Capitolo 17: Dubbi

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AVVISO: la narrazione torna dal punto di vista di Stefy.

"Harry, no." sussurrai spingendolo indietro.
Lui continuava a cercare di avvicinarsi non permettendomi di spostarmi.
"Togliti, basta!" quasi gridai.

Lo sentii battere un pugno sul tavolo e chiusi gli occhi per cercare di calmarmi, quando li riaprii lui non c'era più. Uscii dalla cucina senza trovarlo, probabilmente era tornato a casa sua, non c'era nemmeno Nicole.

Presi il cellulare e la chiamai, ma non rispose.

Decisi allora di telefonare a Zayn, sentivo il bisogno di parlare con qualcuno.

Zayn mi aveva capita quando mi ero sfogata con lui e sapevo che avrebbe capito pure in quel momento.
Ma quando partì la telefonata riattaccai senza pensare.

Presi la mia borsa e uscii di fretta dall'appartamento, lasciando di proposito il mio iPhone sul tavolino del salotto.

Andai a passo svelto fino al parco, dove mi sedetti sulla medesima panchina sotto l'albero che in primavera perde petali rosa. La stessa panchina dove Liam mi ha baciata, e la stessa su cui mi ha lasciata.

Mi immersi nei miei pensieri, non ero triste e nemmeno felice: stavo semplicemente bene.
Mi venne in mente il primo bacio che ci fu tra me e Liam, la sera del temporale, sorrisi a quel ricordo.
E poi pensai a quando rimasi con lui in ospedale, a quanto fui contenta di rivederlo in piedi dopo una settimana passata ad osservarlo in un lungo sonno ristoratore.
Ricordai infine quanto l'avevo amato e una lacrima scivolò sulla mia guancia.

"Steeee!" sentii qualcuno chiamarmi, capii chi era dal modo in cui aveva gridato il mio nome.
Asciugai velocemente la lacrima e mi voltai sorridendo a Martina, che si avvicinava allegra.

"Non ci crederai mai." mi disse.
"Ah si?"
"Ho baciato Louis!"
"Che?" mi sorprese: "E Harry? No aspetta... Niall?"

Mi guardò come se fossi scema: "Ma in che mondo vivi? Io so perfettamente che a Harry piaci tu e non mi sono lasciata usare." esclamò soddisfatta, nonostante mi avesse parlato come se fossi appena tornata dalla luna.

"Ahh astuta la mia ragazza! Ma il tuo amore platonico che fine ha fatto?" chiesi riferendomi al biondo che fino a qualche giorno prima popolava i sogni della mia amica.

"Niall? Beh, ho semplicemente provato a cambiare i miei schemi." mi piaceva molto il modo in cui ragionava, cambiava idea da un momento all'altro per cercare di essere sempre felice, e infatti lo era, riusciva a ridere anche nei momenti peggiori, aiutando chi le stava accanto.

"E allora che aspetti?" mi domandò poco dopo come se fosse ovvio che io sapessi a cosa si stesse riferendo.

La guardai in modo interrogativo cercando di incitarla a spiegarsi meglio.
"Non devi andare da Liam?" chiese infine.
A quella domanda rimasi perplessa: "Già, Liam."

#SpazioAutrice
Ciao a tutte,
scusate l'attesa ma con l'inizio della scuola ho avuto un mucchio di cose da fare. E, se devo essere sincera, questa storia non mi piace neanche più: mi sembra troppo banale...quindi commentate e fatemi sapere che ne pensate perché voglio un po' di consigli. ;)
Un bacione :)

After The Dream ||Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora