Capitolo 6

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Mi alzai ricordandomi dopo pochi minuti dov'ero "Josh" pensai. Mi alzai a fatica dal letto mi sentivo come se mi fosse passato un tir addosso. Andai in bagno mi feci una doccia e misi tanto fondotinta sul viso quando finí mi guardai allo specchio e dissi "ma chi vuoi prendere in giro" il fondotinta purtroppo non aveva più il suo effetto il mio viso era rovinato.

Dopo pochi minuti rifeci lo zaino e scesi al piano di sotto dove vidi Josh che stava cucinando era bello da togliere il fiato con una maglietta blu è un paio di jeans a vita bassa da cui si intravedeva un filino di boxer e delle converse blue, rimasi inbambolata
-Ehi come ti senti? Sei riuscita a dormire?
-Ehi bene...più o meno
mentre versava il caffè nelle due tazze mi disse
-Parlavi
Io non capii e aggrottai la fronte e lui rispose subito
-Nel sonno parlavi
-Oh e cosa dicevo anzi piuttosto come hai fatto a sentirmi?
-Sono venuto a vederti un paio di volte per vedere se dormivi o no e ti sentivo parlare dicevi a un certo Eric di fermarsi e che non era colpa tua.
-Ah.
Lui si appoggiò con i gomiti sulla penisola e mi guardó
-Eric è tuo padre?
-Si
-Ok
-Andiamo a scuola?
Lui mi guardò male e disse -No.
Io aggrottai la fronte e risposi subito
-Perché no?!
-Avery ti sei vista allo specchio! Non puoi andare a scuola conciata così, ci prenderemo un giorno di riposo.- si appoggiò vicino al lavandino incrociando le braccia
-Una giornata di riposo?! Ma la scuola non è incominciata neanche da una settimana!
-E allora?! Siamo all'ultimo anno se per un giorno non ci vai non succede nulla!
Io rimasi in silenzio e lui si avviò fuori dalla cucina dicendomi
-Mettiti qualcosa di comodo oggi ti farò divertire- disse facendo l'occhiolino e uscí dalla stanza
Io rimasi lì inebetita poi mi rassegnai e andai a mettermi le scarpe

Quando salimmo in macchina gli chiesi
-Dove andiamo?
Lui mi guardò e disse con un sorrisetto da furbo -Sorpresa
Uff..io odio le sorprese ma sembrava talmente contento che non volevo rovinargli quel ghigno che aveva.

Josh fermó la macchina in un posto che sembrava tanto un bosco "o mio dio mi vuole uccidere"
-Non ti voglio uccidere sta tranquilla
-Cosa?
Lui rise e disse-sembrava che pensavi che ti volessi uccidere sta tranquilla- e scese dal pick-up e io feci lo stesso.
Camminammo per un po' finché non vidi tantissimi fiori di tutti i colori e tipi che circondavano un laghetto niente male, non sapevo cosa dire e mi limitai a dire
-Wow
Lui mi guardò e disse -Ti piace?
Io non risposi perché rimasi immobile di fronte a un panorama del genere non avevo mai visto niente di simile.
-Lo prenderò come un si.- disse ridendo.
Ci sedemmo ai piedi del lago su un piccolo ponte fino a quando lui non inizió a parlare
-Ci venivo qui da piccolo con mio padre e Jared.
Io lo guardai e gli chiesi -Chi è Jared?
Lui fissó il vuoto e disse -Era mio fratello maggiore.
-Era?
Lui si girò e mi guardó con un'aria che non gli aveva mai visto in volto sembrava triste e in imbarazzo allo stesso tempo.
-È morto due anni fa in incidente stradale, è morto sul colpo.
-Mi dispiace.
-Tranquilla non potevi saperlo....tu hai fratelli?
-No...non ho nessuno
-Hai me
Io lo guardai e anche lui e sorridemmo nello stesso momento.
-Allora Avery hai un ragazzo?
-No
-L'ho hai mai avuto?
Io lo guardai come per dire "ma veramente secondo te?"
Lui capí subito e mi disse -Scusa e che pensavo che tu..
-Lascia perdere
-Sai la prima volta che ti ho vista mi sei subito piaciuta
-Eh?
Lui rise poi mi guardó e disse -Andiamo Avery hai capito bene e so che anche io ti piaccio- e mi fece l'occhiolino
Io risposi -Ne sei proprio convinto eh?!
Lui annuì entusiasta e io scossi la testa ridendo poi mi disse qualcosa che non mi sarei mai aspettata
-Sei stupenda quando sorridi
Io arrossì violentemente e senza guardarlo gli risposi -Grazie.
In quel momento capii che era vero ciò che insinuava lui..mi piaceva e neanche poco.

Dopo 2 ore a parlare del più e del meno, mi alzai e gli dissi
-Bene ora devo andare a casa.
Lui sgranó gli occhi e disse -Cosa?!
-Hai capito benissimo devo andare a casa mia.
-Ma non puoi andare là
-Devo andare
Lui sospiró e si avvicinò a me tanto che i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza e disse con una voce mista tra sensuale e preoccupata
-Non voglio che vai via
-Non posso restare qui
Lui appoggiò le mani sul mio viso e appoggiò la sua fronte sulla mia
-Resta con me..non posso immaginare cosa ti potrebbe fare se ti lascio andare.
Io chiusi gli occhi beandomi del suo tocco e dissi -Non mi succederà niente.
Lui mi guardò negli occhi e mi disse con voce dolorante -Promettimelo.
-Josh...
Non riuscì neanche a finire la frase che le sue labbra erano sulle mie, fu un bacio casto ma allo stesso tempo passionale, era come una supplica che mi stava facendo, era tutto perfetto in quel momento ma dopo pochi istanti lui si staccò e disse in sussurro
-Ti prego resta con me
-Non posso
E mi bació di nuovo, ma lo staccai dopo pochi secondi o minuti
-Josh non baciarmi io non posso
-Si che puoi..Avery io non ti farei mai del male
-Lo so ma non voglio che tu corra rischi
-Non ne correrò l'unica che ne corre sei tu se vai in quella casa.
-Starò bene
Detto questo iniziai a camminare verso la macchina e lui mi seguí, accese la macchina e per tutto il tragitto rimase in silenzio, mentre in me non vi era silenzio vi era una groviglio di emozioni e di sentimenti ma quello che prevaleva era un'amore che non dovevo provare ma che non riuscivo a trattenere

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