Capitolo 23- Che diavolo?!

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GEKY'S P.O.V.

Promemoria per il futuro: Non raccontare i fatti miei a Liz.

Dopo la prima scena, lei e Kendall avevano stretto amicizia, e lei gli aveva raccontato un sacco di aneddoti su di me.

Ad esempio.

"Kendall sapevi che Geky si era fatta la pipì addosso il primo giorno di scuola media? Aveva una paura matta."

Lui era scoppiato a ridere e io mi ero sotterrata.

"Oppure sapevi che lei era così sfortunata che ogni volta che usciva di casa tornava sempre sporca d'acqua di pozzanghera?"

Lui mi aveva guardata e poi mi aveva abbracciata.

Guardavo Liz come per dirle di smetterla, ma lei non recepiva il messaggio.

"E poi... quando ha dato il suo primo bacio alle scuole medie è tornata a casa schifata."

Ero avvampata e quando Liz mi aveva chiesto di accompagnarla alla porta, giuro che la volevo uccidere.

"LIZ! CIOÈ... gli hai raccontato tutte quelle cose! Erano segreti!"

"Oh cara, un giovanotto non interessato a te, se ne sarebbe andato subito a sentire quelle cose... lui non l'ha fatto. E questo vuol dire che ti ama sul serio. Dagli una seconda, una terza, infinite possibilità. Se le merita."

Le sorrisi.

Poi le diedi un bacio sulla guancia e se ne andò.

Rimasi a fissare la porta per circa un minuto, poi andai in cucina per vedere cosa stesse facendo Kendall.

"Ehi, prepari il pranzo?"

"Diciamo di si... cosa vuoi?"

"Ehm... non lo posso dire."

Kendall mi guardò interrogativo.

"Ehm... ma se non me lo dici non lo posso fare..."

"Vado in bagno!"

Dissi per scappare da quella conversazione imbarazzante.

Appena uscii, Kendall mi aspettava davanti alla porta.

Iniziò a baciarmi con passione e a trascinarmi verso la mia stanza.

Effettivamente... ieri avevamo solo dormito...

E poi... era quello che volevo prima...

Sorrisi e continuai a baciarlo.

Lui iniziò a sfilarmi la maglietta, ma poi ci ripensò.

"Ehi, che succede?"

"Ehm... è una sorpresa. Ma devi aspettare fino a stasera."

Lo squadrai e poi lo lasciai andare.

"Sei cattivo."

"Tu di più."

Gli diedi un pugno sulla spalla e lo seguii in cucina.

Lui iniziò a cucinare, mentre io apparecchiai.

"Ti va bene del pollo?"

"Ahm... si."

Lo abbracciai.

Nessuno aveva fatto qualcosa per me.

Era qualcosa di splendido.

Era una sensazione strana, qualcosa di bellissimo, come la cioccolata calda in inverno.

"Ti amo Geky."

Flatmates 2: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora