Capitolo 22

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"Dunque: facciamo un piccolo riepilogo per chi non fosse stato troppo attento. Abbiamo detto che i lipidi si formano con il glicerolo e  tre molecole di acidi grassi, ci sono anche due tipi di..."

Sei giorni, sono passati esattamente sei giorni da quando io ed Harry abbiamo visto Ian. Non un biglietto, un messaggio, una notizia. Niente. Il nulla più totale. Più passano i giorni e più io mi pento per aver accettato la sua proposta. E se avesse avuto ragione Harry? Infondo anche Ian si trovava in quel locale poco raccomandabile. E se il mio istinto avesse sbagliato? Magari anche lui fa parte degli uomini di Victor. Oppure io mi sto solo facendo un sacco di paranoie, come al solito, e a Ian serve solo un po' più di tempo. Lo spero. Nel frattempo, la campanella dell'ultima ora suona e la professoressa di biologia è costretta ad interrompere la sua spiegazione sui lipidi. Trova ancora il tempo di ricordarci che tra una settimana iniziano le interrogazioni. Ottimo! Sarà una settimana molto impegnativa, ricca di compiti in classe, interrogazioni e magari tra una cosa e l'altra cercheremo di fare delle altre ricerche nel caso Ian non si facesse sentire. 

Mentre apro il mio armadietto per prendere i libri, vedo una  grande ombra che torreggia su di me. Non faccio in tempo a girarmi che qualcuno mi prende per i fianchi.

"Hey nanerottola"

"Harry! Mia fatto quasi spaventare lo sai. Sei stato particolarmente silenzioso"

"Scusami. Volevo farti una sorpresa" Dice stampandomi un bacio sulle labbra.

"Perdonato. Novità?"  Gli chiedo ansiosa.

"Nulla. Ma di cosa ti stupisci? Io non mi sono mai aspettato nulla da lui. E tu avresti dovuto pensarla allo stesso modo"

"Credevo che potessimo davvero fidarci di lui . Spero solo di non averti messo in pericolo con la mia decisione"

"Aver-mi? Non pensi proprio mai a te stessa vero? Ti ricordo che anche tu ti sei messa in questo guaio. Per me. Sei troppo buona"

Annuisco con un piccolo gesto della testa. Chiudo l'armadietto e insieme ad Harry ci avviciniamo verso l'uscita della suola.

"Angie ti è caduta una cosa"

"Shsss! Non devi chiamarmi così. Non ancora.  Che cos'hai in mano?"

"Mi spiace l'ho detto d'istinto. Credo sia una... piuma? E' caduta dal tuo armadietto"

Harry ha tra le mano una piuma completamente nera e lucida. Di sicuro non è mia. A meno che non mi siano spuntate delle ali a mia insaputa. La piuma era molto ruvida al tatto, come se fosse carta. Infatti sono state incise dei numeri e poi una scritta:

"Ci vediamo qui alle 17:30. Puoi portare anche lui... se vuoi. Ho qualcosa per voi."

                                                                                                                                                    Ian   

Finalmente si è fatto sentire. In fondo sapevo che non potevo essermi sbagliata così tanto su di lui. Devo ammettere che ha una bella calligrafia. Sembrava che avesse usato una penna stilografica con l'inchiostro bianco. La sua grafia è  molto simile a quella di Serena.  Mi sono venuti i brividi quando l'ho presa in mano.

"Se vuoi??? Davvero ha pensato, anche solo per un attimo, che ti avrei lasciata da sola con lui? Appena lo vedo..."

"Harry! Di questo biglietto tutto quello che ti è saltato in mente sono quelle due parole?!"

"Certo che no. Ma anche fosse? E' ovvio che mi dia fastidio" 

Alzo gli occhi al cielo. Non riesco ancora a credere quanto siano alti i suoi livelli di gelosia nei miei confronti. Anche se continua a farmi piacere.

"Perché non cerchiamo il posto di cui ci ha dato le coordinate invece?"

"Le coordinate? Ah si, certo! Quei numeri"

Dopo aver messo le coordinate sul cellulare abbiamo scoperto che il posto si trova a circa venti chilometri da dove ci troviamo. Harry mi ha accompagnata prima  a casa per farmi togliere l'uniforme scolastica e poi ci siamo avviati verso il luogo indicato dalle coordinate. Più precisamente ad Hyde Park. 

Siamo in anticipo di mezz'ora, così decidiamo di fare due passi. 

"Come faremo a trovarlo? Questo parco è enorme?."

"Sicuramente sarà lui a trovare noi" Mi assicura Harry.

"Quella strada laggiù mi ricorda qualcosa. Come si chiama Harry?

 "Quella è Rotten Row. Una delle più importanti. Magari sei già stata qui. Ti ricordi altro?"

Si, Mi ricordo qualcosa; ma devo fare un grossissimo sforzo per cercare di mettere a fuoco un'immagine.

"Si! Mi ricordo della prima volta che hanno illuminato quella strada c'erano un sacco di lampioni ad olio! Io c'ero sai? Ne sono sicura" 

E' la prima volta che ho un ricordo così vivido. Sono così felice! Forse la mia amnesia sta passando. Forse sto guarendo. Ma quando mi giro per vedere la faccia di Harry, non è così come me l'aspetto. Mi guarda attentamente. Poi alza gli angoli della bocca per fare un sorriso accennato e mi accarezza i capelli come se fosse dispiaciuto nel darmi una brutta notizia.

"Cosa c'è? Non sei contento che finalmente ricordo qualcosa?"

"Piccola non puoi ricordarti quello che hai appena detto"

"Perché no. Non capisco?"  

"I lampioni ad olio venivano usati un sacco di tempo fa"

"E allora? Forse ero molto piccola" 

Non mi farà cambiare idea. Sono sicura del mio ricordo, anche se è apparso all'improvviso!

Harry si ferma e io quasi inciampo. Lui si gira verso di me e mi appoggia le mani sul mio viso, i suoi pollici mi accarezzano le guance. Mi alza leggermente il volto così da poterlo guardare negli occhi. 

"Angelica, la strada è stata illuminata per la prima volta nel 1690"  


Hey Beautiful Creatures! Scusatemi adoro quella saga! Come va? Nuovo capito tutto per voi. Credo di avervi ringraziato un centinaio di volte ma non posso smettere. Siete uniche.  Al prossimo aggiornamento. Spero che non passi più così tanto tempo. P.S Scusate per gli eventuali errori

Baci

Francy


I'm your guardian angel (H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora