Capitolo 30- Problem solving.

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-6, pronti alle svolte decisive.

GEKY'S P.O.V.

Quando mi risvegliai avevo un forte dolore alla testa.

"Che diavolo..."

Ero legata ad una sedia, e a quanto potevo vedere ero in un garage probabilmente.

"Ti sei svegliata finalmente."

"No... no... DEVI LASCIARMI IN PACE STRONZO!"

"Ti avevo avvertita Angy. Non dovevi stare con lui. E ora faccio del male a te e a lui."

"STRONZO. Non chiamarmi Angy. Mi fa schifo quel nomignolo."

"Certo Angy."

Mi divincolai sulla sedia ma non riuscii a liberarmi.

"Sei legata per bene Angy. Credi davvero che tu avrei lasciata scappare?"

"Ma cosa ti ho fatto di male?! Non ti ho denunciato, allora. E adesso cosa pensi di farmi?!"

"Penso che succederà la stessa identica cosa che è successa qualche anno fa Angy."

"Oddio no... no. Non avvicinarti."

Cercai di divincolarmi nuovamente ma non ci riuscii.

"Dannazione..."

"Arrivo tra un po' Angy. E stavolta farò le cose per bene."

"FANCULO STRONZO!"

"Anche se gridi non ti sentirà nessuno. Siamo sottoterra."

Sorrise malizioso e malefico, poi se ne andò lasciandomi sola.

"KENDALL! KENDALL! MADDIE! MANI! KENDALL!"

Niente da fare.

Non sentivo nulla.

Ero sola, abbandonata in questo garage, sottoterra.

I miei occhi iniziarono ad inumidirsi.

Mi avrebbe stuprata di nuovo.

Un'altra volta.

E non avrei potuto fare nulla.

Una lacrima solitaria scese lungo la mia guancia.

Mi sforzai di guardare a terra, perché nel caso fosse entrato, non avrei voluto piangere davanti a lui.

Faceva male.

Richard.

I miei capelli, racchiusi in una coda ormai sfatta, ricadevano sulle mie spalle.

Mi tornò in mente la canzone, che Kendall aveva cantato dopo esserci baciati la prima volta.

"I heard, love is dangerous, once you falling, you never get enough, but the tought of you leavin', ain't so easy for me..."

Solo cantare poteva risollevarmi il morale.

"This is the part, when I say I don't wanna, I'm stronger than I've been before, This os the part when I break free..."

Nel frattempo sfregavo le mani l'una contro l'altra nella speranza che il ciondolo del mio braccialetto spezzasse la corda.

"Perché canti Angy?"

"Perché mi riesce bene Richard. E perché mi fa dimenticare quanto stronzo tu sia."

"Ne sei sicura?"

"Più di così."

"Beh... allora sarai pronta per questo."

Prese un coltello in mano e mi fece un taglio lungo il braccio.

"CAZZO BRUCIA!"

"Non ci sarà il tuo Kendall a salvarti. Non lo vedrai mai più."

Kendall.

Mi stampai la sua immagine in mente e sorrisi.

"Ti amo Kendall."

MANISHA'S P.O.V.

Le ricerche di Geky non avevano dato il risultato sperato.

Kendall era sempre più disperato, e noi speravamo che lei uscisse dal nulla e ci dicesse che non era successo niente.

Eppure sapevamo che non poteva succedere.

Kendall non riuscì a dormire quella notte.

Faceva incubi continuamente.

Sognava che Geky sarebbe morta di lì a breve.

"Manisha devo parlarti."

"E io non voglio ascoltarti."

"Ti prego. Alla spiaggia. Stasera."

Dovevamo chiarire.

Almeno, non potevamo continuare così.

Tutti notavano che avevamo qualcosa in sospeso.

E con la questione di Geky, dovevamo comunque chiarirci.

Altra tensione non faceva bene a nessuno, soprattutto a Kendall ormai quasi impazzito a forza di piangere.

Quando mi resi conto di quello che era successo faticai a crederci.

Geky era stata rapita.

Non avevamo avvertito né la madre né il padre, anche perché caricarli di problemi era l'ultima cosa che volevamo succedesse vista la situazione.

"Ci sarò Logan. Ma dobbiamo solo chiarire. Per riprendere una vita normale."

"Tranquilla. A stasera."

Poi uscì di casa e non lo vedemmo a pranzo, né per tutto il pomeriggio.

Lo chiamai e lui rispose: "Quindi?"

"Dimmi a che ora."

"Alle mh... sette. Vicino al lido che ti piace."

"Perfetto. A dopo."

Erano le sei.

Sistemai delle faccende in casa, Kendall era ancora chiuso nella sua camera e si ostinava a non mangiare.

"Maddie?"

"Si Mani?"

"Devo uscire. Prendetevi cura di Kendall."

"Sarà fatto. Dove vai?"

"A chiarire con Logan. Non possiamo continuare così. Il nostro equilibrio precario, rischia di uccidere totalmente Kendall."

"Va bene. A dopo."

Uscii di casa in jeans e maglietta.

Ero vestita molto casual.

Arrivai in spiaggia e vidi Logan aspettarmi.

C'era il tramonto, e mi incantai un attimo a guardarlo.

"Logan?"

"Manisha... devo dirti delle cose."

"Io... va bene."

"Scusami per tutto. Per averla baciata, anche se è stata lei a baciarmi, scusami se non sono stato attento, se ti ho trascurato. Scusami e basta. Ricorda che ti amo. Ti amo così tanto... perciò ho deciso di chiederti una cosa."

Non credetti a quello che successe dopo.

Logan si inginocchiò e prese una scatoletta blu dalla tasca del suo giubotto.

"Magari non volevo chiedertelo così... magari avrei dovuto aspettare... perché ci conosciamo da soli quattro mesi... perciò... anche se forse sono stupido, ma ti amo... Manisha, amore della mia vita. Sono certo di voler passare tutta la mia vita con te. Ti amo. Perciò... Vuoi sposarmi e rendermi l'uomo più felice del mondo?"

||Angolo autrice||

Presumo mi ucciderete vedendo finire il capitolo così... ma... mi piace lasciare la suspance... quindi... secondo voi cosa dirà Manisha? Come si toglierà dai guai Geky? E Maddie e James? Qual è il vero motivo per cui Caroline è tornata? Kendall come finirà? E per finire... Carlos e Alexa? Dove sono finiti Robert e Kat? Se volete saperlo dovrete aspettare... :-) un bacio!

Flatmates 2: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora