-Ehi ragazzi-ci fece cenno Haley che era seduta su degli sdraio con Cam e James
-Ehi- disse Josh
Ci sedemmo e notai che Haley continuava a fissarmi
-Che c'è?-le chiesi sotto voce
-Non lo so sembri diversa.-
La guardai poi guardai Josh che stava ridendo con Cam e James e poi tornai a lei
-Mi sento diversa-
-Ohh capisco...sono felicissima per te- e mi abbracció
A un certo punto sentimmo una voce provenire dal falò
BENVENUTI DIPLOMATI DEL 2015 ALLORA SIETE PRONTI AD ACCENDERE IL FALÒ DEI RICORDI?
Tutti rispondemmo di si e ci incamminammo verso il falò
BENE!!ALLORA 3-2-1 ARRIVEDERCI LICEALI E BENVENUTI UNIVERSITARI
Tutti alzammo le braccia per applaudire e guardammo il falò, alcuni buttarono i libri altri gli zaini oppure altri come noi che buttarono in quel falò tutti i momenti tristi, a un certo punto sentii Josh irrigidirsi, mi girai verso di lui
-Tutto bene?-gli chiesi
-Ho bisogno di stare da solo un attimo..scusa-
Quando lo vidi allontanarsi e andare verso il mare capii che forse stava ricordando i suoi genitori, dopo la sua confessione non ne aveva parlato molto e ad un tratto mi sentivo egoista perché gli avevo scaricato tutti i miei problemi e non avevo pensato anche ai suoi, mi decisi di lasciarlo un po da solo per pensare.
Dopo un'ora inziai a cercarlo ma non lo trovai allora chiesi a Cam che mi disse che era andato al bar, quando arrivai li lui era l'unico seduto,oramai non c'era più nessuno dentro neanche il barman
-Josh- lo chiamai sistemandomi sullo sgabello vicino a lui -tutto bene?-
-Ti ho mentito-mi disse in un sussurro
-Su cosa?-gli chiesi
Lui deglutì e continuò a fissare le sue mani incrociate sopra il bancone
-Sulla sera in cui tuo padre...beh lo sai..-
Sospirai e poi gli chiesi-Su cosa mi avresti mentito?-
-Sai quando ti ho detto che eravamo entrati e tuo padre era seduto?-e si girò verso di me
Io annuii
-Beh non era vero...-sospirò-...quando ho sfondato la porta lui ti stava...non riesco neanche a dirlo- si irrigidì e io gli posai una mano sulla spalla -lui ti stava per....stuprare-
Io sgranai gli occhi -Cosa?-dissi in un sussurro
Lui si girò verso di me di scatto e mi prese le mani nelle sue -Ma non l'ha fatto io e James l'abbiamo scaraventato per terra.-
Io rimasi in silenzio guardando per terra
-Avery?-mi chiamò dolcemente
Staccai le mani dalle sue e mi alzai
-Scusa ho bisogno di un attimo- e uscii dal bar
-Ehi tutto bene-mi chiese Haley non appena mi vide
-Si...senti puoi dire a Josh che vado a casa sono molto stanca.-
-Ok ma...avete litigato?-
-No no è solo che non voglio rovinargli la serata,così può stare un po' con i suoi amici-gli sorrisi debolmente
-Ok glielo dirò ci sentiamo per telefono?-
-Si certo ciao-Iniziai a camminare per la strada, perché non me l'ha detto prima? Perché me l'ha,o meglio, me l'hanno tenuto nascosto?, sentii un nodo in gola e avevo bisogno di risposte che solo un luogo forse poteva darmi
Attraversai il cortile e aprii la porta che emise uno scricchiolio simile a quello delle porte dei film dell'orrore. Varcai la soglia e mi ritrovai li in quel punto in cui mio padre mi stava lasciando morire lentamente, nel punto in cui mi stava per violentare. Caddi in ginocchio sul parquet e inziai a piangere a urlare e a farmi dei perché le cui risposte non sarebbero arrivate.
-Avery!-urlò una voce famigliare
-Avery! Ti ho cercata dapertutto! Perché sei cui-
Ero andata nella camera che poco tempo fa era la mia e rimasi immobile a fissare fuori dalla finestra per non so quanto tempo, poi mi girai
-Sono sempre stata qui-dissi in un sussurro
-Andiamo via Avery questo posto non ti fa bene-si avvicinò ma io indietreggiai e lui si bloccò sgranando gli occhi
-Perché non me l'avete detto prima? Perché me l'avete tenuto nascosto?-
-E per questo che sei arrabbiata? Perché non abbiamo voluto farti soffrire più di quanto non lo fossi già?!-lo disse con rabbia
-Io voglio sapere perché cazzo mi avete nascosto una cosa così importante!-dissi a denti stretti- ERA MIO PADRE!-urlai
Lui aggrottò la fronte perché non capiva
-ERA MIO PADRE LUI SI STAVA PORTANDO VIA UN PEZZO DI ME!LUI MI ODIAVA LUI...-urlai,poi caddi per terra singhiozzando forte come non avevo mai fatto prima neanche in ospedale, Josh se ne andò e poi ritornò subito con la mazza da beasball con cui mio padre mi stava per uccidere, io lo guardai senza capire piangendo
-È questa la mazza con cui ti stava portando via- e a un tratto con la mazza in mano colpì il muro vicino a lui facendomi sobbalzare, poi mi guardò e mi disse
-Alzati! Sfogati pensa che queste mura siano tuo padre pensa al male che ti ha fatto- io mi alzai e lui mi porse la mazza , mi girai e inziai a colpire forte
-Forza Avery sfogati! Butta fuori tutto! Torna da noi-
-Figlio di puttana mia hai fatto soffrire per tutto questo tempo, mi hai portato via, mia hai uccisa, sei un pezzo di merda!-urlai colpendo sempre più forte finché non crollai per terra e piansi di nuovo e questa volta sentii che il muro che mi ero creata era andato in mille pezzi una volta per tutte.
STAI LEGGENDO
Sei tutto quello di cui ho bisogno
ChickLitAvery è una ragazza di 18 anni che ha smesso di lottare da tanto tempo, la sua vita è fatta di sofferenze che il padre gli causa con ogni singola botta che le da....ma un giorno quando tutto sembrava essere perduto arriva Josh un ragazzo che le farà...