2.

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-Co..cosa?- mormorò Nicky, battendo più volte le palpebre.
L'uomo la fissava con intensità e passione, facendole venire la pelle d'oca su tutto il corpo, mentre un eccitazione cresceva a dismisura nelle sue vene.
-Il tuo nome...-ripeté l'uomo,mentre con una mano le stringeva la nuca, portandole il viso a pochi centimetri dal suo.
Nicky sembrava in trance. Il cervello completamente spento mentre l'uomo le diceva che l'apparteneva. Poco dopo si accorse che il suo corpo era completamente premuto contro quello dell'albero..ehm,uomo~ si corresse.
-Come ti chiami,tesoro?- le chiese muovendo le sue sinuose labbra virili, che le mandarono un scarica elettrica nelle vene.
-Nicky..- rispose come se quel gesto le costasse la vita. Come se le pesasse parlare.
-Nicky..- ripeté lui, con voce roca assaporando ogni singola lettera. -Io sono Max..-
-Nicky, verrai con me. Sei la mia compagna..-continuò lui.
-Compagna?- chiese sempre più scossa.
-Si, tesoro. La compagna dell'Alfa!-
-Oh,mio Dio!- urlò Tess, svegliandola di colpo. Si voltò verso di lei con occhi sbarrati e confusa. L'amica la fissava ad occhi aperti e lei non capiva il perché.
-Sei la compagna dell'Alfa.-
-No..n capisco..-
-Nicky...sei tu. Sarai la Nuova Luna. Farai parte del branco!- l'amica le sorrise.
-Tess, cosa stai dicendo?-
-Non le farai del male vero? Non sa nulla di voi, avrà paura. Forse potresti lasciarle del tempo e..- ribatté affiancando Max.
-Mai!- disse Max, il tono di voce grave. -Lei è mia. Mi appartiene, verrà via con me.-
Nicky sussultò, mentre una sensazione amara le colava in bocca fino allo stomaco. Doveva andare via con lui? Come poteva? Non era mica un oggetto, non poteva semplicemente annuire e seguirlo, lei non era una bambola. Represse le lacrime che stettero quasi per scenderle dagli occhi. Doveva scappare, correre più velocemente che poteva.
D'un tratto pensò alla sua misera vita. Misero. Tutto era misero. Il suo lavoro, la sua paga, il suo appartamento.
Era stata abbandonata dai genitori, era cresciuta in orfanotrofio. Un ambiente che, appena compiuti 18 anni, aveva abbandonato. Si portò una mano al viso, tappandosi la bocca prima che un singhiozzo potesse lasciarle le labbra. Aveva cercato lavoro e aveva incontrato per fortuna un'amica. Ed adesso, un Alpha di un potente branco l'aveva rivendicata come sua. Gettò un'occhiata a Nicky avvinta ad un uomo-lupo, il Beta di Max. Non sapeva cosa fare. Se fosse rimasta lì sarebbe dovuta andare con loro. Ma forse avrebbe potuto guadagnare tempo. Trascinando i passi indietro, mentre tutti sembravano distratti dalla calca di persone, si tirò indietro. Prima lentamente, affinché non si accorgessero dei suoi movimenti, poi si voltò e iniziò a correre  percorse il marciapiede, fece slalom tra le persone, sembrava che fosse riuscita a scappare prima che venisse bloccata.
-Dove credi andare, amore?- le chiese la sua voce roca all'orecchio. L'aveva bloccata, stringendola al suo petto muscoloso. Il panico la travolse e iniziò a sudare freddo.
-A..casa..- si divincolò, o almeno ci provò, da quella ferrea presa.
-Non puoi andartene, verrai con me..-
-Perché? Cosa vuoi da me?-Sbottò Nicky, scuotendo le braccia intrappolate, impaurita.
-Te, soltanto te.-

Meet an Alpha.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora