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"No papà non voglio questi!"

"Leon su, come puoi non volerli, contengono zucchero ed è praticamente l'unica cosa che mangi" Luke sospirò e provò a mettere i cereali nel carrello, ma suo figlio li spinse via.
Luke sospirò ancora.

"No, voglio i cereali che la nonna e il nonno mi danno!" il bambino piccolo sbuffò

"Ma non sono buoni, sono fatti di grano e sanno di sporcizia." anche Luke sbuffò

Alcuni direbbero che Luke si stava comportando da infantile come suo figlio, il che potrebbe essere anche vero.
Aveva solo 21 anni, e fu difficile lasciarsi la giovinezza alle spalle.
Era ancora più giovane quando ebbe suo figlio, solo 17 anni, e non aveva idea di cosa fare.
Luke era davvero un ragazzo confuso, direte.
Era un po' impacciato nel suo modo di vivere e una volta ricevuto attenzioni la sua impacciatezza prende il sopravvento.
Era un ragazzo divertente però, solo non aveva idea che lo fosse.
Nonostante tutto ciò che usciva dalla sua bocca erano parole che mai aveva veramente pensato,  faceva ridere la gente lo stesso.

Era un ragazzo dolce, grato per quello che aveva, ma crescere un figlio da solo così giovane era una lotta, specialmente quando suo figlio era più fiducioso di lui stesso.

"La nonna dice che mi faranno crescere e mi faranno essere alto come te e forte come zio Jack"

"Beh, la nonna mente" disse lui mettendo i cereali nel carrello, facendo lamentare il piccolo brunetto, Luke era felice però, non vedeva l'ora di mangiarli.

"E io sono forte tanto quanto zio Jack" aggiunse spingendo il carrello nella sezione della frutta.

"No, lo zio Jack ha più muscoli di te." disse colpendo il bicipite di Luke e lui fece lo stesso al brunetto, facendolo ridere leggermente.

"Questo non vuol dire che Jack sia più forte di me"

"Il nonno dice di si." disse Leon guardandosi intorno mentre Luke lo trascinava per i corridoi sul carrello. Lui ansimò, ferito da ciò che la sua famiglia pensava di lui.
Sapeva che era vero, non avrebbe mai avuto una possibilità contro i suoi fratelli. Non era abbastanza forte, ma modestamente, molto più simpatico.

"Che frutta vuoi, amico?" Luke gli chiese guardando i diversi colori e sfumature di frutta che gli si presentavano davanti.

"Nessuna, non mi piace la frutta, è troppo sana" Leon sbuffò e si contorse sulla sua sedia. Luke rise e aiutò il bambino piccolo a scendere dal carrello e mettendolo giù, facendolo camminare al suo fianco.

"Vuoi i cereali che sanno di cartone, ma non vuoi della frutta?" Luke chiese con lo sguardo basso verso il piccolo brunetto che lo stava imitando camminandogli di fianco.
Leon non rispose, stava giocando con dei cartelli di plastica per tutto il negozio, facendone poi cadere uno.
Entrambi lo ignorarono, continuando a camminare.

"Aiutami a scegliere un po' di frutta." disse Luke prendendo un po' di banane mentre Leon scappò dall'altra parte.
L'unica cosa sana che Luke mangia e fa mangiare a Leon era probabilmente la frutta, ma solo perchè aveva un sapore dolce.

Prese un po' di mele, e andò a cercare la sua piccola copia ovunque.
Non camminò per molto, e si fermò appena vide il piccolo bambino parlare ad una bambina alta quasi quanto lui.
Luke le andò incontro sorridente e Leon lo guardò sorridendogli a sua volta.
"Hey amico, lei chi è?" Gli chiese prendendogli la mano, e toccando i suoi capelli.

"Non lo so" disse Leon "mi ha detto che dovrei prendere quella frutta"
disse indicando le pesche

"Pesche?" chiese Luke e la piccola sorrise accennando un sí con la testa felicemente
"Perchè dovremmo prendere delle pesche?" chiese sorridendogli anche lui.

Fatherhood // lashton (italian version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora