Capitolo 15

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Appena apro gli occhi vedo la stanza molto più chiara di come la ricordavo, pensavo di aver chiuso solo un attimo gli occhi e invece mi sono addormentata. Fuori  il cielo è grigio, denso di nuvole che sicuramente saranno pronte a versare acqua da un momento all'altro. Tra le mani ho ancora quel vecchio diario che poi ho scoperto essere un libro fantasy. Il signore della libreria mi aveva assicurato che fossero le memorie di una vera ragazza ma già dalle prime pagine capisco che ciò che è stato scritto non può essere reale. Prendo il diario di pelle e lo metto all'interno del mio cassetto, non c'è bisogno che lo nasconda, ma non voglio nemmeno lasciarlo in bella vista. Velocemente mi faccio una doccia, mi vesto e scendo sotto per la colazione. Oggi c'è scuola. 

Piano piano mi viene in mente tutto quello che è successo ieri con Harry, e soprattutto il bacio che non è riuscito a darmi, continuo a chiedermi cosa sarebbe successo se Sarah non si fosse intromessa.

"Hey  Mar, tutto okay?"

"Si certo, perché?" 

Sono seduta nel sedile anteriore i macchina con Louis.

"Sei rossa in faccia"

Devo smetterla di pensare a certe cose, quando c'e gente...

"No no è tutto a posto, dev'essere lo sbalzo termico tra dentro e fuori"

"Si, probabile"

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"Lei sa qualcosa Harry, dovremo tornare li"

E' tutta la mattinata che ci penso, ed è la prima cosa che dico ad Harry appena lo vedo in mensa

"Scordatelo, ne abbiamo già parlato"

"No, non è abbiamo parlato! Sei tu ad aver deciso così!

"Infatti si fa come dico io"

"Okay"

"Ho detto...cosa? Hai detto okay?"

"Si, non ne posso più di litigare"

Se lui non vuole andare non c'è nessun problema, vorrà dire che ci andrò da sola.

"Tu mi nascondi qualcosa"

"Non ti nascondo niente, sono solo stanca, ieri ho letto...un libro e sono andata a dormire tardi"

Volevo dirgli del libro però mi sono ricordata che lui non ha mai visto il libraio, che cosa avrebbe pensato se gli avessi detto: Hey sai il signore che non hai visto:ecco mi ha dato un diario che in reltà è un libro..." No, non glielo potevo dire.

"Tu leggi troppo"

"E tu troppo poco"

"Non avevi detto di non voler litigare?"

"Okay, okay. Hai ragione"

"Potrei anche abituarmici all'idea di avere sempre ragione"

"Non vantarti tanto"

"Senti, stasera ho un incontro... vieni?"

"Al boxing club?"

"Si"

"Non lo so, l'ultima volta, non che la prima, non è andata molto bene"

"Dai vieni"

"Perché?"  Non riesco a capirlo.

"Non lo solo, io voglio solo che tu ci sia"

"Ci penso e ti faccio sapere"

I'm your guardian angel (H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora