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E niente, me ne innamorai. Nulla da dire, nulla da spiegare, nulla da comprendere. Me ne innamorai e basta. Non c'è un perché quando ami.

I nostri nasi erano premuti contro l'altro e ancora non riuscivo a pensare. La mia pelle sembrava in fiamme e le mie dita non sapevano cosa toccare, così si poggiarono sulle spalle di Harry. La temperatura in macchina era diventata incredibilmente troppo calda, se non soffocante. Harry si leccò il labbro inferiore rimanendo a guardarmi le labbra, ma io non gli concessi l'accesso, e questo sembrava infastidirlo. Mi circondò le braccia intorno alla vita, spingendomi ad avvicinarmi più a lui.

"Lascia che ti baci davvero." Ripeteva e io scossi la testa, premendo le labbra contro le sue, ma non volendo andare oltre. Mi ritrovai a pensare a cosa avrebbe fatto Hayden se ci vedesse adesso. Probabilmente sarebbe scoppiata una rissa fra lui ed Harry.

"Per favore." pregò ma ancora una volta negai. Fissai la pelle scoperta del suo collo, mi ritrovai a domandarmi che sapore avesse, così ci premetti le labbra. Ovviamente era l'istino, non avevo mai fatto nulla del genere prima e non sapevo perché stessi per farlo proprio adesso, ma dal gemito strozzato di Harry sembrava che lo stessi facendo bene.

Le labbra di Harry cercarono le mie, e capendo che non le avrai mai aperte per accogliere la sua lingua, si fondarono sulla base del mio collo, leccando e succhiando. Quando sentii anche i suoi denti, capii immediatamente che sarebbe spuntato un livido, così lo guardai mortificata e lui rise alla mia espressione.

"Tesoro, basta coprilo quando sei con la tua famiglia, nessuno verrà a saperlo." Arrossii duramente e appoggiai il viso nell'incavo del suo collo, annusando la sua colonia. Non sapevo 'cosa' eravamo io ed Harry. Sicuramente non fidanzati. Ma allora cosa? Amici? Gli amici non si baciano, almeno non in bocca. Diamine, non sapevo nemmeno se potevo fidarmi di Harry. Pensavo ancora che ora poteva fare quello che voleva. Non aveva più quello stupido braccialetto sulla caviglia, e questo ogni volta mi trasmetteva paura, perché sapevo che poteva riprendere la sua 'vecchia' strada tra droga e violenza, o qualunque mix fosse. Dovevo starne alla larga, e lo sapevo benissimo.

"Penso che dovremmo tornare indietro." Dissi tranquillamente, mentre mi allontani controllando l'orario sul mio telefono. Mia madre sarebbe andata su tutte le furie se mi fossi presentata a casa oltre il mio coprifuoco e avevo solo venti minuti per tornare senza guai. Questo solo quando mia madre restava a casa, ovviamente.

Harry sospirò prima di ritornare in una posiziona eretta sul suo sedile. Mi passò la sua giacca dicendo che fuori faceva abbastanza freddo così accettai senza esitare. Odorava di sigarette e della sua colonia, inebriante.

Sospirai pesantemente cercando di non pensare a quello che avevamo passato. Era così imbarazzante che dovetti appoggiare la testa sul finestrino e chiudere gli occhi energicamente per togliermi dalla testa quella scena del bacio, fortunatamente non ne avevamo parlato e personalmente non saprei che cosa dire. Era stato un attimo di debolezza. E in fondo, era un copione che dovevo eseguire; farlo innamorare di me. Dovevo informare Eleanor di quello che era successo? Probabilmente mi avrebbe ripetuto che non ne voleva sapere niente. Ero sola in questo. Se l'avessi saputo prima non avrei mai accettato una cosa del genere, ma adesso non potevo più tirarmene fuori. Harry tirò fuori un pacchetto di sigarette e ne accese una, l'odore di nicotina mi trafisse immediatamente i sensi a tal punto che feci una smorfia disgustata, a quell'azione Harry ridacchiò. Alzai gli occhi al cielo e guardai fuori dal finestrino le immagini che mi passavano accanto.

Immediatamente pensai al fatto che anche se quella specie di idea non ci fosse stata..le cose non sarebbero cambiate. Come potevo stargli lontana se ogni volta che vedevo il suo volto il mio cuore iniziava a battere in un ritmo che nemmeno io stessa riuscivo a controllare?

"Non dire ai tuoi amici quello...quello che è successo." Dissi frettolosamente ad Harry e lui sorrise.

"Tesoro, loro dovrebbero soltanto farsi i cazzi propri." Rise. Era vero, però. Non che mi vergognassi ma..volevo che poca gente venisse a saperlo. probabilmente se qualcuno venisse a conoscenza del momento bollente nella parte posteriore della sua auto molta gente della mia scuola mi avrebbero affidato nomi di cui non volevo nemmeno parlare e i miei genitori mi avrebbero rinnegata. Volevano una figlia perfetta, non che io fossi perfetta, ma questo loro non lo sapevano.

Arrivammo poco dopo per la nostra strada e Harry fermò l'auto all'inizio della nostra stradina.

"Bev." disse e mi voltai a guardarlo, ma prima di sapere cosa stesse succedendo, premette le sue labbra sulle mie per un rapido bacio. "Ci vediamo domani a scuola, si?"

"Sì." risposi con un filo di voce. Uscii in fretta dall'auto senza guardarmi indietro ma riuscii a sentirlo partire. Venni lasciata sola a riflettere sui miei pensieri e ad un modo per tenere la bocca chiusa su tutto. Sospirai stancamente chiudendo gli occhi e aprendoli un secondo dopo, ripetendomi che dovevo stare tranquilla e che sarebbe andato tutto bene. Percorsi il viale di casa, l'auto di mia madre era parcheggiata in garage insieme all'auto di Hayden. Mi sorprese che Harry non aveva cercato di rubare qualche oggetto di valore in casa nostra, visto che molto sicuramente mia madre ne teneva molti.

"Oh, Bev tesoro, che bello vederti unirti a noi." Salutò mia madre. "Ho appena preparato la cena, vieni pure a sederti." Disse mia madre appena varcai l'ingresso.

Levai le scarpe sportive lasciandole all'ingresso e appoggiai la borsa e la giacca nella sedia accanto ad Hayden, il quale mi guardava sospettoso, ma non volevo guardare nella sua direzione per il momento. "Mamma," parlai mentre canticchiava. "Hai del burro?" Mormorò qualcosa su come era ovvio che avessimo del burro e camminò per la cucina.

"Hai bisogno di coprire quel livido." Hayden osservò accigliato e spalancai immediatamente la bocca. Senza riflettere nemmeno un secondo portai bruscamente i capelli sul lato del collo sul quale avevo stampato il succhiotto di Harry che 'molto gentilmente' mi aveva lasciato. Notare il sarcasmo. Mia madre tornò di corsa in sala da pranzo e speravo non avesse sentito quello che aveva detto Hayden. Sapeva anche chi me l'aveva fatto? Speravo che non potesse saperlo.

Dopo una cena molto silenziosa corsi in bagno a farmi una doccia fredda ed ero pronta per andare in camera da letto. Quando entrai in camera la prima cosa che feci era controllare le serrature della mia finestra, così che Harry non gli venisse la brillante idea di infiltrarsi in camera mia mentre stavo dormendo pacificamente.

Proprio mentre stavo per girarmi un rumore strano mi fece aggrottare le sopracciglia, mi guardai in giro per vedere quale fosse il problema, solo per vedere Harry appeso all'albero di fianco alla mia finestra. Sobbalzai all'istante, sbattendo le palpebre e avvicinandomi.

Sbatté un foglietto sul vetro, era un piccolo pezzo di carta bianco e diceva;

Incontriamoci nella biblioteca domani a pranzo?

Alzai le sopracciglia sorpresa e alzai il pollice per dargli la conferma positiva. Lui riprese la penna che, non avevo notato, teneva in tasca in quel momento e pasticciò altre parole sul foglietto, tenendosi legato con le gambe sull'albero robusto. Il foglio spuntò nuovamente sulla vetrata e lessi che mi aveva risposto con una semplice 'buonanotte'. Sorrisi e guardai il suo viso, schioccò l'occhio sinistro e arrossii, cosa che lo fece ridacchiare. Lo salutai con un semplice cenno della mano prima di chiudere le tende e spegnere la luce.

Domani sarebbe stato un giorno ricco di eventi.

👉🏼devo ancora decidere se il prossimo sarà l'ultimo capitolo o il penultimo. Comunque sappiate che la storia è già quasi finita.

mauvais garçon  ➵ [h.s] shortstoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora