ora.
« Comunque chiunque diventerà il tuo ragazzo, sarà fortunato » ammise sorridendo compiaciuto.
Io arrossii come una bambina. Mi alzai in punta di piedi e gli scoccai un bacio sulla guancia. Lasciò la mia mano solo quando fummo davanti alla porta dell'aula di fisica salutandomi affettuosamente, come sempre faceva. Iniziavo a dubitare della nostra " Semplice amicizia ". Non sapevo bene cosa provassi seriamente per Martin, ma mi faceva stare tremendamente bene.
« Principessina » mi voltai di scatto trovandomi di fianco Collin con tutta la sua sfacciataggine.
« E tu? Che fai qua? » chiesi trattenendo lo schiaffo che avrei voluto tirargli in faccia.
« Ho fatto un cambio... La fisica è così bella » ammiccò. Nel suo tono c'era dell'umorismo poco gradito. Alzai gli occhi al cielo e tornai a guardare la lavagna davanti a noi.
Non mi rivolse parola per tutta la lezione, si limitava a toccarmi il braccio per attizzarmi, cosa che non gli riuscì.
« Siete carini tu e il tuo fidanzato » disse riferendosi a Martin e alzandosi dalla sua sedia quando il professore uscì.
« Io e Martin non stiamo insieme, lo sai. Non occorre fare queste battutacce. Non fanno ridere.» mi alzai e lo sorpassai spingendolo dietro di me.
« Dovresti calmarti principessina » disse ridendo e camminandomi dietro.
Perché mi seguiva? Cosa gli costava lasciarmi in pace?
« Non chiamarmi principessina e non seguirmi » risposi esausta dei suoi giochetti. Non ricevetti risposta, quel biondino era sempre dietro di me quando arrivai alla porta d'uscita.
Abby e Chris mi stavano aspettando sulle gradinate su cui mi lasciai cadere quando li raggiunsi.
« Adesso te ne vai?» dissi scocciata alla mia nuova ombra. Di nuovo il silenzio. Si sedette vicino a me e sbuffò lisciandosi i capelli con la mano. Abby mi guardava confusa e lanciava frecciatine a Collin seduto vicino a me.
« Collin » disse poi Chris guadagnandosi la mia attenzione.
« Venerdì sera ci sarà una festa, a quattro isolati da qua... Se vuoi venire, dato che...»
« Non ci vengo alle vostre stupide festicciole » disse lui disgustato dalla proposta. Io ero sollevata dal fatto che non volesse partecipare. Una rottura in meno. Chris era scocciato quanto me della sua presenza lì e soprattutto della risposta di Collin dopo quel tentativo inutile di essere gentile.
« Meglio così » dissi rivolgendomi un finto sorriso. Abby mi rivolese un'altra delle sue smorfie, mi alzai e le presi il braccio tirandola.
« Si può sapere perché ogni volta che dico qualcosa a Collin mi devi guardare in quel modo?» chiesi imboccando il viale alberato per casa. Abby continuava a sbuffare e ad alzare gli occhi al cielo. Le tirai una gomitata, poi rispose.
« Non credo che rispondendo così, tu possa far finire quel suo comportamento » disse guardandomi nello stesso modo di pochi minuti prima e massaggiandosi il braccio.
« Ma finiscila Abby!» le risposi accelerando il passo.
« Non ho nemmeno salutato Chris...» sospirò fissando per terra. Le tirai un altro pugnetto, al che capì che era meglio se si zittiva.
Collin era solo un ragazzo pieno di se. Sarebbe sempre stato così, ma continuavo a chiedermi proprio per questo perché si ostinasse a stare con noi. Forse era un ragazzo che aveva bisogno d'affetto.. Non so ma dovrebbe starmi alla larga.

Between usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora