Una volta uscita dallo stato di shock per quello che ho appena visto, mi dirigo come una furia da Drew. Arrivo davanti a lui, e con tutta la forza che posseggo gli mollo uno schiaffo in piena faccia. < cosa cazzo pensi di fare? Eh?Dammi subito la bustina che hai nascosto! > Lui si tiene la mano sul viso,proprio sul punto in cui l'ho colpito poco fa. Tiene lo sguardo basso. < non penso siano affari tuoi! > sputa acido. Resto di sasso in un primo momento.Non mi aspettavo che mi rispondesse cosi. < Drew ascoltami bene, perché te lo dirò una volta sola. Dammi quello che tieni in tasca, o sarò costretta a dirlo a Phoebe. Lei tiene tanto a te, non so se lo hai capito, quindi non voglio vederla soffrire per uno stronzo che si droga, chiaro? > lui sbarra gliocchi e finalmente mi guarda. < non oseresti! Ti conosco! > sorrido. <oh no caro mio, non mi conosci. Farei di tutto per proteggere le mie amiche. Sono io che non conosco te, arrivati a questo punto! Dimmi Drew, perché? Da quanto me lo nascondi? > Si allontana di qualche passo e va a sedersi sul marciapiede. Lo seguo, voglio delle risposte. Mi siedo affianco a lui, e aspetto che mi racconti il motivo. Sospira, e si prende la testa tra le mani. <sono in questo giro da anni, Nina. > < che vuoi dire? > < quello che ho detto > gli lancio un occhiata assassina. < ho iniziato quando avevo diciassette anni ... sai, a volte gli amici sbagliati ti portano ad imboccare strade senza uscita ... > < quindi è da sette anni che sei in questo tunnel? > < no. Mia sorella l'ha scoperto, e mi ha costretto ad intraprendere la via della disintossicazione. > continuo a guardarlo < non capisco, se sei stato disintossicato, perché hai preso quella? > tira fuori la bustina. Se la rigira tra le mani. < veramente non lo so, è da tanto che non mi faccio di questa, ma delle volte ne sento come il bisogno. Vedi, ho iniziato non solo per colpa degli amici, ma anche perché in passato è successo un fatto terribile, che mi ha catapultato in questo schifo ... non voglio perdere Phoebe, Nina. Anche io tengo a lei. Non credevo esistesse ragazza sulla faccia della terra, con le sue qualità, ma anche con i suoi difetti. Sto imparando ad amarla. E non voglio che questa, me la porti via... > lo guardo < allora resisti all'impulso di farti, so che può essere molto difficile farlo, ma pensa a cosa potresti perdere se imbocchi di nuovo questa strada > Mi guarda tristemente < perderei tutto, Nina. Non solo lei, ma anche mia sorella, e te. E io non voglio. Perché da quando ti ho incontrata, mi hai salvato. Non lo dico tanto per dire qualcosa. Te l'ho sempre detto che se la mia ancora di salvezza. > < beh, se sono questa,permettimi di aiutarti ancora una volta. Dammi questa bustina. Liberati di qualcosa che potrà solo farti male, e corri dentro, da Phoebe. Non so che problemi avete avuto dopo lo spogliarello, ma lei è dentro che si scola bottiglie intere, ed è ubriaca fradicia. Riportala a casa e chiarite. Dimenticati che questo schifo esiste, e non provarci più a comprarla, perché la mia minaccia è sempre valida > Finalmente dopo le mie parole, mi porge la bustina. < Grazie Nina. > < non ringraziarmi. Ringrazia te stesso. Se hai forza di volontà superi tutto. Spero che tu riesca a superare nuovamente questo vortice. > < si, più che superarlo non vorrei rientrarci > <allora sii forte > annuisce guardandomi, accenna un mezzo sorriso. Mi alzo in piedi e pulisco i miei vestiti, poi gli porgo la mano. Lui la prende e a sua volta si alza. < dai andiamo dalle nostre metà > mi guarda stupito <ma io e lei anc ... > non lo lascio finire < lo sarete, ne sono sicura, ma tu devi dimenticarti di questo schifo > dico sventolando la bustina.Annuisce. Bene. Devo buttarla, ma non qui davanti a lui, potrebbe tornare a prenderla. La butterò nel wc e chiederò ad Alex di aumentare la sicurezza. <entriamo adesso > e parto spedita verso l'entrata. Drew mi blocca per un polso. < aspetta > < cosa c'è? > < niente, solo questo! > si avvicina e mi stringe a se. Io ricambio il suo abbraccio con una stretta altrettanto decisa. Quando sciogliamo l'abbraccio mi avvicino a lui e gli stampo un bacio sulla guancia. < ti voglio bene, non voglio perderti. > < ti voglio bene anch'io bambolina> sorridiamo. Alla fine ci decidiamo ed entriamo. La folla si è quasi dispersa. Il motivo è che Jason è andato via. Quindi adesso le persone sono tutte ai tavoli o ai bagni. Credo per rinfrescarsi un po' gli spiriti bollenti. Ci dirigiamo insieme al tavolo dove eravamo prima con gli altri, perché ci sono Alex e Phoebe. < eccoci > Alex mi sorride in modo stanco, invece Phoebe non accenna a niente. Ne un sorriso ne a una parola. Decido di lasciarli soli.< Alex, vieni con me un po' su. Ho bisogno di te > il suo sorriso adesso è malizioso. < andiamo! > Pensa davvero che dopo questa serata, io abbia voglia di fare sesso? Si sbaglia, voglio parlargli di Drew e della droga che spacciano fuori il Verdant. Saliamo le scale e una volta dentro corro subito in bagno. Alex mi segue a ruota. < ma che fai? > < vieni e lo vedrai!> una volta che mi ha raggiunta , il suo sguardo si rabbuia. < che ci fai tu con quella? > < non è mia > < e allora di chi è? Perché ce l'hai tu? > mi siedo sul wc e inizio < è in mio possesso, perché l'ho confiscata a Drew. L'ho beccato fuori, mentre la comprava. Quando sono andata a cercarlo. > Alex sbarra gli occhi. < Fuori hai detto? > annuisco. <Drew si droga? > < non esattamente ... > gli racconto cosa mi ha detto fuori e lo vedo fare delle smorfie. Alla fine dice < beh, anche se al momento non lo fa, viene da un passato di tossicodipendente. Quello che dobbiamo fare tutti è quello di stargli vicino. Ma il compito più duro spetta a Phoebe. Non mi ha voluto dire a cosa fosse dovuto il suo malessere. Ma adesso ho qualche idea. Comunque se lui avrà bisogno di noi, ci saremo. Se avrà bisogno di cure, mi metterò in contatto con il miglior centro. Insomma lo aiuterò anche io. Gli amici servono a questo. > lo guardo con ammirazione.L' Alex di qualche mese fa, non si sarebbe interessato minimamente a Drew. Per lui era una minaccia. Ma questo Alex invece è diverso. Capisco che è cambiato e maturato parecchio. Lo abbraccio. < grazie, questo che hai detto per me è importante. Lui è importante, e non voglio perderlo > < lo so, per questo ho detto cosi! > sciolgo l'abbraccio e mi alzo dal wc, alzo la tavoletta e apro la bustina, spargendo il contenuto dentro l'acqua. Poi tiro lo sciacquone. Butto la bustina vuota nel cestino e vado a lavarmi le mani. Quando finisco dico ad Alex di tornare a casa. Nel giro di pochi minuti sono già a letto.Sotto le coperte primaverili, avvinghiata al corpo di Alex. Mi concentro sul battito del suo cuore, per prendere sonno. Ma questo non avviene. Mi sento scomoda. Allora cambio posizione gli do le spalle, e lui a sua volta mi cinge il corpo con il suo braccio. Appiattendosi letteralmente su di me. Finalmente così, mi addormento. Quando mi sveglio il mattino seguente Alex non c'è. Dove sarà andato? Non penso sia a lavoro,dopo la serata di ieri il club è chiuso. Per ripulire il macello che le persone hanno combinato. Sicuramente Alex sarà di sotto. Mi allungo sul letto per guardare l'orario sul mio cellulare. Sono le dieci. Sbuffando mi alzo e vado a vestirmi. Quando sono pronta mi ributto sul letto, prendo il cellulare sul comodino e chiamo Phoebe. Devo sapere come si sente stamattina. < ... pronto?> < stavi dormendo? > < mmm > rido < ascolta, dimmi come stai? > < assonnata e con una sbronza colossale > < Drew dov'è?> < nella tua stanza > < ieri quando siete tornati era tutto apposto? > indago < non lo so, non me lo ricordo. Penso di si, perché? > mmm lei non ricorda niente, oppure Drew non le ha detto niente. < niente, volevo solo sapere come si è evoluta la vostra serata, visto il vostro comportamento di stanotte > < mmm boh. Ricordo solo che ero al tavolo ad ubriacarmi, poi nulla. Penso che Drew mi ha riportata a casa dopo. > < capito. Dai visto che è tutto apposto, ti lascio dormire. > < ok ok. Buona notte. > rido < buon giorno semmai. >stacco la chiamata e una volta alzatami dal letto vado verso il piano terra dove penso ci sia Alex. Quando esco dalla sua stanza mi imbatto in un Alex tutto sudato. < amore già sveglia? > mi mordo il labbro. Lo squadro dalla testa ai piedi, più volte, con fare ammiccante. < mmm si. Mi sono svegliata e tu non c'eri. Cosi mi sono vestita e stavo venendo a cercarti. > mi guarda. < mi stavo allenando. Sono andato a correre. Adesso devo andarmi a lavare. vieni? > < ma io sono già vestita e pulita ... > mi afferra di colpo e mi abbraccia, lasciando così su di me uno strato umido sulla pelle. Il suo sudore. < adesso hai bisogno di una doccia > lo guardo malissimo. A braccia conserte. < sei sempre il solito stronzo. > lui mi guarda e mi sorride dispettoso e soddisfatto. < hai un bellissimo modo per dirmi che mi ami sai? > < ma io non ti sto dicendo affatto che ti amo. Ti sto dicendo che sei stronzo e basta. > si avvicina a me con passo felpato e mi schiaccia al muro. Le sue mani ai lati della mia testa, e il suo viso a due centimetri dal mio. Riesco a percepire il suo respiro. Alcune ciocche di capelli umidi mi sfiorano la fronte. E i suoi occhi cosi blu mi fissano, come a dirmi non hai scampo. Si avvicina alla mia bocca e ci passa sopra la lingua. Resto immobile.Lui ritenta. Ma sono ancora ferma. Quando non gli va più di giocare si fionda su di me per darmi un vero bacio. Uno di quelli cosi carichi di desiderio e promesse che solo lui sa darmi. A questo la mia reazione è spontanea. Porto le mie mani in mezzo ai suoi capelli e lo avvicino di più a me. Lui subito dopo si sposta sul collo e dopo avermi sedotta coi baci, lascia il suo marchio. Di seguito porta le sue mani sulle mie cosce e con un movimento veloce mi alza da terra. Io mi aggrappo ai suoi fianchi mentre lui si incammina sicuramente verso la doccia. Una volta chiusa la porta della doccia mi rimette coi piedi per terra. Mi spoglia lentamente, e una volta nudi entrambi, ci posizioniamo sotto il getto dell'acqua. Il bagno dura pochissimo, giusto il tempo di insaponarci e risciacquarci. Quando siamo entrambi avvolti in un telo, ci dirigiamo in camera. Io vado nell'armadio dove Alex tiene i miei vestiti. Scelgo una gonna di jeans e una camicetta coi bottoni sul davanti a quadri rossi, bianchi e neri. E un paio di sandali con la zeppa. Alex a sua volta sceglie un paio di jeans neri e una maglia grigia con scollo a V. mentre mi vesto Alex dice <Piccola, che ne pensi di staccare un po' la spina e di passare magari alcuni giorni con me lontano da tutti? > mi volto e lo guardo < dico che sarebbe una cosa fantastica. Mi ci vuole proprio una vacanza. > sorride. Ed è bellissimo vederlo felice e spensierato, non come quando ci siamo conosciuti,quando i suoi occhi nascondevano segreti. < fantastico preparati, che ci aspetta l'aereo > come ? < adesso? > dico un po' istericamente. < si,proprio tra un'ora > dice ridendo alla mia espressione shockata. < ma ...ma ... come faccio ad organizzarmi col lavoro? In un'ora? Phoebe dorme, ha una sbronza colossale, non può badare ad Aki. Chi mando in clinica a controllare che sia tutto apposto? > si avvicina, e il mio campo visivo e il mio olfatto percepiscono Alex e il suo Profumo. < ehi tranquilla, chiama Marco oppure Maggie, sono sicura che per quattro mesi se la sapranno cavare ... > o mio Dio sono spacciata. Il mio lavoro e la mia reputazione di buon medico veterinario andrà a puttane. Stando fuori quattro mesi per divertimento il mio nome non sarà più credibile. Lo guardo isterica < ma io non posso stare fuori tutto questo tempo Alex! >lui ride. Io mi dispero e lui ride! < scherzavo, dai calmati. Staremo solo quattro giorni. Tranquilla. Il tuo lavoro è al sicuro. I tuoi pazienti saranno in buone mani. Phoebe e Maggie sapranno cavarsela con i cani in degenza. La clinica rimarrà chiusa. Loro si occuperanno solo dei cani e dei gatti che avete in stallo. In caso di bisogno c'è sempre tuo fratello > rassegnata rispondo < va bene. Dammi il tempo di avvisarli > < ho già fatto io. Sono al corrente di tutto.> < e da quando? > < da stamattina > < quindi tu hai organizzato un viaggio e il lavoro a tre persone in due ore? > <esattamente. > L'ho mai detto che è un maniaco del controllo? < ok ... quindi dove si va? Dove mi porti? > sorride <eh questo è un segreto baby. Lo scoprirai a tempo debito. < ok. Spero solo che sia un posto paradisiaco. > < lo è fidati. > gli vado in contro e gli stampo un bacio a fior di labbra. < ma devo preparare una valigia, come faccio a sbrigarmi in tempo? Manca pochissimo. > < non devi portarti niente. Parti così come sei. Devi prendere solo gli occhiali da sole e il passaporto. > < agli ordini > Quando abbiamo fatto, ci immettiamo nel traffico di Boston diretti all'aeroporto. Una volta arrivati, invece di andare verso i voli pubblici, Alex mi guida verso una pista riservata. In lontananza scorgo un piccolo jet. Mi volto verso Alex e dico < non mi dire che quello li, è di tua proprietà? > scuote la testa. < no non lo è. L'ho solo affittato per il nostro viaggio. > interessante. < allora, me lo dici dove siamo diretti? > < no > faccio il broncio. < sei insopportabile. > < è una sorpresa. > < lo hai già detto >Quando saliamo sul jet resto a bocca aperta. Qui dentro è tutto molto lussuoso. Alex avrà speso un sacco di soldi per affittarlo, quando invece potevamo viaggiare comodi su un aereo qualsiasi. < quanti soldi hai speso per questo?> dico indicando il lusso che mi circonda. < pochissimo, tranquilla > < bugiardo, saranno di sicuro parecchi soldi che potevi risparmiare. >< ma che devo fare io con tutti i miei soldi, se non spenderli per qualcosa che mi piace? > < magari donarli a qualche associazione, oppure ospedale> si avvicina e mi cinge i fianchi. < ma questo lo faccio già. Dono i miei soldi alle associazioni per madri single, per le vittime di stupri, agli ospedali pediatrici e al canile di Boston. > alla sua risposta lo abbraccio fortissimo. < grazie, hai un cuore grande. Mi riempi di orgoglio. Sei molto cambiato Alex e devo dire che sei cambiato in meglio. > < questo è merito tuo. > gli sorrido. < dai adesso dobbiamo prendere posto e allacciarci le cinture. Fra pochi istanti decolliamo. > < si andiamo > Prendiamo posto e ci allacciamo le cinture di sicurezza, nel frattempo il comandante di volo ci annuncia che stiamo per dirigerci a Bora Bora. Al suono di quel nome io scatto come una molla. < Oh mio Dio!!! Non posso crederci! Andremo sul serio in un posto paradisiaco! Grazie mille amore mio. > Alex mi guarda sorridente e < sorpresa!! > Alla fine c'è riuscito a farmi una sorpresa, coi fiocchi direi . Bora Bora è il posto più bello che io abbia mai visto. Ovviamente fino ad oggi ho solo ammirato il panorama dalle immagini di Google, ma fra qualche ora metterò piede sulla sabbia bianca delle spiagge di questo paradiso. Il nostro paradiso. Non vedo l'ora di respirare un po' di aria pulita e di andare a prendere il sole su una sedia sdraio sotto alcune palme da cocco. Magari Alex sarà cosi gentile di afferrare un ramo di palma e sventolarmi aria come succede alle dive di Hollywood. I miei pensieri mi stanno facendo sognare ad occhi aperti, infatti il suono della voce del comandante che ci avvisa che stiamo per partire, mi riporta alla realtà. < ti eri persa nei tuoi pensieri sul posto vero? > < oh si, io ho sempre visto le foto su Google di Bora Bora, è da quando sono piccola che sbavo e fantastico su quel posto. E pensare che tra pochissime ore sarò li, con te mi si riempie il cuore di gioia. > < vedo che c'ho azzeccato allora. > < si tantissimo > Il viaggio sta passando bene, tutto sommato. A parte qualche turbolenza ad alta quota. Ma questo è normale. Mi slaccio la cintura e mi alzo. Alex dorme. Quindi io perlustro un po' questo jet. Ci sono due camere da letto. Una singola con due letti e una matrimoniale. Poi c'è un bagno con tanto di vasca idromassaggio. E anche una cucina. Apro alcuni sportelli per vedere se c'è del cibo, visto che con tutta la fretta di Alex non ho fatto colazione. Con mia sorpresa trovo delle fette biscottate e della marmellata. Le prendo e li appoggio sul ripiano della cucina. Poi cerco anche del latte o del succo. Ci sono anche questi in frigo. Prendo il succo e lo bevo direttamente dal cartoncino in cui si trova. Non voglio rischiare di buttarmelo a dosso per via delle turbolenze. Cerco anche il coltello e una volta trovato mi preparo quattro fette biscottate con la marmellata. Quando finisco metto in ordine tutto quanto e torno da Alex. Ma lui non c'è. Mi volto e me lo ritrovo davanti. Mi porto una mano sul cuore che scalpita per lo spavento. < mi hai fatto paura. > < vieni > mi dice, afferrandomi poi il polso e trascinandomi in camera da letto. < ma che? > < shh lasciati guidare. Ti voglio così tanto. > chiude la porta alle sue spalle, e si avventa sulla mia bocca. Non mi da nemmeno il tempo di capire che sono atterrata sul letto, che già inizia a spogliarmi. Di riflesso e guidata dalla foga, lo spoglio anche io dei suoi vestiti. Ci ritroviamo nudi e ansimanti. In preda ad un istinto primordiale, quello di possederci a vicenda. Anche ad alta quota. Mi seduce con la bocca e con il corpo. E io sono quasi all'apice. Lascia una scia di baci seguita da morsi su tutta la mia pelle, iniziando dalle braccia fino a sotto l'ombelico. Mi inarco sotto la sua bocca esperta. Il mio corpo reagisce al suo come per magia. Infila la lingua dentro il mio ombelico e inizia e girare intorno. Questo contatto mi rende molto sensibile. Porta le sue mani dietro la mia schiena, e mi spinge verso la sua bocca. < mmm, Alex così, mi fai impazzire. > ride. Lo guardo ed è meravigliosamente sexy. Il ciuffo dei suoi capelli mi accarezza la pelle tra il collo e l'orecchio. Non c'è la faccio più. Queste sensazioni mi stanno mandando al culmine. Lui continua il suo assalto. < non resisto > mi sta baciando con tanta lussuria che non resisto più. Iniziamo ad amarci, come non mai e una volta soddisfatti, Alex cade rilassato sul mio corpo. Io lo cullo tra le mie braccia. Con Alex ho appena fatto l'amore ad alta quota, su un jet lussuoso. Una cosa che non mi sarei mai immaginata di fare. Quando siamo entrambi soddisfatti, ci alziamo e ci andiamo a rinfrescare un pochino sotto la doccia, e poi ci rivestiamo. Siamo pronti ad approdare sull'Oceano Pacifico. Sono pronta a divertirmi come non mai. Sono pronta a trasformare questi semplici quattro giorni, nei giorni più divertenti e più importanti della mia vita.
STAI LEGGENDO
Lui... la mia rovina!!!
RomanceNina dopo la laurea, apre uno studio veterinario e conduce una vita tranquilla, tra lavoro e amici. Ma una sera si imbatte in uno sconosciuto. Lui, gli sconvolgerà la vita come un tornado. Niente sarà più come prima, niente ... Il loro rapporto avr...