CAPITOLO 41

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Quando il nostro jet tocca terra, io prendo un grosso respiro. Per questi quattro giorni voglio dimenticarmi dei problemi di Drew e del mio lavoro. Voglio avere la mente libera da ogni preoccupazione, almeno così posso vivermela per come si deve. Insieme ad Alex. Ho molte aspettative. Voglio divertirmi come non mai. E voglio che questa vacanza resti impressa sia nella mia mente, sia nella mente di Alex. Voglio che ogni volta che sente il nome Bora Bora, gli si illuminino gli occhi. Voglio che con la mente e col il cuore lui ripercorra il tempo trascorso qui e dica: si, in quei quattro giorni ho vissuto spensierato come non mi capitava da tempo, ho riso come un matto nel vedere Nina gioire per ogni cosa, non la dimenticherò mai. Voglio che questa vacanza ci rilassi da tutto lo stress che abbiamo accumulato e voglio anche portare un ricordo indelebile di noi due qui, in quest'isola del Pacifico. Prendo per mano Alex e gli dico < sono pronta! Andiamo a divertirci come dei matti! > Lui a sua volta mi guarda < si andiamo a lasciare il segno! > Scendiamo la scaletta e mano nella mano ci dirigiamo verso l'auto che ci aspetta. Una volta a bordo, mi accoccolo su di Alex. Lui mi stringe a se e mi bacia la fronte. < sta per iniziare la vacanza dei tuoi sogni > gli sorrido, e lo stringo di più a me. In dieci minuti di viaggio in macchina, ho notato la meraviglia del posto. E ho avvertito il caldo afoso, in contrasto col caldo umido di Boston che ho appena lasciato. Quando l'auto si ferma, scendiamo e il panorama che si staglia di fronte a noi ci lascia letteralmente senza fiato. Vedo un boschetto di palme da cocco, costeggiato da una lunghissima spiaggia di sabbia bianca. La stessa sabbia si riversa dentro le acque coralline dell' oceano. In lontananza scorgiamo delle casette in legno poste proprio in mezzo all' acqua. Hanno il tetto a forma di piramide ricoperto di palme essiccate. Che rende la struttura particolarmente affascinate. Per arrivare da loro, bisogna prendere una passerella, sempre in legno. La disposizione di queste villette, è puramente casuale, anche se stando più attenti possiamo vedere che sono tutte collegate. Ci incamminiamo verso la spiaggia. E saliamo sulla passerella. Tiro Alex per un braccio < Alex ma noi alloggeremo in una di quelle vero? > dico indicando le strutture con occhi sognanti. Lui tutto sorridente mi fa si con la testa e poi aggiunge < si, però non quelle. Noi alloggeremo dentro la più grande e dentro la più bella. Quella > Seguo il suo sguardo e finalmente la vedo. È enorme. È il doppio delle altre, che abbiamo accanto. È posizionata alla fine della passerella. Per arrivarci bisogna attraversare una rotonda, posta alla fine della passerella.

 Per arrivarci bisogna attraversare una rotonda, posta alla fine della passerella

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Arriviamo davanti alla porta d'ingresso e Alex tira fuori le chiavi. Mi stranizza che lui sia in possesso delle chiavi, perché nessuno ce le ha consegnate. < come mai hai le chiavi? Dove le hai prese? > si volta e prima di aprire dice < questa qui è mia, piccola. Sono il proprietario. > ma stiamo scherzando? Non può esserci questa coincidenza! < scherzi vero? > dico seguendolo dentro. < no, tutto questo è mio. > sto per ribattere, ma resto senza parole. Questa non è una casetta sul mare qualunque. Qui c'è lusso e stralusso. Porca miseria. Qui è tutto in legno, e anche il pavimento è ricoperto di parquet. L'arredamento invece è in stile contemporaneo. Le stanze sono davvero molto grandi. Quando si entra si ci ritrova proiettati nell'open space del salone. Non so nemmeno come descrivere quello che vedo, ma ci provo. Alex qui ha un divano immenso. Rettangolare con l'angolo. È grigio perla ed è in pelle. È posto di fronte ad una parete attrezzata, piena di libri e dvd. Al centro di essa si erge una tv al plasma gigantesca. C'è un tavolo di vetro con delle sedie di pelle. E un enorme tappeto, posto al centro della stanza bianco e grigio. Ci sono altri particolari, ma non mi soffermo. Cerco la cucina, una volta trovata, posso affermare che, la cucina è stupenda. Ha un isola posta al centro della stanza, con fornelli ad induzione. Ed una cappa aspiratrice sospesa su di essa. È di colore beige chiaro, con perfili di un tono più scuro. Gli altri mobili appartenenti alla cucina sono disposti in modo semplice. Ci sono anche dei quadri dipinti a mano un po' particolari,pieni di colori. Ma quello che ti attira di più è l'isola gigantesca al centro della stanza. Poi c'è il frigorifero. Anch'esso molto grande. Ha due ande, che se aperte dal centro ti mostrano un tunnel senza fine. Questo è di un color crema. Ha un display che segna la temperatura e una rientranza dove esce l'acqua. Mmm fico. Penso tra me e me. Se queste due stanze sono così belle non oso immaginare le altre. Cerco la stanza da letto, e quando la trovo resto a bocca aperta. Perché una parete è letteralmente in vetro, e da la possibilità di ammirare l'oceano che si staglia davanti. Il letto, anche lui in stile contemporaneo, porta un designe particolare e anche l'arredamento. Ci sono vari quadri che riportano opere d'arte appesi sulle pareti. Tutto questo lusso mi da alla testa, e ormai non mi concentro più di tanto a com'è la stanza o la casa, anche perché sono stregata dal panorama del mare. Noto che c'è una porta vicino alla parete in vetro. La apro e con mia sorpresa mi trovo su una verandina con balcone. Qui fuori ci sono anche delle sdraio ed un tavolinetto in vimini. Mi sporgo dal balconcino e guardo l'acqua. Vedo nuotare tanti pesciolini. È un posto davvero bello qui. Lo adoro. Mentre sono assorta nei pensieri, Alex mi abbraccia da dietro e mi bacia sul collo. < eccoti qui > < è bellissimo qui. > dico riflettendo. < Si lo è. Che ne dici di metterti in bikini e di andare in giro a divertirci? > < dico che vado a cambiarmi subito > rido. < dai vai! > mi allontano e vado in stanza. Poi mi blocco e torno indietro. < Ma non ho un bikini! A dire la verità non ho niente oltre a questi vestiti che indosso. > dico allarmata. Lui scuote la testa, mostrando un sorriso < Hai tutto anche qui. Guarda nell'armadio > < tu sei incorreggibile. Non mi dire che anche nella casa immaginaria a Parigi ho tutto nell'armadio? > si avvicina < non a Parigi, ma a Madrid! > rimango senza parole. < oook > senza parole mi giro e vado in cerca dell'armadio. Inutile dire che quando lo trovo resto senza parole. C'è davvero tutto. Cosi prendo un bikini qualsiasi e lo indosso. Una volta pronta, vado da Alex, che è ancora in veranda. < pronta! Andiamo > mi prende per mano e una volta prese le chiavi, ci dirigiamo in spiaggia. Sento la sabbia calda anche attraverso i saldali. I granelli che si infiltrano bruciano. In lontananza vedo un gruppo di persone accerchiate davanti un tabellone. < andiamo li, magari ci sono scritte le attrazioni, i corsi da fare in spiaggia > < andiamo > Una volta arrivati, mi faccio spazio tra la gente e leggo le scritte sui cartelloni. Ci sono diversi corsi. Da quelli di nuoto subacqueo a quelli di sci nautico. Ci sono anche dei voli con elicottero. E delle gare a premio con le moto d'acqua. Interessante. Qui non manca niente! Felice, mi sfrego le mani e voltandomi verso Alex dico < cosa facciamo oggi? Sci nautico o nuotiamo tra gli squali e le tartarughe? > mi guarda preoccupato. < sono pericolosi. > sbuffo < sembri mio nonno ... dai dobbiamo divertirci, scegline uno. Tanto li faremo tutti comunque, in questi quattro giorni. > < va bene, nuotiamo con i pesci > < squali, sono squali ... tranquillo > rido sotto i baffi. La faccia di Alex è da fotografare. < sono tranquillo > <non sembra > Lo trascino verso la zona dove ci sono gli attrezzi per immergerci. Li c'è l'istruttore. Se non sbaglio ha la stessa età di Alex più o meno. Solo all'opposto nei tratti. Mi avvicino < ciao, io e il mio ragazzo vorremmo prendere parte a una lezione. Abbiamo voglia di esplorare la barriera corallina e i suoi abitanti > alza la testa dell'attrezzatura e mi guarda mellifluo. Già mi sono pentita. Alex non risponderà di se, se questo ragazzo ci proverà con me. < vuoi esplorare solo quella? O preferisci esplorare anche l'istruttore bellezza? > Faccio una smorfia disgustata. È un bel ragazzo, ma il suo atteggiamento mi nausea. Sto per rispondere quando Alex scrocchia le dita e risponde tagliente < e tu vuoi esplorare l'ospedale o la pancia dello squalo? > A quelle parole, lui sbianca. < hai sbagliato persona, ti conviene comportarti bene, sennò Alex ti mette K.O. credimi, meglio non rischiare > dico seria e lui annuisce. < mettetevi questi > ci porge delle mascherine, delle bombole di ossigeno, delle tute da sub e delle pinne da mettere ai piedi. < vi aspetto tra cinque minuti, su quella barca > dice indicando un gommone < grazie > dico. Mi preparo ad indossare la tuta e le pinne. < È difficile. > < già > una volta pronti ci dirigiamo scalzi e con le pinne in mano verso l'imbarcazione. Una volta saliti, facciamo posto alle altre persone che partecipano con noi. La barca si mette in moto e si allontana dalla riva. Indosso le pinne e mi posiziono meglio la mascherina sul viso. Poi mi porto il tubo dell'ossigeno alla bocca e dopo che l'istruttore ci da le dritte, prendo Alex per mano, e sporgendomi all'indietro lo trascino in acqua con me. la bellezza del fondale marino è da togliere il fiato.

 la bellezza del fondale marino è da togliere il fiato

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La barriera presenta molte diversità di specie. E i pesci che nuotano qui sono bellissimi. Ci sono anche il pesce angelo e il pesce pagliaccio. Alex mi nuota vicino, e gli indico i pesci. Lui invece mi indica una tartaruga. È molto grossa e nuota tranquilla vicino a noi. Le vado incontro e la tocco. È stupenda. Gli tocco il guscio e le pinne, e lei ritrae la testa. Si spaventa ad essere toccata. Prendo Alex per mano e ci spostiamo di qualche metro. Siamo circondati da tantissimi pesci. Anche dagli squali adesso. C'è n'è uno proprio bello grosso che nuota sopra le nostre teste. Indico il pesce sopra di noi ad Alex, e dopo mi avvicino. So che sono pericolosi, ma mi fa così tanto simpatia che provo con cautela ad avvicinarmi a lui. Lo tocco e lui, con mia sorpresa si lascia accarezzare, sembra quasi un cucciolo di cane che cerca affetto. Forse è un bravo squalo o forse percepisce il mio amore per gli animali. Mi allontano da lui e vado da Alex. Lo porto con me vicino allo squalo. Gli indico di toccarlo. Lui segue me, e finalmente anche lui lo tocca. Sorridiamo. Si sta da Dio qui. Se solo non fossimo bisognosi di ossigeno potrei vivere qui sotto. Dopo poco veniamo circondati da altri esemplari. E anche se nuotano tranquillamente, decido che è meglio allontanarsi, non si sa mai. Cosi insieme ad Alex torno in superficie. La barca sta un po' distante, così a nuoto ci avviciniamo. Alex mi aiuta a salire su con una spinta. Una volta su, sale anche lui. Mi tolgo le bombole e la maschera. Mi strizzo i capelli gocciolanti e noto che l'istruttore mi guarda. < ti sei divertita? > < si, ci siamo divertiti > risponde Alex per me. < sono contento. Adesso quali sono i vostri programmi? > chiede. Alex sbuffa arrabbiato. < non sono cazzi tuoi! > < non ho chiesto il tuo parere > < si, ma io voglio dartelo. > Intervengo io < adesso basta. Non sono disponibile, mi dispiace. Cercati la troia di turno qui sull'isola. Io amo questo uomo e non lo tradirei mai, specialmente con te ... > mi guarda shockato. Alex invece ride sornione. < colpito ed affondato, idiota > lui non risponde. < andiamo piccola. Lascia l'attrezzatura qui, non ci serve più. > annuisco e faccio come mi viene detto. Poi una volta a riva scendiamo e ci dirigiamo verso un chioschetto. Li c'è musica a tutto volume. E gente che balla, beve e mangia, mentre si diverte. Arriviamo li e la barista bionda punta Alex. < ehi bello gnocco cosa ti servo? > Alex la guarda e risponde < voglio un cosmopolitan per lei e per me un long Island ice thea > lei sposta lo sguardo da lui a me. < o scusa non avevo capito fosse la tua ragazza. Arrivano subito le vostre ordinazioni. > < grazie, e tranquilla > sorrido tra me e me. Almeno lei ha fatto la persona matura, non come quello stronzo di poco fa. < mettiamoci in quel tavolo > dico indicandolo. Subito ci arrivano le ordinazioni e con loro la barista ci porta anche delle olive e degli stuzzichini. < omaggio della casa > < grazie > Mi godo il drink con calma e nel frattempo mangio quello che c'è sul tavolo. Alex invece non li tocca. < non ne vuoi? > < no, tra poco andremo a pranzo. Quindi questi non li voglio. > < meglio, perché io ho una fame terribile. > sorrido e lui ricambia. Una volta finito il drink, mi alzo e mi butto nella mischia di persone che ballano. Dopo essermi stancata, e dopo aver costatato che questo caldo è terribile, vado da Alex e gli dico che voglio farmi un bagno. Lui si alza e va a pagare, o meglio mette in conto. Poi andiamo in spiaggia. Mi tuffo in acqua e riemergo. L'acqua mi ha letteralmente rinfrescata. Quando esco, abbraccio Alex. < ti amo > < anche io piccola > < adesso andiamo a pranzo > < si andiamo > Pranziamo in un locale dove servono del cibo tipico del posto. Mangiamo tutto. E ci saziamo entrambi. Poi torniamo in casetta e ci stendiamo sulle sdraio in veranda. Li passiamo gran parte del pomeriggio e della sera, tra coccole, effusioni e tanto sesso. Devo dire che la prima giornata qui, è stata piena di eventi che hanno lasciato il segno. Sicuramente anche ad Alex la vacanza sta piacendo. E io sono super elettrizzata, si prospettano altri tre giorni di puro divertimento.

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