Capitolo 25- Spiegazioni.

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GEKY'S P.O.V.

Mi tremavano le gambe.

"Kendall che facciamo!?"

"Non ne ho idea!"

"Ehm... ti va se ecco... ti presento ai miei? Altrimenti non si può uscire vivi di qui."

"Ehm... okay, basta che ci leviamo da questo casino."

Apro la porta sorridente a mia madre.

"Ehi Gek- Chi è questo qui?!"

"Ciao papà... lui è ecco ehm..."

"Sono il suo fidanzato. Kendall piacere."

Silenzio assoluto.

Mia madre mi fissava da sopra la spalla di mio padre.

Mio padre era scioccato.

Effettivamente...

Diedi una gomitata a Kendall e lo fissai stranita.

"Oh ehm... Geky? Possiamo parlare da soli?"

"Va bene papà..."

Andammo in salotto mentre Kendall rimase da solo nella mia camera.

"Aspettavi visite?"

"Ehm... no. Proprio per niente."

"E allora che ci fa quello qui?" Chiese mio padre.

"Ehm... ecco... lui... mh..."

Mia madre prese la parola.

"È venuto per te Geky?"

Io annuii.

Quanto lo amavo.

"Bene. Se vuoi può rimanere Geky. Almeno per me."

"Geky ti fidi di lui?"

Io annuii.

"Bene. Allora può rimanere. Ma non provate a..."

"Tranquillo papà. Vado a dirglielo."

Appena arrivai da Kendall, lui mi tirò nella stanza e chiuse la porta a chiave.

Poi mi fece appoggiare alla porta.

E iniziò a baciarmi.

"Ehi ehi... tutta questa passione?"

"Se non mi permettono di rimanere almeno, voglio baciarti l'ultima volta."

"Rimani. Hanno detto che va bene."

Sul viso di Kendall comparve quel sorriso che mi aveva fatto innamorare.

"Okay, perfetto. Ma voglio baciarti lo stesso."

"Libero di farlo."

Ricominciammo a baciarci e mio padre e mia madre, ci gridarono da fuori la stanza che stavano andando a mangiare fuori.

"VA BENE MAMMA! CI VEDIAMO DOPO!"

Ci salutarono di nuovo, poi sentimmo la porta chiudersi.

"Allora si può adesso?"

"Vada pure."

Iniziammo a toglierci i vestiti.

La sua maglietta volò dall'altra parte della stanza, così come la mia.

Poi si volatilizzarono i pantaloni di Kendall e i miei jeans, fino a quando non rimanemmo entrambi in intimo.

"Stavolta è diverso, vero Geky?" Disse tra un bacio e l'altro.

"Ovvio Kendall..."

Mi buttò sul letto e si mise sopra di me.

Sentivo attraverso gli ultimi stati che ci dividevano quanto mi desiderava.

Tolse il mio reggiseno velocemente, poi mi sfilò le mutande e io tolsi i suoi boxer.

"Oddio... mi ecciti da morire Geky..."

"Tu sei bellissimo..."

Mise velocemente un preservativo, poi entrò dentro di me.

Iniziò a muoversi prima lentamente, poi continuò più velocemente.

"Oh cazzo..."

Ansimavamo insieme, gemevamo come una persona sola.

Continuò a muoversi dentro di me per qualche altro minuto, fino a quando non venne insieme a me.

"Ti amo Geky..."

"Ti amo Kendall..."

MANISHA'S P.O.V.

"RAGAZZI! DOBBIAMO COMPRARE IL LATTE! È FINITO!"

"SCHERZI MANI? LO ABBIAMO PRESO IERI!" Rispose Logan.

"MA ALLORA CHI DIAVOLO LO HA PRESO?"

Grazie al cielo Carlos mi aveva ricomprato il computer, e io non lo avevo picchiato.

Almeno non troppo forte.

Sorrisi a quel pensiero.

"Ma allora chi ha preso il latte?"

Carlos entrò in cucina come se niente fosse e poi prese una bottiglia 'non identificata' dalla credenza e iniziò a berne il contenuto.

"Carlos mi togli una curiosità?"

"Dimmi pure Mani."

"Cosa stai bevendo?"

"Latte. Ne ho una scorta intera in credenza."

Logan entrò in cucina e capì la situazione.

"Manisha vieni con m-..."

"OH MA IO TI AMMAZZO! TI UCCIDO!"

"La smetti di sfogare la tua frustrazione sessuale con me?"

A quelle parole spalancai gli occhi.

"Sfogati con Logan. Ho capito cosa nascondete eh."

Strinsi i pugni e respirai cercando di calmarmi.

"QUALI PROBLEMI TI AFFLIGGONO CARLOS?"

"Logan per favore, falle qualche 'cosa' così poi si calma."

Scoppiai a ridere.

Non ce la facevo più.

"Che bipolare..."

Carlos se ne andò dalla cucina e io mi voltai verso Logan.

"Non sappiamo proprio mantenere i segreti, eh?"

Logan annuì. "Credo proprio di no..."

Lo baciai e il suo profumo mi invase le narici.

"Ti amo Logan..."

"Anche io Mani..."

Mi appoggiò al frigorifero e continuammo a baciarci per un tempo che mi parve indefinito.

Lo amavo.

Oh, se lo amavo.

"Quando ti ho incontrata Manisha, ho pensato che non saresti mai stata la persona giusta per me. E poi... guardaci ora."

Ridacchiai e continuai a baciarlo.

"Ehm... scusate se vi interrompo... io... non parlavo sul serio prima Manisha..."

"Tranquillo Los. Avevi ragione..."

Scoppiammo a ridere tutti e tre.

Forse, avevano tutti ragione sul mio conto.

Io sono io. E basta.

Flatmates 2: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora