3 ottobre
Mettere a letto Chloe fu la parte più impegnativa della serata.
Al ristorante giapponese un signore di una certa età ci aveva offerto da bere del liquore tipico, che si rivelò fatale per la sobrietà di Chloe.
La dovetti praticamente trascinare per l'atrio, fino a raggiungere l'ascensore.
"Grazie a dio l'autista mi ha dato una mano" pensai. Altrimenti Chloe sarebbe ancora accasciata vicino la porta d'ingresso.
Lo ringraziai e gli diedi una buona mancia prima di vederlo scomparire dietro la porta d'entrata.Dopo essermi concessa un lungo bagno caldo, nel bagno di Chloe, mi feci un enorme tazza di camomilla e andai a letto sperando di riuscire a prendere sonno.
Quasi un'ora dopo essermi messa a letto ero ancora sveglia.
Mi alzai e andai nella cabina armadio in cerca della mia borsa che avevo abbandonato li da qualche parte.La trovai subito, l'aprii e presi il telefono, le sigarette e l'accendino.
Diedi una rapida occhiata al telefono, avevo un pò di messaggi, ma nessuna voglia di leggerli. Lo misi sotto carica, presi la coperta che c'era ai piedi del letto e andai sul balcone.
Me la misi in spalla, come se fosse uno scialle, fuori non faceva molto freddo ma io detestavo le temperature base.
In fondo ero cresciuta a Santa Monica, California.Accesi una sigaretta e guardai le luci di New York illuminare i contorni di central park. Era una vista incredibilmente suggestiva.
Accesi pigramente le candele colorate appoggiate sul tavolino vicino al posacenere e rimasi lì, concentrata a guardare la fiammella delle candele spostarsi e piegarsi ogni volta che soffiava un filo di vento, per poi tornare più luminose di prima.
Mi lascia cullare da quelle immagini rilassanti e mi addormentai sulla grossa poltrona da esterni avvolta nella mia clda coperta.《Stai cercando di prenderti una polmonite? Hai già saltato ieri la scuola, oggi ci vieni!》
Aprii gli occhi con molta fatica e fui subito travolta dalla luce del sole.
Mi guardai attorno, dovevo aver dormito sul balcone. Tirai lievemente giù la maglietta che mi faceva da pigiama e gurdai nella direzione da dove avevo sentito arrivare la voce.Appoggiata alla porta finestra della mia camera c'era Nicole che mi gurdava divertita.
《Andiamo se non vogliamo fare tardi.》mi incitò lei mentre mi alzavo, battendo le mani.
La superai ed entrai in camera mia.
《Buon giorno》disse James sorridendomi, mentre si metteva a sedere sul mio letto, dove prima era sdraiato.
《Se vado in bagno incontrerò Cameron che fa pipi?》Chiesi rivolgendomi ai due intrusi nella mia camera.
Li sentii ridere mentre chiudevo la porta dietro di me.
Il bagno, grazie al cielo, era vuoto.
Mi lavai la faccia con molta acqua fresca, cercando di riprendermi un pò dalla nottataccia appena trascorsa. Mi misi due gocce di collirio e la crema idratante sul viso ed uscii dal bagno.《Allora, che ci fate qui?》Chiesi ritrovandomeli entrambi seduti sul mio letto a parlare del più e del meno.
《Buongiorno anche a te Madison》dissero quasi contemporaneamente.
Sorrisi, e andai nella cabina armadio a mettermi qualcosa addosso per andare a scuola.
Alla fine scelsi un semplice paio di jeans stretti blu elettrico leggermente sbiaditi, una maglia aderente nera e le mie convers bianche.Presi anche il giubbotto nero in pelle e la borsa che usavo per mettere i libri solitamente. Ero pronta.
Ritornai nella mia camera ma non vidi nessuno, probabilmente erano scesi in salotto o in cucina.
Presi un elastico e mi raccolsi velocemente i capelli in uno chignon alto e scesi in salotto.
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Ci vediamo domani?
Chick-LitLasciare la sua amata California, per trasferirsi dalla sua giovane zia, non era stata certo una scelta facile per Madison; ma necessaria. Restare a Santa Monica, nella casa dove aveva trascorso la sua infanzia, non poteva più essere un opzione acc...