Capitolo Decimo

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3 ottobre

Sentii il telefono vibrare e mi allungai sul letto per prenderlo e leggere il messaggio che mi era appena arrivato.

Era di Chloe:

Tesoro, mi dispiace ma mangio in ufficio con i colleghi, dobbiamo finire alcune cose prima di andare in stampa.
Ti voglio bene, a dopo.

In tutto il giorno non avevo visto Chloe nemmeno per un minuto, la mattina usciva presto e la sera tornava tardi.
Ma almeno nei week-end stavamo spesso insieme.
Lei era l'ultimo pezzetto di famiglia che mi rimaneva e mi piaceva passare il tempo con lei.

Gli scrissi una messaggio veloce dove gli spiegavo che Nicole e James si sarebbero fermati da noi a mangiare e poi, Nicole, anche a dormire.

In quel momento uscì Nicole dal bagno di camera mia, con i capelli ancora bagnati e con una mia tuta indosso.
Gli feci cenno di avvicinarsi.
Non riuscivo più a contenere la curiosità, avevo bisogno di sapere.

《Cos'è successo l'anno scorso? Cosa stavi per dirmi oggi in bagno?》gli chiesi mentre lei si sedeva sul letto accanto a me.

Guardò verso la porta e poi mi fissò per un attimo.
《Questa sera, quando James se ne va, ti racconto tutto quello che so e che penso di sapere. Ma non con qui lui.》
Le sue parole mi provocarono dei leggeri brividi.
Che centrasse anche James con questa storia?

Scendemmo le scale e andammo in sala dove c'era James spaparanzato sul divano che guardava un vecchio film d'azione.
Si era lavato anche lui, e si era rivestito usando i vestiti del cambio che aveva preparato per l'allenamento.
Una tuta grigio scuro e una maglia nera.

《Cosa mangiamo fanciulle?》ci chiese quando ci vide avvicinarci.

Guardai l'ora, erano già le 20.15, dovevamo pensare a cosa mangiare.

《Sushi?》propose Nicole sorridendomi.
《L'ho mangiato ieri sera.》risposi alzando le spalle a mo' di scuse.

《Cinese?》chiese James mentre si alzava dal divano e prendeva il suo telefono.
《La sera prima》dissi sorridendo.

Vidi i due guardarsi e mettersi a ridere.

《Tu e Chloe non cucinate mai? Avete una cucina enorme, piena di aggeggi vari e non cucinate?》mi chiese Nicole continuando a ridere.
Lei sapeva già la risposta.
No, io e Chloe non cucinavamo quasi mai.
E quando lo facevamo, solitamente, ci dimenticavamo le cose in forno bruciando tutto.

《Non molto spesso》dissi ai due.

《E una piazza?》chiese James con una voce speranzosa.

《Perfetto!》 Esclamai.
Amavo la piazza.
Quando abitavo in California andavo fino a san Francisco per mangiarla, e ne valeva davvero la pena.
Vidi James digitare un numero sul telefono e lo sentii ordinare una pizza con i peperoni, per tre.

Nel frattempo che lui ordinava io andai in sala, seguita da Nicole e ci sedemmo insieme sul divano.

Il film che guardava James era incredibilmente noioso, girai e misi su una serie tv che solitamente guardavo con mia mamma, Sex and the city.
Quando James ci seguì in sala, e vide cosa stavamo guardando, sbuffò.
Ma si sedette da bravo sulla poltrona senza dire una parola, sapeva di essere in minoranza.

Quando sentii il campanello, circa 40 minuti dopo, non feci in tempo ad alzarmi che Nicole mi precedette, prendendo i venti dollari lasciati sulla penisola della cucina e andando verso la porta.

La sentii parlotare con qualcuno, ma era troppo distante per capire ciò che si dicevano.

《Madison, è per te!》mi urlò dalla porta d'ingresso.

Sbuffai forte. Non avevo alcuna voglia di alzarmi, le gambe iniziavano a farmi male per la corsa di qualche ora prima.

《Niki è una piazza, non una laurea. La può ritirare chiunque. Lascia la mancia, mi raccomando.》gli dissi rimanendo comodamente seduta sul divano.

《Madison, alza il culo! Ho detto che è per te!》disse lei sbucando da dietro la colonna che stava poco dopo la porta d'entrata e guardandomi curiosa.

Andai verso l'entrata e mi ritrovai davanti, in tutto il suo metro e ottanta, un uomo che aveva ben poco a che fare con il fattorino della piazza.

《Ancora tu? Che vuoi?》Chiesi al ragazzo in piedi davanti alla porta, con quel suo fastidioso sorrisetto.

《E io che speravo di trovarti mezza nuda come l'altra volta...》rispose lui squadrandomi.
Vidi Nicole allontanarsi, ma restò comunque abbastanza vicino per sentire ciò che dicevamo.

《Tu non molli mai, vero?》gli chiesi incrociando le braccia al petto.

《Te l'ho detto ragazzina, posso essere molto insistente con i miei debitori.》il suo tono era serio.
"Parla davvero seriamente? Gli ho dato venti dollari, il mio bebito l'ho pagato e anche molto generosamente."

《Non iniziare, non ti devo proprio niente! Ho già saldato il mio debito.》dissi io osservandolo truce.
Lui si portò l'indice alle labbra e morse lievemente la prima flange per poi tornare subito nella posizione iniziale.

《Mi devi qualcosa invece, qualcosa che io voglio.》il suoi occhi mi percorettero un'altra volta e ebbi come l'impressione di avvertire un brivido.
Mossi velocemnte la testa come per scacciare quei pensieri.
No, niente brividi. Non con uno come lui.

《Non mi piace ripetermi.》gli dissi seria.
《Ti ho già ripagato per il drink che mi hai offerto, non ti devo nulla!》continuai, e nel frattempo vidii arrivare il vero fattorino con la piazza.

Sorrisi al fattorino e mi girai verso Nicole, rimasta ad urigliare per tutto il tempo, per farmi dare i soldi per la pizza.

《Tenga pure il resto》sentii dire al ragazzo che mi stava difronte.

Quando mi voltai vidi il ragazzo delle pizze allontanarsi soddisfatto con una grossa banconota in mano.
Spostai lo sguardo sullo sconosciuto che avevo di fronte, ero infuriata.

《Ecco, ora mi devi addirittura una cena ragazzina》disse lui con tono compiaciuto.

Emettei un piccolo gemito di frustrazione.
《Cosa vuoi davvero da me?》gli chiesi.

Mi osservò un attimo.
《Dimmi solo un giorno e l'ora, poi ti lascerò mangiare la tua pizza.》

"Ora è giorno? Vuole un appuntamento?"

《Sei un ragazzo incredibilmente frustrante, ne sei consapevole almeno?
Domani, alle 20.00!》dissi io contro voglia.

Il suo maledetto sortisetto compiaciuto rispuntò sulle sue labbra.
《Ti passo a prendere per quell'ora ragazzina.》E prima che potessi dire o aggiungere qualcosa mi diede la pizza e spari verso l'ascensore.

Mi girai e vidi gli occhi di antrambi i miei ospiti fissarmi.
Nicole era eccitata e curiosa, James invece era stranamente serio, tanto da sembrare quasi preoccupato.

《Mangiamo?》Chiesi, cercando di alleggerire un pò la situazione.

《No》rispose James serio.《Io devo andare in un posto.》
Prese il borsone con dentro il suo cambio ed uscì anche lui, lasciando sole me e Nicole.

Ci vediamo domani?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora