You stole me

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Salve agenzia Trasloco super-fast stiamo portando via la sua roba per il suo trasloco a casa del signorino Richemly una firma grazie?

Eh? Ma la gente qui è pazza!

<scusi ma credo di non aver capito bene può ripetere..>

<c'è un ordine trasloco fatto da L.Richelmy con l'opzione super-fast, in realtà il signorino ci ha detto che non ci sarebbe stato nessuno in casa e di fare lo stesso il trasloco però dato che lei è qui potrebbe mettere una firma qui?>

Mi sta a piglia per il culo sto qui?

<senta signor...Clifford...io non ho chiamato nessuna agenzia e non ho intenzione di cambiare appartamento okay? Quindi tenga 50$ e se ne vada grazie>presi il portafoglio e diedi i soldi al ragazzo ma lui li rifiuto.

<non posso signorina, sono ordini mi faccia entrare ora e come il nostro motto: veloci più di bep bep>rise istericamente.

<no e ora se ne vada o chiamerò la polizia!>è così lo minacciai.

Il ragazzo mi guardo e se ne andò via velocemente poi arrivo Martina di corsa e senza neanche salutarmi entrò in casa.

<Martina ma cosa stai fac? Bleah!!>stava vomitando in un sacchetto di cartone. Martina, martina, ma perché non potevi ascoltarmi e non seguire i consigli di Serena....

<marti cosa hai? Hai bevuto troppa vodka?>stava vomitando l'anima. L'unica volta che mi sono ubriacata ero sopra un albero a parlare con un gatto....e avevo bevuto solo due shot di vodka.

<nulla ma...oddio....brugu....sto malissimo eppure non ho bevuto nulla Arya, potresti farmi un favore? Vai da "BOOT's" e mi prendi qualcosa per fermare questa agonia e anche un...>

<un?>

<un test...di gravidanza...facciamo tre>

<ma..>

<vai Cami, ne parleremo dopo e non dire nulla a nessuno>

Lascia Martina a vomitare, vidi delle lacrime scendere dal suo viso. Martina incinta. Speravo di no è troppo giovane e ribelle per poter avere una piccola vita nelle sue mani.

Scesi le scale velocemente e mi avviai alla ricerca della farmacia. Cavolo fa freddino ora eh eh. Prendo il telefono, fa strano avere un iPhone nelle mani, e guardo l'ora. Sono le 17:30 e già da buio. Ah settembre.

Mi manca casa. Il calore del cammino acceso, il cibo della nonna, le risate...mi manca essere piccola e ingenua. Ripenso ancora a quello che è successo con Lorenzo. Lui sarebbe perfetto. Già sarebbe se non fosse un manico sessuale, narcisista, egocentrico, stronzo, megalomane, sessista, sexy, occhioni blu...ma cosa sta succedendo? Questa sensazione strana dentro di me. Basta devo smetterla, a chi voglio prendere in giro. Mi fermo davanti a una vetrina, guardo il mio riflesso e vedo quella che sono. Una ragazza, brutta, grassa, con quei capelli perennemente disordinati e gli occhi tristi.

Quello che gli altri vedono non è quello che sono, dietro le mie risate, scherzi, la mia vita apparentemente felice c'è solo tanto odio verso di me.

Sento una lacrima sul mio viso, mi guardo i polsi, ormai quel periodo è passato. Nel frattempo sono già dentro la farmacia.

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