Capitolo 6: Tradimento

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"Adesso mi vuoi ascoltare?"
"Ma cosa ti è saltato in mente?! Ma hai idea? Non so io Harry, dove hai il cervello?"

Aprii la porta di scatto e Nicole mi cadde addosso, mi accorsi che dietro di lei c'erano gli altri ragazzi: stavano origliando, ovvio.
Non sapendo che fare misi tra le mani di Lou il bicchiere con l'acqua e gli dissi di portarlo a Liam, poi uscii e mi sedetti sulla panchina nel prato.

Iniziai a piangere, io mi fidavo di Harry, ma non credevo che potesse arrivare a questo punto. Ora chi avrebbe raccontato tutto a Liam? Già stava male, se poi dovevo anche dirgli tutto questo.
Sentii la porta dietro di me aprirsi e mi voltai, il ragazzo dai capelli corvini si sedette accanto a me e mi cinse le spalle con un braccio.
"Hei, non piangere." la voce di Zayn era rassicurante.
Non riuscivo a parlare e non potei fare a meno di schiacciare la mia faccia sul petto del ragazzo che avevo a fianco.
"Qualsiasi cosa sia successa io sono qui per te. Se vuoi sfogati, raccontami tutto."
"Mi ha baciata. Io non so dove aveva la testa in quel momento, non so se era in sé." la mia voce diminuiva di volume ad ogni parola.
"Cosa?!" Zayn era molto sorpreso.
"Si. Lo ha fatto. Neanche io posso credere che sia così stupido."
"E Liam?"
"Non lo so ma ho paura di fargli ancora più male di quello che sta già provando ora." piangevo ancora di più.
"Tranquilla si risolverà tutto, Liam capirà, ma aspetta che guarisca prima di raccontargli tutto." Zayn sembrava così preoccupato per me.
"No, no, no."
"Che c'è?"
"Il fatto è che non posso tradire tutte quelle promesse così." mi sentivo la voce spezzata.
"Tu non hai fatto niente, se c'è qualcuno che ha sbagliato è Harry."

"Ragazzi venite subito dentro, c'è un problema!" la voce di Niall metteva paura da quanto era spaventata.

Entrammo di corsa seguendolo fino in cima alle scale e poi nella stanza di Liam.
Il mio ragazzo respirava a fatica seduto sul letto, con il viso pallidissimo e le labbra quasi bianche. Faceva impressione, io non riuscivo a parlare, erano tutti intorno a lui preoccupati, Niall, Nicole, Louis e Zayn lì vicino, poi io qualche passo più indietro.
Non avevo idea di dove fosse Harry, ma non mi importava, avevo solo paura.
Le uniche parole che si sentirono furono di Lou: "Ho chiamato il medico, arriverà il più presto possibile.". Oltre a questo si sentiva un silenzio inquietante e dei respiri affannati.
Passarono dei minuti così, non so precisamente quanto. So solo che io me ne stavo lì, incapace di muovermi. Avrei voluto che quegli ultimi giorni non fossero mai arrivati, era andato tutto storto.

Non mi sentivo più le gambe e mi sedetti su una poltrona, vidi gli occhi di Liam girarsi per un secondo verso di me e poi richiudersi.
In quell'attimo mi accorsi di tutta la sofferenza che c'era in quel marrone solitamente vispo.
Notai paura, una paura che avevo visto poche volte e che non avrei mai voluto vedere in lui.

Era spento, non volevo che questo lo portasse dal lato sbagliato e forse gli serviva anche il mio conforto, ma mi sentivo impotente. Tutti i muri che avevo costruito per sentirmi sicura crollarono, le gambe mi facevano malissimo e sapevo che non ce l'avrei mai fatta ad arrivare a quel letto senza una stampella.
Mi sentii sprofondare in quella poltrona sapendo di non riuscire a fare nulla.

Vidi una mano tendersi verso di me, la afferrai, senza neanche far caso a chi mi stesse aiutando. Mi alzai e qualcuno mi portò fino al letto e mi appoggiai su di esso per reggermi.
Misi una mano sulla schiena del ragazzo malato e iniziai a massaggiare, come se volessi guarire qualcosa essendo consapevole di non poterlo fare.

Mi inginocchiai sul bordo del materasso, allungai le braccia e strinsi Liam a me.
Lo guardai nuovamente negli occhi: si erano riscaldati.
Continuai a rimanere ferma così fino a quando non si sentì la voce squillante di Niall dire: "Vado io!".
Era suonato il campanello, speravo con tutto il cuore che fosse un dottore.

Poco dopo il biondo tornò insieme ad un uomo con il camicie bianco che ci fece segno di allontanarci da Liam.
Fece uscire tutti tranne me, perché non volevo, sapevo di non poterlo fare. Non avrei mai lasciato quel dolce ragazzo solo in una situazione del genere, lui aveva bisogno di me.
Gli serviva supporto da una persona di cui si poteva fidare, anche se ormai non era più così da quando Harry mi aveva baciata. Stavo tradendo la sua fiducia.

After The Dream ||Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora