23.

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La prima giornata con Harry è trascorsa benissimo, ci siamo divertiti tanto, anche se Mike ci stava attaccato come una cozza. Dio solo sa quanto odio quando fa così, m'infastidisce.
Comunque adesso è sera e siamo tutti nella mia stanza e non so nemmeno perché ma... dettagli.

"Io vado a dormire. Buona notte" dice finalmente Michael.

"Notte" gli bacio una guancia e dopo lui esce.

Harry è ancora in camera con me, seduto nel mio letto.
Apro l'armadio e tiro fuori una maglia lunga e grigia di mio fratello che mi arriva fino a metà coscia.
Il mio sguardo si ferma su Harry e alzo un sopracciglio.

"Che c'è?" Ride.

"Mi devo mettere il pigiama" gli faccio intendere di uscire.

"Quella maglia la chiami pigiama?" Dice con un ghigno. "E comunque sta tranquilla che io non ti guardo" si copre gli occhi.

"Non m'importa. Ora esci!" Lo costringo ad alzarsi dal letto ridendo.

Lui sbuffa ed esce dicendomi che mi aspetta fuori la porta.
Mi spoglio e indosso la maglia senza reggiseno, di solito è mia abitudine non indossarlo per dormire. Pettino i miei lunghi capelli e li raccolgo in una treccia laterale.
Apro la porta sapendo che c'è Harry e infatti.. eccolo lì.
Mi guarda dalla testa ai piedi mentre si morde il labbro con forza. Io ridacchio imbarazzata e gli prendo la mano e ci dirigiamo nella stanza accanto dove dormirà stanotte.
Velocemente si mette il pigiama mentre che io aspetto dietro la porta, esattamente come ha fatto lui con me.
Appena esce rimango a bocca aperta.
È solo in boxer! Cazzo.
Si avvicina a me, mooooolto vicino, e con delicatezza mi alza il mento, visto che sono ancora con la bocca aperta. Oddio che brutta figura!

"Chiudi la bocca. Che c'è? Vuoi catturare le mosche?" Mi prende in giro.

Gli lancio uno sguardo assassino e ci dirigiamo in bagno per lavare i denti prima di andare a dormire. Lui ride. Quella risata... oddio è il suono più bello che io abbia mai sentito, la canzone più bella è la sua voce.
Scaccio velocemente via quei pensieri appena entriamo in bagno. Ci laviamo i denti mentre ridiamo per chissà quale motivo. E infine torniamo verso le nostre stanze. Appoggio la schiena sulla soglia della porta di camera mia e lo vedo fissarmi.

"Che succese?" Chiede avvicinandosi a me e prendendomi dai fianchi.

"A che ora partirai domani?" Chiedo con una nota di tristezza nella voce.

"Mica parto domani" sorride.

"Mi avevi detto che restavi un solo giorno.." gli ricordo confusa.

"Bugia" dice fecendo toccare il suo naso con il mio.

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