amore a senso unico

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Cazzo anche stamattina sono in ritardo, la macchina mi ha piantato nel bel mezzo della piazza ora devo sopportare il mio capo rettore.

Buongiorno a tutti dico entrando nella segreteria li vedo sbiancare è guardarmi con un sorrisino malefico la prof di lingue straniere mi dice : VEDO CHE SEI DI NUOVO IN RITARDO.
MI SCUSO CON TUTTI VOI MA LA MACCHINA NON PARTIVA.
Mi siedo per prendere un caffè insieme a Marco Festa quando vengo chiamato dal rettore.
Entro nel suo ufficio senza bussare alla porta, lui mi guarda con curiosità è mi chiede:
Questa volta che cosa è successo? Lo guardo con stupore sbuffando ma anche per conoscere il proprio parere .
Poi con molta calma gli rispondo.
La mia macchina è andata, sono molto angosciato del mio ritardo ma non succedera più, infatti ho intenzione di comprarla nuova.
Lui mi guarda e mi fa l'occhiolino dicendomi : voglio vedere le tue capacità.
Rientro in segreteria dove mi aspetta il mio collega Marco, ci sediamo ad attendere l'ora di ginnastica.
Finalmente arrivò l'ora tutte le ragazze erano pronte, , scendemmo in palestra per la lezione tutto filava liscio come l'olio fino a quando entrò lei la luce dei miei occhi Claudia alunna del quinto anno di ginnastica artistica con un sorriso a trentadue denti che mi tolse tutto il fiato che avevo.
Il suo corpo era fantastico i suoi occhi verdi ,i capelli lisci e neri con quel gonnellino bianco che faceva risaltare le sue gambe lunghe.
È per giunta anche vicina di casa, la osservo da lontano da casa mia, so tutti i suoi movimenti è conosco bene tutti i ragazzi che frequenta.
Mi sento ridicolo è patetico ma sono pazzo di lei.
La campanella suonò e mi riportò alla realtà quotidiana, tutte le studentesse erano ritornate in classe cosi decisi di andare in segreteria dove mi aspettava seduto il mio collega Marco che quando mi vide entrare mi diede una pacca sulle spalle, lo guardai fisso e gli dissi : cos'altro mi devi dire.
Niente amico mio il tuo cuore è già a pezzi.
Lo guardai freddo è sbuffai.

Tornato a casa, notai una macchina sportiva sul marciapiede è dentro un ragazzo che mi sorrise, gli chiesi chi era e lui con un calma mi disse :
Mi chiamo Gennaro Scotti, sono il ragazzo di Claudia Monte.
Le mie mani tremavano ero paralizzato.
Lo salutai è andai verso casa, mi resi conto che avevo dimenticato che lei non mi notava neanche, guardai attraverso la finestra com'era vestita.
Rimasi incantato aveva dei pantaloni niente male, una blusa bianca con un apertura che scendava sui fianchi facendomi ansimare è ingelosire allo stesso momento.
Lei sali senza problemi è andò via.
Il mio telefonino suonò :pronto risposi con dolcezza dall'altro lato disse:Sei pronto per passare una serata da sballo? .
=Marco non sono in vena.
Perché lei è uscita di nuovo con qualche sbarbatello?.
Dai dati una mossa prima o poi lei ti noterà.
Va bene grazie tante Marco passa fra dieci minuti.
Corsi in bagno feci una doccia calda indossai dei pantaloni neri con una camicia azzurra capelli corti con un po di gel è via sono pronto ad affrontare una serata in discoteca {la guernier pausi}.

UAH sei fantastico!.
Dai non scherzare.
Entrati subito notai Valentino Rosso e Palmira Siniscola, amici d'infanzia di Marco ci salutarono con un sorriso è ci invitarono al tavolo con loro.
Le poltrone erano sei Marco subito chiese chi erano gli altri componenti della serata Valentino disse mio fratello Paolo è la sua nuova conquista una certa Carlotta.
Il mio cuore comincio a perdere colpi, solo per qualche minuto poi con calma mi girai non era lei la nuova conquista.
Ma al tavolo non venne solo Paolo con Carlotta, , insieme a loro c'erano anche il migliore amico di Paolo e la sua ragazza.
Mi alzai scusandomi è andai verso il bar, Marco mi segui come un cane con lo sguardo basso disse:andiamo a mangiare qualcosa ho una fame da lupo.
Lo guardai è annui.
Optammo per un localino niente male.
La serata fini in bellezza conoscemmo due ragazze fantastiche Rosa è Carmen anche loro erano andate in discoteca ma per fare da palo ai loro amici, cosi avevano deciso di andare in un locale per cenare è bere qualcosa con persone nuove.
Rosa era di Roma è aveva una boutique di moda in Corso dei mille, mentre Carmen era insegnante di sostegno presso la scuola elementare Emanuele II.
Simpatiche è belle ma io le vedevo solo come amiche.
Marco subito chiese chi fosse interessato ad andare a passeggio per Marcellina.
Rosa subito disse : Ora non possiamo andare ma ti prometto che la prossima volta ci andremo.
Le salutammo scambiandoci i numeri di cellulare è Ritornammo a casa.
Ero alla finestra è fumavo una sigaretta quando la vidi scendere dalla macchina era ubriaca è piangeva ,corsi subito giù per aiutarla aveva il volto gonfio è rosso sembrava che avesse ricevuto dei pugni.
La presi in giro dicendogli:Claudia sembri una rana.
Lei mi guardò con freddezza è disse : sei curioso di sapere che cosa mi è capitato.
SI LO SONO!.
Te lo dirò la prossima volta amico impiccione.
La vidi salire le scale è sparire.
Mi buttai sul letto guardando il soffitto mille pensieri mi frullavano in testa senza accorgermi mi addormentai.

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