6.

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Si separano con un sonoro schiocco. Le labbra di Nicky fremevano, ne volevano ancora. Volevano ancora carezze, volevano ancora avvertire il calore e il sapore della bocca di Max. Rosse e tumide, volevano riapropriarsi di ciò che se ne era andato. Nicky si passo la lingua sul labbro inferiore prima di riavvicinarsi a Max, che la fissò attentamente.
-Non farlo. Se mi baci non resisterò..- l'avvertì Max, con respiro affannato.-Non resisterò. Perderò il controllo. Ti sbatterei sul letto senza alcuna esitazione. E io voglio essere dolce, la prima volta con te..lo voglio..-le carezzò la guancia prima di spingerla dolcemente ad alzarsi.
-Ti aspetto fra un'ora giù. Ci daremo il tempo, ci calmeremo. -Uscì rapidamente dalla camera, spingendo la porta a chiudersi con un tonfo. Nicky rimase a fissarla per un pò. Aveva sbagliato qualcosa? Il suo cuore ebbe uno scossone, possibile che l'avesse fatto perché non la desiderava? In quel momento si convinse di più che Max la stesse solo usando, mentre lei provava sentimenti sempre più concreti nei suoi confronti.
Decise comunque di presentarsi all'incontro. Doveva capire. Fece un doccia veloce nel bagno affiancato camera da letto. Poi si vestì, indossando jeans, strappati e logori e una delle magliette di Max. Infilò la t-shirt sotto tiro, poiché sentì uno strano rumore dietro alle sue spalle. Si voltó per vedere Liam, che si era affacciato alla porta. Le guanciotte tonde arrossate e lo sguardo luminoso.
-Liam!- Nicky si chinò alla sua altezza accarezzandogli il faccino sorridente e birichino.
-Tutto bene?-  in un momento si diede della stupida. Liam, come le aveva spiegato Anne, non parlava molto. Anche se all'età di tre anni, avrebbe dovuto comporre le prime frasi e stordirli con le sue piccole capricciose pretese.
Il bimbo annuì, allungandole le mani per essere preso in braccio.
-Scendiamo giù..ti va di giocare con me, Liam?-chiese sorridente. La stanza del bambino era grande e ben sistemata, fino a quando Liam non gettò la gesta dei giocattoli a terra. Prese a trafficarne con alcuni fino a trovare quelli che gli interessavano. Davanti Nicky mise alcuni lego, con cui costruirono una torre. Il bambino rideva e batteva le mani, tutto felice. Non seppe quanto tempo passarono assieme, fino a quando il bambino sorridente disse una frase che la fece felice.
-Nicky bella..- due semplici parole che le dimostravano che in fin dei conti non era male. -Liam?!- una voce acuta e squillante, in preda al panico irruppe nella stanza.
-Siamo qui Anne!- Nicky si sporse con il bambino in braccio.
-Stavamo giocando con i lego, vero Liam?-
-Oh, per fortuna. Nicky, Max ti cercava..era molto..ehm, nervoso..-disse Anne, mentre accompagna Nicky col bimbo giù per le scale.
-Oh, mi sono dimenticata di una cosa..-
-Oh, non ti preoccupare ti perdonerà di certo.-Le sorrise.
-Non ne sarei cosi sicura..-
Quando furono nel corridoio principale, Nicky avvertì la presenza di Max prima ancora di vederlo.
Si voltò mentre Liam in braccio pronunciava alcune parole sotto lo sguardo strabiliato della madre.
Vide lo sguardo cupo di Max addolcirsi, poi sorrise.
-Mamma..-urlò il bambino.
-Nicky è bella!-

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