22 capitolo - riflessioni.

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Feci finta di nulla e andai a dormire.

"Svegliatiiiii"

"Oh ma anche quando dormo mi devi rompere!?"

"Sei tenera anche quando ti incazzi."

"Oddio.. che ore sono?"

"Mezzogiorno e mezza... ti ho svegliata per andare a mangiare."

"Digli a papà che non mangio."

"Va bene ciao !"

"Eh ciao."

Andai in bagno e vomitai a dirotto.
Ma sta volta non mi tagliai.
Presi la lametta e mi feci un buco. Profondo.
O ma che cazzo sto facendo!?
Nono non devo bucarmi. Devo tagliarmi.
Iniziai a tagliarmi come non mai...

Entrò Diego.

"O mio Dio. Ma che cazzo stai facendo!?"

"Vattene."

"No non me ne vado."

Venne verso di me e mi buttò la lametta fuori dalla finestra. Mi prese in braccio e mi medicó.

"Ma che cazzo hai fatto alla lametta!?"

"Semplice. L'ho buttata"

"Tu sei matto. Era tutto per me."

"Se ma tu stai male... fatti curare."

"Senti tu sei il primo che si deve far curare eh quindi tappati la fogna."

"Eh se ciao va!"

"Eh ciao ancora qui sei!?"

"Dammi il tempo di uscire!"

"Eh veloce sussusu!"

Quando uscii... scoppiai a piangere...
Si era preoccupato per me e io lo avevo trattato di merda... sono una frana...
Vomitai ancora...E ancora...E ancora...

Mi sono stufata di tagliarmi.
Ma sono costretta a farlo.

Mi sono stufata di vomitare.
Ma sono costretta a farlo

Mi sono stufata di non essere felice.
Ma sono costretta a non esserlo.

Oramai la mia vita è appesa ad un filo...

Ma è la cosa giusta... ce non devo e non devo essere felice. Per colpa mia Anna non ce più. E ancora non lo superato.
Mi manca da morire.
Ogni notte la sogno.
È la mia piccola grande stella che ogni sera mi guarda.
E aspetta che la mia fine avvenga.
Me lo sento..
Tra due o anche di meno io non ci sarò più.
Devo dire a tutti che gli ho voluto bene.
Anche ai miei compagni. Anche se sarà difficile.
-Da domani inizio ad andare a scuola.
Ma senza zaino. Tanto tra poco non ci sarò più quindi non ce ne bisogno che studio.
Di merenda non la porto. Non serve a nulla.
...
Mi peso... 48... in un giorno.
Oddio... quando arrivo a 40 finisce questa tortura!
O forse no... mi ci ho fatto l'abitudine a vomitare... alcune volte mi viene anche spontaneo.
Sono un errore.
Povero Diego. Lo trattato di merda.
Va Vabbe. Io le persone le devo allontanare non farle avvicinare.
Da un lato mi manca mia madre... perché mi dava la forza per essere depressa... E ora che ce mio padre... beh sono felice... E non va bene....
Non so che fare...
Vorrei tanto prendere un coltello e farla finita.
Poi è da due giorni che non fumo. E sto delirando.

" Papà vado a comprare le sigarette"

"Va bene... "

Andai al tabacchino e comprai le camel blu da 20, Marlboro gold da 20, Marlboro rosse da 20 e un clipper... facevo la collezione.

"SONO 18.20 euro grazie"

"Ecco a lei"

"Arrivederci ... "

"Arrivederci."
...
Uscii...
...
Decisi di sedermi nella panchina...
E un ragazzo si avvicinò e mi chiede una sigaretta... appena alzai lo sguardo... Era Matteo.

"Scusa Elly se no n sono venuta ieri."

"No tranquillo"

"Ma che è successo?"

"Mio padre è VIVO. Ora è a casa. Oddio ancora non ci credo... E mia madre non ce."

"Oddio sono felice per te Elly!"

"Grazie mille!"

"Di nulla.."

"Beh io ora devo andare ciaoo"

"Ciao Elly!"

Quando andai a casa iniziai a fumare 5...

"Elly fumi troppo."

"Lo so."

"Non rovinarti."

"Vabbe."

...

Andai in sala e guardai un film horror. Ce a me non è che faceva paura... ma al signorino che mi toccava si.

"BUUUUUU"

"Ma sei scema!"

"Smettila di toccarmi."

"Se ti sdrai sui miei pettorali si."

"E va bene..."

Dio i suoi pettorali erano lan fine del mondo. Per non parlare del suo sorriso.

"Ecco ora non ti tocco"

"Ecco fai bene."

Finito il film andammo
A cenare.

"Elly cerca sta volta di non vomitare!"

"Si Contaci."

Corsi in bagno e chiusi la porta a chiave.
Iniziai a vomitare e poi a tagliarmi.

Quando aprii la porta c'era Diego e mi bació.
Il bacio durò molto... molto... molto.
Ero al settimo cielo.
Che bello esser felici. Ma non posso.cazzo non posso.

Andai in camera e iniziai a piangere come una fontana.

Dopo un Po mi addormentai.


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