CAPITOLO 3

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Passati due isolati, accosta davanti casa mia. Esce dall' auto e si dirige dal mio lato. Apre la portiera alata e mi fa uscire. Prendo la sua mano tesa e mi volto per guardarlo negli occhi. <come fai a sapere dove abito?> chiedo curiosa.
< ho preso i dati della tua targa, ho chiamato l'assicuratore e gli ho spiegato cosa è accaduto. Così lui poi, mi ha fornito l'indirizzo di casa tua. Solo per essere sicuro di trovarti se ne avessi bisogno.> spiega.
< capisco.>
Sento in lontananza dei schiamazzi, sono Maggie e Phoebe. Le guardo e rido. Loro si avvicinano e Maggie dice: <ciao Alex, piacere Maggie. Lei è Phoebe.>
< piacere mio ragazze.> dice lui, dandogli la mano e scoccando il suo sguardo sexy. Si imbarazzano.
< bene, noi entriamo Nina.> dice Phoebe.
< si ragazze, cinque minuti e arrivo anche io>.
Entrano in casa, ma lasciano la porta socchiusa.
Guardo Alex. <dovrei andare dentro adesso, sono molto stanca. Grazie per la bottiglia di acqua e anche per... il bacio.> dico.
I suoi occhi brillano e penso che i miei non sono da meno.
< non ringraziarmi, c'è n'è saranno altri.> dice. Resto a bocca aperta di fronte a tanta insolenza. Lui si avvicina e con un dito mi chiude la bocca.  Con la mano indugia sulla mia guancia.
D'istinto mi avvicino a lui. Mi guarda e mi dice: <sei bellissima.>
< anche tu!> ribatto. Si avvicina e mi bacia sulla fronte, poi si allontana e sale sulla macchina. Dopo averlo guardato allontanarsi, mi dirigo verso l'ingresso e apro la porta. <Nina?> mi sento chiamare. Mi volto e me lo ritrovo davanti, a due centimetri da me. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia sulla labbra. La sua lingua cerca un passaggio attraverso la mia bocca. Non ci penso due volte ad aprire la bocca e lo lascio fare. Ci baciamo appassionatamente per poi staccarci per mancanza di fiato. Si allontana un po'. <e questo che significa? Alex non ci sto capendo nulla. Stasera hai capovolto il mio mondo. Sono stanca. Voglio riflettere su quello che è successo, a cominciare dall' incidente  per finire al bacio di adesso. Per favore vattene.> dico scombussolata.
< Nina, capisco che sei confusa. Ma mi dispiace farti sentire così. Voglio solo assicurarmi che stai bene.> mi spiega.
< starò bene, solo se ti allontani da me adesso. Per favore ascoltami. > lo prego. Sto tenendo ogni emozione che mi circola nelle vene sotto controllo. Mi sento molto diversa quando sono vicina a lui, e questo è molto strano, perché non mi è mai successo con nessuno. Che mi succede? Faccio dei respiri per rilassarmi. Non servono un granché perché non mi rilasso. Guardo Alex, ancora davanti a me, che mi guarda.
< hai capito cosa ti ho detto?> chiedo. <ho capito. Sto andando via, voglio solo stamparmi nella mente il tuo viso splendido, così per essere sicuro che non posso dimenticarlo mai più.> risponde.
Dopo questa affermazione, si gira e se ne va. Sale sull' auto e mette in moto. Lo vedo allontanarsi sulla Lamborghini. Mi rilasso contro la porta e scivolo per terra. Mi prendo la testa tra le mani. Ma che cazzo mi prende stasera? Ho baciato uno sconosciuto. Questo non è da me! Mi perdo nei pensieri. A quanto pare resto così un bel po', perché sento Maggie aprire la porta e sedersi accanto a me. Mi volto a guardarla. <se ne è andato?> mi chiede.
< no, è ancora li. Non vedi?> rispondo sarcastica.
Fa una smorfia e mi da una specie di schiaffo sulla testa.
< smettila di comportarti così, mi fai incazzare. Non prendermi in giro.> dice.
< scusa. Questa sera non sono io.> le dico.
< lo vedo che non sei tu. Di solito non sei così remissiva, ma sei agguerrita, intraprendente, sicura di te! Stasera al contrario sei un po' deludente... non sono abituata a vederti così.... non mi piace. Ti preferisco quando fai la capitana! > dice infine ridendo.
Sollevo lo sguardo e sorrido. <si, anche io mi preferisco in quel modo.>
< su alzati, andiamo dentro, Phoebe ci aspetta.> afferma Maggie. <si andiamo>.
Entriamo in cucina e troviamo Phoebe sul divano con una lettera in mano. La guardiamo confuse perché sta quasi piangendo. <cosa c'e che non va?> chiedo. <questa!> dice porgendomi la busta. La prendo, la apro e la leggo. È una sollecitazione per sfratto. La guardo. <vieni a stare da me! Tanto, stando a quanto scritto qui devi essere fuori entro maggio. A quest'ora già ti sarai laureata in biologia e non avrai bisogno più di quella casa.> spiego.
La vedo illuminarsi. Si alza e mi abbraccia. <oh! Grazie! Grazie! Non ti potrò mai ringraziare... aspetta, ma come farò a pagarti le spese? > chiede lei agitata. Sorrido e le dico. <faremo così Phoebe. Ascolta, tu stai quasi per laurearti in biologia giusto?> <si.> <bene... Appena avrai la laurea da biologa ti assumerò alla clinica veterinaria, sarai il mio braccio destro. Che ne dici.? Almeno così avrai l'utile e il dilettevole. E anche io ... ci stai?>. Propongo. <si!!! Certo che ci sto. Non potevi offrirmi una proposta del genere migliore di questa. > risponde tutta eccitata. Mi viene in contro e mi abbraccia per ringraziami. Rido. <bene. Basta così. Non preoccuparti. Abbiamo risolto il problema.> Mi lascia e si va a sedere di nuovo sul divano, questa volta molto più tranquilla. <Nina? Phoebe? Volete un po' di gelato?> domanda Maggie da dentro la cucina. <si. Per me alla fragola.> dico. <io al caffè!> risponde Phoebe. <va bene!> urla Maggie. Mi vado a mettere sulla mia poltrona, tolgo le scarpe e mi sdraio. Accendo la funzione massaggio shiatsu e mi godo il massaggio in attesa del gelato. Accendo la tv. Faccio un po' di zapping e mi fermo sul telegiornale nazionale. Maggie arriva con il gelato, lo prendo e inizio a gustarmi il mio gusto preferito. Mentre mangio, apprendo una triste notizia. Un cucciolo di lupo è stato ferito e portato in uno stallo per le cure provvisorie. Si cerca un veterinario o un cittadino disposto a farsi carico delle spese del cucciolo. Passa sullo schermo un numero. Lo annoto e lo metto sopra il tavolinetto. Finisco il gelato e mi dirigo in cucina. Poso la coppetta nel lavello e mi dirigo in camera mia. <ragazze, io vado a dormire, sono stanca. Devo riposare per riprendermi da tutto quello che è successo oggi. Anche se domani non lavoro.> avviso. < resta ancora un po' per favore!> mi prega Maggie. Sbuffo <ok>. Batte le mani per la vittoria. E ride. <Nina perché Alex si è comportato in modo possessivo nei tuoi confronti, se nemmeno lo conosci.? Insomma vi siete incontrati per via dell' incidente.> osserva lei. <si. Ha stranizzato anche me il suo comportamento. > replica Phoebe. Le guardo un po' in imbarazzo, non mi va di raccontare quello che è successo al locale e fuori dalla porta. Però devo dargli una risposta. Opto per la verità. <si è comportato così perché ci siamo baciati.> dico. Le guardo. Vedo le loro reazioni. <vi siete baciati? Quando?> dice Phoebe. Prendo un respiro...  < stavo ritornando al privè e mi ritrovo davanti lui. Mi ha chiesto di perdonarlo per l'incidente e mi ha offerto un drink. Però invece di andare al bar, si è diretto al piano superiore. Dentro un ufficio. Lì mi ha offerto da bere. Quando mi sono accorta di fissarlo, ho concentrato la mia attenzione sulla pista da ballo. Però d'un tratto le sue mani mi hanno avvolto in un abbraccio da dietro. E quando mi sono girata, per liberami, lui ha aumentato la presa e mi ha dato un bacio. Poi siamo stati interrotti dalla tua chiamata Phoebe. E dopo me ne sono andata, lasciandolo lì da solo. Poi il resto lo sapete già.> chiarisco. <si ma questo non spiega, perché ti ha portato di sopra. E perché ha ordinato a Lucas di non portarti il drink.? > domanda Maggie. Faccio un lungo respiro, per prepararmi alle loro reazioni di fronte la bomba che sto per sganciare. <lui è il proprietario.> spiego. <cosa? lui è Alex Montemajor? Il discendente dei Lord di Boston? > domanda Maggie scioccata. < si lui in persona... Sconvolte? Io ho reagito come voi. > rispondo. <si. Sconvolte.> dicono insieme. Bene ora che le ho messe a tacere, voglio solo andare a dormire. < ragazze, adesso che siete al corrente di tutto, vi lascio. Vado a dormire, sono stanca.> dico. <si vai. Noi andremo tra un po' a dormire.>. Dice Phoebe. Salgo le scale ed entro nella mi stanza. Mi spoglio, metto shorts e t-shirt e vado a lavarmi i denti e a struccarmi. Quando ho finito vado verso il letto e quando mi sdraio, crollo in un sonno profondo.

Lui... la mia rovina!!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora