Capitolo 19

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Andai nell'hotel dove alloggiavano Martina e Giulia, non avevo intenzione di tornare a casa.
Bussai alla stanza 413 e mi aprì una ragazza sorridente.

"Ciaooo!" gridò abbracciandomi.
"Hey Marti." ricambiai l'abbraccio, anche se debolmente, non volevo pensasse che fossi giù di corda.

"Come va?" domandò facendomi entrare.

La stanza era arredata bene, sulla destra c'era una parete rivestita da ante di armadi e poi una porta, presumo quella del bagno, sulla sinistra invece c'era un grande specchio con qualche mensola ai lati.
Il letto matrimoniale era abbastanza spazioso e decorato da due guanciali e due piccoli cuscini ricamati, due comodini stavano ai lati della stanza e poi una finestra e un piccolo terrazzo che davano una splendida vista su Londra.

"Bene...si, sto bene." risposi piuttosto incerta, sapevo che mi avrebbe domandato cosa non andasse, ma non ero mai stata una buona attrice.

"È successo qualcosa?" bingo, la domanda che mi aspettavo.

"No, cioè si, ma non importa." cercai di fingermi disinteressata, non volevo iniziare a lamentarmi, non volevo apparire come la vittima.
"Ti dispiace se resto qui a dormire? Cioè non c'è Giulia, giusto?" continuai dopo cercando di sviare l'argomento.

"Tranquilla, Giulia è nella stanza 402, e penso che qui ci staremo, no?" abbozzò un sorriso molto carino, ma lei era carina anche senza sorridere.

"Grazie, cosa farei senza di te." le mandai un bacio con la mano scherzosamente.

Ovviamente non si lasciò sfuggire nulla e mi chiese subito: "Hai litigato con Nicole? Non voglio intromettermi, però mi sembra strano che tu sia venuta qui."

"Si, ho fatto un casino." ammisi abbassando lo sguardo.

"Non ci credo. Sarà stato un malinteso. Vedrai che domani si metterà tutto apposto: i ragazzi partiranno per il tour e grazie a questo farai pace con lei e con Liam."

"Partono domani?!" sussurrai troppo stupita, no, no, no, non sarebbero potuti partire così presto.

"Certo, non lo ricordavi?" mi disse naturalmente.

"Si, si, me lo ricordavo." mentii, avevo pure dimenticato che giorno fosse.
Cadde una lacrima dalla mia palpebra mentre mi lasciai cadere sul morbido materasso.

Avevo definitivamente perso tutto.
Liam e la mia migliore amica.
Non avrei mai fatto in tempo per
sistemare le cose, il giorno seguente sarebbero tutti usciti dalla mia vita.
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Aprii lentamente gli occhi e vidi accanto a me Martina che indossava la solita mascherina di seta rosa, diceva che senza di essa non sarebbe mai riuscita a dormire perciò la portava sempre con se, in qualsiasi occasione si trovava nella sua borsa.

Mi alzai e feci una doccia veloce, i ragazzi sarebbero partiti alle 11 dalla loro casa: avrei avuto giusto il tempo per prepararmi e andare da loro.

Avevo in testa una specie di piano, ne avevo parlato con Martina che mi assecondò e modificò qualcosa dicendo che ci vuole stile anche nelle cose più serie.

Mi mancava soltanto l'ultimo parere e forse quello più importante: l'idea di Nicole, della mia migliore amica. Ma ne avrei fatto a meno per una volta, non si può avere tutto.

Una volta pronte, io e Martina, raggiungemmo Giulia nella sua stanza.
Come sempre perfetta e impeccabile indossava una gonna a pieghe nera e un paio di collant dello stesso colore, inoltre aveva una maglietta rosa chiaro infilata dentro la gonna.

Arrivammo a casa One Direction alle 10:30, Nicole stava uscendo dal cancellino e quando mi vide accelerò il movimento per cercare di evitarmi.

"Nicole aspetta." dissi mentre iniziò a camminare.
Le altre entrarono e io spostai lo sguardo sulla persona più importante della mia vita: "Scusa per ieri sera, ma ti assicuro che non è successo niente tra me e Harry. Si, inizialmente mi stavo facendo prendere ma poi ti giuro che l'ho respinto. So di fare schifo e so di aver fatto un casino, ma ti prego scusami."

"Per quanto tu possa essere sincera io...non riesco a crederti. Lo so quello che ho visto e so quello che è successo. So che molto probabilmente ora andrai a parlare con Liam e risolverete, e che non saprà cosa c'è tra te e Harry, vorrei dirglielo per non farlo soffrire ancora ma non mi voglio intromettere in cose che non mi riguardano. Ti ho voluto tanto, tantissimo, bene, ma è ora che le nostre strade si dividano. Ieri ho provveduto ad organizzarmi e credo che entro due giorni sarò nel mio nuovo appartamento. Se stai pensando che io me ne vada per il tuo comportamento ti sbagli, me ne sto andando perché io sono d'intralcio ora e mi sono accorta che faccio andare avanti  tutto per convenienza, forse non te l'ho detto prima perché volevo avvicinarmi a Niall, ma non è stato così facile, non corrisponde quello che io provo per lui. Quindi è finita qui, grazie per tutto ciò che hai fatto per me, per avermi portata qui a Londra e per avermi fatto conoscere Niall Horan. Grazie di tutto, grazie di cuore. Rimarrò in città, cambierò solo appartamento, ci vedremo ancora." sorrise debolmente e s'incamminò, lasciandomi sola.

E adesso chi mi avrebbe dato tutto ciò di cui avrei avuto bisogno? Chi sarebbe rimasto sempre con me?
Non parlai, non riuscii a dire nulla.
Quel giorno persi colei che per prima mi aveva dato la capacità di credere in un 'per sempre'.

After The Dream ||Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora