Cheshire Academy

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"Svegliati perdente." Il mio corpo venne scosso svegliandomi di soprassalto.

"Hayden, per favore, smettila di stuzzicare tua sorella." Mamma alzò gli occhi al cielo parcheggiando la macchina in un vialetto. Rimasi dietro Hayden seguendo i suoi passi e allargai gli occhi con stupore quando la nostra nuova casa entrò in vista. Era tutta verniciata di marrone. Si, marrone. C'era un'altra casa accanto, ma non ci feci tanto caso, visto che non dovevo vivere nell'altra.

"Avrebbero potuto almeno dipingerla di un colore diverso da quello marrone, sembra orribile." Gemetti.

Hayden sbuffò alzando gli occhi al cielo, "Sì, ma sempre meglio della casa accanto." Rise con quella odiosa risata che usava quando voleva insultarmi. Mi faceva desiderare di dargli un pugno in faccia. Alla fine guardai la vecchia casa traballante accanto alla nostra. Il tetto era arrugginito e l'erba sembrava come se non fosse stata falciata da anni. C'era una macchina completamente nera nel vialetto, con evidenti fori di proiettile. Rabbrividii al pensiero.

"Mamma, non pensi che sia un po' pericoloso per noi vivere qui?" E proprio al momento giusto, un cane abbaiare poteva essere sentito da lontano.

"Oh andiamo Beverly, vivere qui sarà la migliore cosa che ci sia mai successo." Lei sorrise con un sorriso tirato, tirando fuori delle scatole dal porta bagagli della nostra bianca Range Rover.

"E poi, cambiare aria ci farà più che bene. È un quartiere tranquillo." Mi passò una scatola baciandomi una guancia, "Sii svelta a scegliere la tua camera." Mi sussurrò in modo che Hayden non sentisse.

Eravamo ricchi, ma non mi vantavo per questo. Infatti odiavo tutto quello che c'entrasse con i soldi. Mia madre era il CEO di una delle più grandi aziende di trucco e mio padre era un medico. Così come si poteva dire, Hayden, mio fratello, era il moccioso più viziato in tutto l'universo. Poteva essere una vera e propria testa di cazzo a volte.

Sospirai terribilmente. Domani avrei iniziato il mio primo giorno nella nuova scuola e mi stavo letteralmente cagando addosso. Speravo con tutta me stessa di trovarmi dei buoni amici, non volevo passare le giornate al computer ad annoiarmi come solitamente facevo.

Mentre aiutavo mia madre con le scatole intenzionata ad entrare in quella che sarebbe stata la mia nuova casa, un ragazzo alto e magro uscì dalla casa accanto. Indossava una t-shirt bianca e degli skinny neri, aveva lividi neri e viola che coprivano la maggior parte del suo volto. Il suo viso era duro e freddo. Le sue spesse sopracciglia scure formavano un cipiglio. Una sigaretta era collocata tra il dito medio e l'indice, e si stava dirigendo verso la sua auto.

Sfacciatamente rimasi a guardarlo da dove mi trovavo. Le mie braccia erano tese e pronte a raccogliere una scatola. Credo che si sia accorto di qualcuno con lo sguardo fisso al suo, visto che si girò a guardarmi. Presi il mio tempo ad esaminarlo. Le sue braccia e le sue mani erano coperte di tagli oltre all'inchiostro che copriva la sua pelle; anelli scuri adornavano le sue dita, mentre i suoi occhi erano iniettati di sangue.

Lui sorrise; un profondo, ghigno mortale, prima di aprire la sua auto. Si girò bruscamente per manovrare la sua macchina, sbattendo la portiera mettendo in moto la vettura. Guardai un'ultima volta come usciva via dal viale prima di riprendere il lavoro che stavo facendo prima.

Sospirai riprendendomi da quello stato di trance prima di iniziare a camminare verso l'ingresso di casa per poter scegliere la mia nuova camera.

N/A awww, adoro scrivere una storia così. Ho sempre voluto farlo sisiisi. Comunque, continuerò appena vedrò dell'interesse e dei commentini. C:

mauvais garçon  ➵ [h.s] shortstoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora