Capitolo Settimo

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1 Ottobre

Mi maledii mentalmente per non aver accettato il passaggio da parte di Nicole per andare a scuola.
Chloe era uscita molto presto quella mattina e io mi ero dimenticata di chiedergli un passaggio.

E così ora camminavo come un mulo da soma con una borsa piena di libri.
Fortunatamente avevo messo un paio di stivaletti con un pò di tacco, ma comunque comodissimi.
Ero uscita di casa anche io prima del solito, non mi piaceva rimanere in casa quando non c'era Chloe, mi sentivo ancora un estranea in quel appartamento.
Guardai velocemente l'ora sul mio orologio e decisi di fermarmi a prendere un caffè da Starbucks, non ci avrei messo molto e sarei riuscita ad essere comunque puntuale.

《Buon giorno. Una mocha con doppio espresso e con latte di soia, da portare via, tazza grande, grazie.》dissi alla cameriera dai capelli ricci che mi sorrideva cordiale alla cassa.

《Desidera anche la panna?》mi chiese prima di chiudere il conto è farmi lo scontrino.
Solitamente non la prendevo, la mocha era già cremosa. "ma perché no?" Pensai, avevo bisogno di zuccheri e caffeina a volontà per sostenere quella giornata di scuola.
《Si grazie, ma solo se è di soia》

《È pronto in un attimo, sono 7 dollari.》
Sorrisi alla ragazza, presi il portafoglio dalla borsa e pagai.

Pochi minuti dopo ero ancora in marcia per arrivare a scuola.
"La prossima volta che Chloe rompe la macchina salendo su un marciapiedi per evitare la coda, dovrò prenotarmi per avere io l'autista e lasciare lei a piedi." Pensai acida, anche se la cosa mi fece divertire.

Sapevo come guidava Chloe, ed ero anche consapevole della trasformazione che aveva una volta al volante.
Dalla bella, calma ed elegante zia che conoscevo, si trasformava in una guidatrice frustrata e arrabbiata con chiunque.
Quel pensiero mi mise una strana allegria e persino il tratto di strada da Starbucks alla scuola mi sembrò più breve.

《A cosa si deve questo bel sorriso biondina?》mi girai e vidi il viso rilassato di James che mi sorrideva. Lo salutai calorosamente e andai insieme a lui verso il gruppetto di ragazzi seduto sui gradini della scuola.

Guardai ancora una volta l'ora, era presto, sarei riuscita anche a fumare una sigaretta.
Mentre buttava fuori il fumo del secondo tiro mi vidi penzolare la faccia di Benjamin Franklin davanti agli occhi. Presi la banconota e mi girai con un sorrisetto compiaciuto stampato in faccia.

Non dissi nulla, mi limitai a fissare Cameron nei suoi piccoli occhi azzurri mentre continuavo a sorridere soddisfatta.

《Non mi saluti nemmeno? Rimarrai lì con quel sorrisetto per tutto il giorno?》Disse lui distogliendo lo sguardo e andando a sedersi sui gradini vicino a Lily.

《Su non essere permaloso, bisogna saper perdere con classe!》gli dissi prendendolo in giro.

Scosse la testa divertito e mi guardò perplesso.
《Hai studiato per il compito in classe della Davis?》mi chiese cambiando discorso.

《Io no, copierò da te Madison.》Mi girai, sentendo la voce di Nicole, che ci veniva incontro e prendeva posto vicino a Cameron.

《E va bene, vi aiuto io!》dissi a Cameron e a Nicole che mi guardavano con aria di supplica.
Sentii la campanella suonare e spensi la sigaretta nel grosso posacenere in marmo vicino le scale.

La prima ora passo incredibilmente lentamente e la dose di caffeina che avevo in corpo ormai stava andando a sciemare. Avevo bisogno di un buon caffè doppio, ma avrei dovuto aspettare fino al ora di pranzo.

Anche le due ore con la Devis passarono lente, ma la verifica tutto sommato non fu molto difficile, persino Cameron riuscì a rispondere a quasi tutte le domande senza il mio aiuto.

Ci vediamo domani?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora