Capitolo 32- Ritrovamenti...

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MADDIE'S P.O.V.

"Ragazzi ma dov'è andato Kendall?"

"Non ne ho idea Mad."

Lo chiamammo al cellulare e controllammo l'orario.

Erano le otto e un quarto, era già uscito da tempo.

"Ragazzi non risponde."

"Neanche Manisha." Disse Carlos.

"Perché spariscono tutti?!"

"Kendall... ragazzi ha lasciato la lettera?"

Entrammo in camera di corsa e vedemmo la lettera sul suo letto.

"Sta andando da lei... oh no..."

"Dannazione!"

"Dammi l'indirizzo Mad!"

James prese nota e andammo con la sua macchina verso un magazzino abbandonato, vicino al porto.

"Allora... le istruzioni dicono che dovrebbe essere qui. Facciamo attenzione. Carlos e Caroline, restate in macchina, così saremo pronti a scappare."

Carlos annuì e si mise al posto del guidatore.

Io e James andammo vicino al magazzino e guardammo da una finestrella.

"Non ci credo... c'è Kendall, Geky... oh no..."

Kendall batteva sul vetro dietro il quale era stato messo, mentre Geky veniva picchiata da un uomo e una donna.

"James dobbiamo fare qualcosa!"

"Ma cosa?"

"Potremmo scendere dalla finestra. Arriveremo dietro gli scatoloni qui sotto. Ci nascondiamo e aspettiamo il momento propizio per agire. Non credi?"

"Va bene..."

Scese prima James, molto velocemente e agilmente.

Poi toccò a me, e James mi prese al volo.

"Non ci hanno sentiti. Grazie al cielo."

"Va bene, James... appena quei due si distraggono o si prendono una pausa, noi andiamo lì e la liberiamo."

"Perfetto."

Continuammo a guardare per molto tempo, con Geky che piangeva e che sputava sangue.

Uno spettacolo orribile.

Kendall stava morendo dal dolore.

Povera Geky...

MANISHA'S P.O.V.

"Come hai detto?"

Ero immobile.

Non sapevo cosa fare.

Mi aveva tradito, voleva essere perdonato, mi aveva chiesto di sposarlo.

Oh, mamma mia.

"Io..."

"Lo sapevo, non dovevo chiedertelo, non sarebbe dovuto succedere."

Fece per alzarsi ma io lo bloccai.

"Resta lì. Ci devo riflettere per qualche minuto."

"Però sbrigati, sto per dire addio a una delle mie gambe."

"Guarda che non ti ricapiterà più di chiedere una cosa del genere a qualcuno."

"Se rispondi bene, giuro che sarà l'ultima volta."

Sorrisi guardandolo.

Una lacrima scese dal mio occhio.

"Stai piangendo?"

"Ti amo Logan. E voglio stare con te tutta la vita."

"È un sì?"

"Tu che dici?"

Ci baciammo e lui infilò l'anello al mio dito.

Era dorato, con un motivo a corona d'alloro, e con un bellissimo smeraldo verde al centro.

"È splendido Logan..."

"Mai quanto te Manisha."

Ci ribaciammo, non volevo più staccarmi da lui.

Dalla sua sicurezza, e dalla sua protezione.

È buffo, come in poche ore tutto possa precipitare. Eppure accade così, di punto in bianco.

Già, è proprio così vocina.

"Perché sorridi?"

"Sto per sposare l'uomo che amo. Secondo te non dovrei sorridere?"

"Magari si. Chi è quest'uomo?"

Scossi la testa sorridendo e lo baciai.

"Sei tu quell'uomo Logan."

Poi ci sedemmo sulla sabbia, abbracciati.

MADDIE'S P.O.V.

"Richie... ci riposiamo? Sono stanca... e poi, il ragazzo lì potrebbe soffrire di più, vedendo che non la può aiutare... non credi?"

"Sono d'accordo Rona. Andiamo di là, torniamo tra dieci minuti. Chiaro Angy?"

Geky non rispose.

"Bene... Andiamo."

Quei due uscirono dalla porta, e a quel punto io dissi a James di muoverci.

"Andiamo. Sbrighiamoci."

L'avevano ridotta davvero male.

Slegammo le corde e la facemmo alzare.

Era felice di vederci.

Feci segno a Kendall di filarsela velocemente, prima che tornassero quei due.

James fece risalire Geky attraverso la finestra, poi fu la sua volta, e poi toccò a me.

"Ah-ah. State cercando di liberarla?"

"Lo abbiamo già fatto!"

Cercai di risalire e prendere la mano di James, ma il ragazzo mi afferrò la gamba.

"Tu non vai da nessuna parte."

La ragazza, che credevo si chiamasse Rona, aveva una mazza da baseball in mano.

"Ti faremo molto male, come abbiamo fatto alla tua amica."

"No, grazie."

Mi divincolai e afferrai la mano di James.

"CHIAMATE LA POLIZIA!"

I due ai guardarono e cercarono di scappare, ma appena due minuti dopo, sentimmo le sirene della macchina della polizia.

Entrarono nel magazzino angusto, che sembrava un garage, e portarono via i due ragazzi.

Li fecero entrare in macchina e chiesero a Kendall cosa avevano fatto a Geky.

"Entrambi l'hanno aggredita."

Geky uscì dalla macchina sanguinante.

"È lei?"

"Si agente. La stiamo portando in ospedale." Rispose Kendall.

"Bene, allora andiamo."

"No aspettate..." disse Geky sussurrando.

"Voglio denunciare quell'uomo per avermi violentata."

CHE COSA?!

Flatmates 2: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora