"Arriviamo al dunque, cosa dovrei fare?" Chiesi a Eleanor mentre eravamo sedute nella classe di spagnolo: era l'ultima ora scolastica della giornata e quasi tutti stavano per addormentarsi."Flirta con lui, fai sembrare che ti interessi."
Come se non sapesse che in realtà mi interessava davvero. L'altra sera avevo passato almeno quarantacinque minuti sotto la doccia a contemplare se il piano di Eleanor fosse una cosa giusta da fare. L'avrei fatto soltanto per accontentarla ma non perché volevo veramente spezzargli il cuore. Alla fine decisi che forse sarebbe stata una scusa per stare un po' di tempo con Harry.
Mi sentivo così meschina a farlo davvero, non sapevo quanto sarebbe durata questa messa in scena. Anche perché non avrei reagito in maniera diversa a come di solito mi comportavo con Harry nei paraggi. Non gli sarei sicuramente saltata addosso.
"E esattamente come dovrei farlo?"
Si morse un labbro pensierosa.
"Invitalo a casa tua!" Sorrise all'idea come se fosse la migliore idea del mondo. In realtà era la peggiore.
"Uh, no, ricordi cosa è successo l'ultima volta? Mio fratello lo stava per ammazzare!"
Lei alzò gli occhi al cielo, "Allora fammi pensare e poi ti dirò appena riuscirò a escogitare qualcosa. Va bene?"
Sbuffai guardandola male. Se questo sarebbe finito male, avrei incolpato lei.
"Va bene."
*****
La campanella suonò segnalando la fine della giornata. Gli studenti passeggiarono pigramente fuori dalla classe e lungo i corridoi, mentre io con un po' di coraggioso decisi di aspettare Harry appoggiandomi alla sua auto. Avevo voglia di vederlo, ma soprattutto di scusarmi per l'altro giorno. Avevo sbagliato.
Mentre aspettai, decisi di dare un'occhiata alla sua auto; si c'ero già stata ma non l'avevo mai guardata bene.
Era brillante; Harry doveva amare la sua auto talmente tanto perché oltre a segni di alcuni graffi e alcuni fori di proiettili la sua Mustang era abbastanza pulita e ordinata. I sedili compresi i tappetini erano più che puliti.
"Hai finito?" Una voce profonda risuonò alle mie spalle, fermai i miei movimenti e guardai nel riflesso del vetro, era lì in piedi in tutta la sua gloria, con una sigaretta in bocca.
"S-scusami." balbettai togliendo le mani da sopra la portiera.
"Cosa vuoi?" Chiese. Wow, era piuttosto maleducato.
Strinsi le labbra in una linea sottile e lo guardai male, ma a lui sembrava non importare. Inghiottii nervosamente, aveva intenzione di rendere le cose più difficili? Ingoiai duramente un'altra volta.
"Volevo scusarmi per l'altro giorno, s-sono stata abbastanza dura con te e non te lo meritavi e in più mi stavo chiedendo se avevi voglia di passare da me stasera," borbottai. "Non penso che Hayden sia a casa, e, beh, puoi entrare di nascosto dalla mia finestra se vuoi, i miei genitori non ti vedranno."
Gli occhi di Harry si illuminarono all'istante.
"A che ora dovrei essere lì?" Fece uscire il fumo dalla sua bocca e, anche se ero contro il fumo, quella era la cosa più sexy che avessi mai visto.
"Verso le otto." Risposi tranquillamente. Harry annuì in accordo e aprì la sua auto grazie a un pulsante situato nelle sue chiavi.
"A dopo allora," sorrise.
—
"Sei sicura che questa sia la cosa più giusta da fare?" Mi sedetti nella mia stanza da letto con telefono premuto contro il mio orecchio mentre spargevo i miei pensieri ad Eleanor.
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mauvais garçon ➵ [h.s] shortstory
Fanfiction[completed] E lui mi disse; "Mostrami il tuo lato più buio, cattiva ragazza."