capitolo 19

97 26 3
                                    

"Perché mi volevano eliminare?"

Harry da voce ai miei pensieri

"Non ne ho la più pallida idea. Io non gli ho mai chiesto nulla. Avevo troppa paura. Tu ragazzo non ricordi proprio nulla?"

"Certo che no altrimenti non sarei qui!"

"Hai ragione, mi dispiace. Per tutto, io sono solo un uomo che si è messo nei casini e che non sapeva più come uscirne"

"Adesso non importa per caso si ricorda se..."

"Come non importa? E' per colpa sua se adesso siamo qui, e se io non ricordo"

"Lo so ma ormai cosa ci possiamo fare? Aggredirlo non risolverà la situazione"

"Lo stai proteggendo?"

"Harry smettila di comportarti così! Proviamo piuttosto a vedere se riusciamo a ricavare ancora qualche altra informazione"

"Io me ne vado" E così fa, apre la porta e la richiude alle sue spalle.

"Mi scusi, Harry non ha mai avuto un carattere facile" Mi rivolgo a Mr. McCartney

"Lo conosci da molto?"

"A volte credo di si. Comunque prima le stavo chiedendo se si ricorda di un dettaglio di questi uomini, un nome o una cicatrice..."

"L'unica cosa che ricordo è un tatuaggio che aveva uno dei due, era una specie di tigre sulla mano...destra, mi pare, e poi credo che frequentino un locale non molto lontano da qui dove mi hanno consegnato una parte dei soldi. Il restante lo avrei ricevuto solo se il ragazzo fosse morto, infatti quando poi ho scoperto che il tuo amico era sopravvissuto, ero molto felice ma avevo anche paura che sarebbero venuti a cercarmi, invece non è stato così, da quel pomeriggio non li ho più visti"

"Si ricorda il nome del locale?"

"Si mi sembra fosse Oblivion" Poi fa una risatina quasi isterica

"Se il nome ti sembra inquietante dovresti entrarci dentro, anche se non te lo consiglio"

"Va bene, se questo è tutto io andrei e non si preoccupi non diremo nulla a nessuno di tutto questo"

"Grazie"

-------------------------------------

Mentre mi avvio verso la porta per uscire da quell'appartamento  ripenso alla scenata di Harry, perché deve sempre comportarsi come un bambino. Mi ha lasciata in questo posto da sola con quell'uomo che avrebbe potuto essere un serial killer. Lui se n'è andato come se niente fosse. Se prima avevo qualche dubbio su ciò che prova per me, ora è tutto limpidissimo...O quasi, perché lui è proprio qui, difronte a me che mi prende per il polso e mi trascina giù per le scale con il suo solito cipiglio sulla fronte

"Si può sapere quanto tempo ci hai messo? Avevo una paura matta che ti fosse successo qualcosa!"

Ammetto che il fatto che non se ne sia andato mi fa state un po' meglio, ma comunque non avrebbe dovuto comportarsi così

"Se davvero ti fosse importato, non te ne saresti andato"

"Io ero arrabbiato. E poi non è che sia andato poi molto distante. Ero  solo dietro alla porta"

"Non mi interessa avresti dovuto rimanere li. Ecco queste solo informazioni che IO ho trovato! Adesso lasciami il braccio" 

"Chi stai chiamando?"

"Un taxi"

"No" Mi prende il telefono dalle mani e chiude la chiamata.

"Dammi il telefono Harry. Tu puoi arrabbiarti e andare dove ti pare e io no?"

"Io avevo un motivo, tu no. Quindi adesso scordati che ti dia il cellulare fino a che non saremo arrivati a casa. Dai sali in macchina"

"Io non ho un motivo? E tu che cosa ne sai?"

"Sentiamolo allora"

"Perché non mi hai detto nulla da quando ci siamo visti? E non dire che non sai a cosa mi riferisco" 

Okay è sicuro, ora sto scoppiando. Addio al mio pensiero precedente di non volergli dire nulla. Se davvero crede che sia come le altre si sta sbagliando di grosso. Adesso basta tenersi sempre tutto dentro!

"Credevo che volessi dimenticarlo" Harry parla così piano che a stento riesco a sentirlo

"E perché?"

"Perché forse ti eri resa conto dell'errore che avevi fatto"

"Dell'errore che io avevo fatto?"

"Noi siamo diversi Angel, io sono un fottutissimo casino e tu lo sai. Chissà in che guaio mi sono cacciato se certa gente vuole addirittura farmi fuori"

"Pensi veramente questo di te?"

"Perché tu no?" Dice con un sorrisino amaro e gli occhi bassi. Dov'è andata a finire tutta la rabbia che avevo prima se ora tutto quello che voglio adesso e baciarlo?

"Io credevo che tu...Insomma non credevo di contare qualcosa per te. Pensavo che stessi solo giocando come fai sempre con le altre"

"Cosa?" Alza subito lo sguardo incredulo

"E tutto quello che ti ho detto ieri?"

Io alzo semplicemente le spalle non sapendo cosa dire.

"Io non penso che tu sia un casino. Penso solo che tu sia un po'...strano a volte" Gli dico prendendolo in giro

"Anch'io lo penso...di te"

"Hei!!!" gli tiro un leggero schiaffo sul braccio

"Però ti amo lo stesso"

"Cos'hai detto?" Non posso averlo sentito davvero

"Non ti è bastato sentirlo una volta, sai come sono queste cose io mi..."

"Anch'io, anch'io ti amo"



Hey people,                                                                                                                                                                                 terzo aggiornamento di giornata, sono stanchissima. Questo capitolo è un po' più corto, però ne è valsa la pena..che dire, il solito??? Bene allora votate e commentate.

Baci

Francy



I'm your guardian angel (H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora