Capitolo 33- Voglio una pausa.

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GEKY'S P.O.V.

"Voglio denunciare quell'uomo per avermi violentata."

"Cosa?!" Disse Maddie.

"Non oggi. Non ieri. Ma un anno fa."

Kendall mi abbracciò ma io mi allontanai.

"Va bene, portatela in ospedale, poi parleremo della denuncia."

Mi portarono in ospedale, i medici dissero che non era troppo grave, e che sarei dovuta restare lì al massimo cinque giorni.

Misero i punti al taglio del mio braccio.

Tutti andarono via e io mi stesi sul lettino cercando di dormire.

"Geky... dormi?"

Io stetti in silenzio.

"A quanto pare si..."

Io continuai a non fiatare.

"Devo dirti che ti amo. Non lo so, ma quando ho visto che lui ti picchiava... volevo ucciderlo. Sul serio."

"Vorrei che capissi che voglio stare con te. Che non ti voglio lasciare più. Ti amo Geky."

Detto questo lo sentii andarsene, e crollai nel mondo dei sogni.

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First day.

"Stai bene Geky?"

"Ehi Kendall..."

"Buongiorno."

"Sto bene... diciamo. Stavolta è finita."

"Finita sul serio Geky."

Sorrisi e iniziai a piangere.

"Geky... perché piangi?"

"È complicato... sto male... troppo male. Mi sento distrutta. Non sono ancora pronta a ricominciare."

"Ti aspetterò Geky. Per sempre se necessario."

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Second day.

"Kendall..."

"Geky ricordati che sono qui. Qualsiasi cosa accada."

"Non posso. Sto troppo male. E sono confusa. Sono distrutta."

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Third day.

"Capito Geky?"

"Cosa Manisha?"

"Mi sposo con Logan!"

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Fourth day.

"Non ho ben capito che intenzioni abbia."

"Ma chi Maddie?"

"James. A quanto pare stiamo insieme. Ma non so se può durare."

"Ne sei sicura? Intendo di amarlo."

"Sicurissima."

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Fifth day.

"Hai presente Geky?"

"Kat?"

"Raegan torna. Tornano tutti. Torniamo qui. Tutti."

"Finalmente!"

"Diversi appartamenti ovviamente."

"Ne sono sicura."

"Credo che anche i tuoi attuali coinquilini, se ne andranno presto. E chi ti dice che non lo farai anche tu?"

"Sono troppo affezionata a quella casa Kat."

"Lasciati guidare dal cuore Geky."

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(Per chi non lo avesse capito, quello che ho scritto sono le parti più importanti di ogni giorno, che Geky ha passato all'ospedale.)

A new day.

"Siamo tornati finalmente."

Kendall mi aiutò a risistemarmi in camera e se ne andò.

Eravamo in una specie di pausa.

Quindi non eravamo fidanzati, ma non ci eravamo neanche lasciati del tutto.

Accesi la tv e presi l'unico barattolo di nutella rimasto in cucina.

"Come mai nutella Geky?"

"In ospedale sono dimagrita molto."

"Oh, scusami."

"Niente Carlos."

Anche lui era venuto a trovarmi in ospedale, mi aveva rincuorato e mi aveva detto che intenzioni aveva con Alexa.

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Second day.

"Perciò, che ne dici?"

"In che senso Carlos?"

"Nel senso che la voglio sposare."

"Ne sono felice Carlos."

"Secondo te non è troppo presto?"

"Non è mai troppo presto per amare qualcuno, Carlos."

"Parli di te e Kendall?"

"Parlo di tutte le persone, Carlos."

"Se lo dici tu."

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Third day.

"Geky, Kat mi ha chiamato e mi ha detto che sei in ospedale!"

"Raegan stai tranquilla. Ora sto bene."

"Ma che ti è successo?!"

"Fa male ricordare... fa tutto male in questo momento."

"Scusami Geky... capisco."

"Ora devo chiudere, è arrivata mia madre."

Chiudo il telefono e vedo mia madre e mio padre.

"Forse è meglio se ci spieghi tutto dall'inizio Geky, non credi?"

"Si mamma."

E prendendo un respiro profondo, inizio a raccontare tutto quello che mi è successo.

"Ti vogliamo bene Geky."

"Anche io, mamma e papà."

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Andai in camera a mangiare la nutella e mi chiusi a chiave.

"Ti amo Katherine."

"Anche io Jacob."

Spensi la tv e accesi lo stereo a tutto volume.

"E ora... 'I won't apologize' di Selena Gomez and the Scene!"

Iniziai a cantare a squarciagola mentre qualcuno bussava insistentemente alla mia porta.

Spensi lo stereo e aprii la porta.

"Kendall?"

"Geky... posso chiederti una cosa?"

Io annuii.

"Perché ti sfoghi cantando?"

"Perché è la cosa più facile che posso fare."

"Ne sei sicura?"

"Non posso più andare in moto, almeno non fino al prossimo mese, a causa della costola. Quindi non credo ci sia un altro modo."

"Fai come vuoi Geky, ma sappi che ci sono sempre diverse strade che puoi prendere. Ricordalo."

"Parli di noi?"

"Perché, esiste un 'noi'?"

Ci pensai un po' su, sospirai, e mi incantai a guardarlo, i suoi occhi verdi e magnetici, i suoi capelli biondo scuro.

"È sempre esistito quel 'noi', Kendall."

Poi chiusi la porta e attaccai di nuovo lo stereo a tutto volume.

"... For who I am."

Flatmates 2: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora