Capitolo 34

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Non ho dormito niente stanotte, elettrizzata come sono per la cerimonia di oggi. Sono appena le sette del mattino e io sono già in giro per casa. Mi affretto a prendere tutto il necessario e corro verso il bagno. Devo fare in fretta, se non voglio che Marco e Drew mi anticipino, fiondandosi dentro per prepararsi. Talmente sono elettrizzata e carica di adrenalina che mi dimentico di fare colazione. Fa niente, la farò dopo sicuramente. Drew e Marco sono tipi fissati con la corretta alimentazione . Scuoto la testa. I miei pensieri stanno andando da tutt'altra parte. Che dovevo fare? Ah si! Il bagno! Corro più in fretta che posso, con in mano tutto quello che ho bisogno. Ovvero: Vestito, biancheria di pizzo bianco, rasoio, crema corpo, un pettine, un asciugamano e un telo doccia. Arrivata dentro, chiudo a chiave la porta e tiro un sospiro di sollievo. Bene, adesso posso fare tutto quello che voglio e loro aspetteranno. Prima di tutto vado verso la vasca ad idromassaggio, apro l'acqua calda e mentre si va riempiendo butto dentro il bagnoschiuma alla pesca. Immediatamente l'acqua si riempie di schiuma e l'ambiente di un profumo divino. Quando l'acqua è sufficientemente calda, e la vasca quasi piena chiudo il rubinetto. Mi spoglio del mio pigiama, e dell'intimo e mi immergo dentro. Che relax. Accendo la funzione idromassaggio e i miei muscoli che non sapevo fossero tesi, iniziano a rilassarsi. Non so quanto tempo passo immersa, credo tanto perché sento bussare. < chi è? > < tuo fratello. Senti quanto tempo perdi ancora? Sei dentro da un bel po' > < il tempo che mi serve Marco. Sai come sono fatta. Devo essere impeccabile oggi, lo sai. Quindi non rompere, che quando finisco, il bagno è tutto tuo > sogghigno. < va bene, ma sbrigati > < ok > è ora di darsi una mossa. Così dopo avermi insaponato i capelli e il corpo, inizio a depilarmi. Poi risciacquo tutto ed esco. Dopo che mi sono asciugata per bene il corpo, inizio a mettermi la crema idratante. Anch'essa alla pesca. Dopo averla spalmata su ogni centimetro del mio corpo, afferro l'intimo bianco e l'indosso. Mi guardo allo specchio. Bene! Mi sta d'incanto. Adesso passiamo ai capelli. Prendo il Phone e inizio ad asciugare. Dopo una bella mezz'oretta sono lisci come spaghetti. Soddisfatta inizio a truccarmi. Voglio farmi un trucco più leggero, che si adatti al vestito. Alla fine viene fuori un lavoro niente male. Ho valorizzato gli occhi e la bocca. Ho sfumato gli ombretti bianco e nero perlati, passato un filo sottilissimo di eyeliner e applicato tanto di quel mascara che il tutto com'è venuto fuori mi piace da matti. Sulla bocca invece un po' di lipgloss fuxia. Lo so non è tanto, ma a me piace tantissimo. Indosso il vestito e mi guardo allo specchio. < wow > sorrido. Stupendo, questo vestito è una favola. Il riflesso allo specchio è una favola. Io sono una favola. Mentre mi contemplo allo specchio bussano un'altra volta. < adesso che vuoi Marco? Ho finito sto uscendo, un attimo! > < ok, dai che si è fatto tardi! Ancora dobbiamo prepararci, sia io che Drew. Vuoi per caso arrivare tardi e far saltare la sorpresa? > < certo che no! Sto uscendo! > spalanco la porta e nello stesso momento Marco spalanca la bocca. < fratellino ... Allora? Come ti sembro? > al posto suo risponde Drew < in incanto come sempre > < si ha ragione lui. Sei stupenda. Metterai in ombra Phoebe! > < non è vero! > dico ridendo. < vado in camera a finire di prepararmi, il bagno è tutto vostro! > annuncio. Entro in camera e prendo le mie scarpe. Le indosso e mi sento più donna. Quanto amo queste scarpe! Mi danno un tocco di femminilità in più! È proprio vero, che le scarpe sono le amiche delle donne! Vado vicino alla valigia e prendo il mio profumo. La Vie est Belle! Ne metto una quantità esagerata, poi prendo la borsa. Metto dentro tutto l'occorrente e così posso dire di essere pronta. Esco dalla camera e vado in salotto. Li trovo un Drew già pronto. È vestito con uno smoking nero, camicia rigorosamente bianca e papillon. < wow, Drew sei ... divino! Le ragazze alla laurea ti sbaveranno dietro! devo farmi in quattro per tenerle lontane! > dico l'ultimo pezzo della frase ridendo. < vieni qui bambolina, abbracciami > apre le braccia e io mi fiondo all'interno. Sospiro. < siamo pronti per fare un entrata trionfale. > < direi proprio di si. > sorride lui. Quando mi stacco da lui entra Marco. Anche lui bello da morire, col suo ciuffo nero ribelle e quell'accenno di barba. < Pronto? > < no, aspetta. sistemami un po' la cravatta. > < certo, vieni qua. > una volta sistemata la cravatta, posso dire di essere pronta e in ansia per l'evento. < Marco prima di andare, facciamoci una foto. > < certo, mettetevi qua, ci facciamo un selfie. > e una volta scattata la foto, usciamo di casa. Pronti per festeggiare il successo di Phoebe. Una mia preziosissima amica. Ma il mio entusiasmo vacilla un po' al rombo di una macchina. La riconoscerei tra un milione. È l'auto di Alex. Mi riprendo all'istante, non voglio far trasparire le mie emozioni. Cosi entro in macchina di Marco, seguita da lui e Drew. < Marco, prima di andare alla cerimonia passa davanti casa di Alex, devo vedere una cosa. > < va bene. > dopo circa dieci minuti, passiamo li vicino e lo vedo dirigersi in tutto il suo splendore alla sua auto. È vestito di tutto punto, anche lui è in smoking e papillon. Stupendo ... Alex salta su e parte verso una destinazione a me sconosciuta. < bene, adesso possiamo andare! > < ai suoi ordini altezza! > dice Marco. < stronzo, sta zitto e guida! > < ok > dice ridendo. Una volta arrivati all'università, mi sento molto in ansia. Manca davvero pochissimo, e tra meno di qualche istante riabbraccerò le mie amiche. Ci sono tantissime persone qui, che si muovono veloci. Tutte si stanno dirigendo verso il campo da football. La cerimonia si terrà li a quanto pare. Vedo in giro moltissimi ragazzi vestiti con Tocco e Toga rosso e bianco. Tutti molto felici, per il traguardo raggiunto. Mi ricordano me ai tempi della mia laurea. L'unica differenza è che io invece di rosso ero vestita di blu. Sono molto felice di essere qui oggi, felice per qualcosa di bello. Che gioco di parole! < Nina, Drew seguitemi, andiamo a prendere i posti. Andiamo a cercare Maggie > < si andiamo. > una volta arrivati al campo, entriamo e mentre stiamo per dirigerci sugli spalti, vedo Maggie e Phoebe in lontananza che si abbracciano. Vederle insieme più unite che mai mi rende molto felice. Fermo Marco. < aspetta Marco. Voglio che non mi vedano. Almeno fino a quando tu non sarai li con loro. > < gli farai venire un colpo. Lo sai? > annuisco incapace di tirare fuori delle parole. Ho già gli occhi lucidi. < vai, noi arriviamo tra un istante. Drew seguimi. > ci avviciniamo, camuffandoci tra la gente. Ma restiamo nascosti giusto il tempo di vedere Marco arrivare da loro e abbracciarle entrambe. Lo sento dire < ragazze, eccomi qua. Alla fine c'è l'ho fatta. Phoebe congratulazioni per il traguardo raggiunto. > lei sorride e lo bacia con affetto. < andiamo ragazzi, la cerimonia sta per iniziare, prendete i posti, io andrò con i miei compagni. > < aspettate c'è una cosa che voglio mostrarvi. Pronte? > < cos'è Marco, un regalo? Non c'era bisogno mi bastate voi, lo sapete. > Marco ride e scuote la testa. < no. Non è un oggetto è una persona. > < e chi sarebbe? > chiede Maggie. Mi avvicino insieme a Drew appena in tempo per dire io alle loro spalle. Entrambe si girano e incredule mi saltano addosso. < Nina! È Nina. È il regalo più bello che potevo desiderare. > le abbraccio forte a me. Sto piangendo come una bambina. Ma che posso farci? Mi sono mancate così tanto. Delle lacrime di gioia rigano anche i loro visi. < sono tornata, ragazze. E questa volta non vi lascerò mai più. Promesso! > Maggie si stacca dall'abbraccio e si fionda su Marco. < perché non mi hai detto niente? Da quanto tempo lo sai? Da quanto è qui? > chiede lei tutto di fretta. < ehi, piccola, rilassati. Lo so da un bel po' ma non potevo dirti niente. Sennò non era più una sorpresa. > < ti perdono, perché sei tu, e perché lei è qui per davvero. > sorride lei, tra le braccia di Marco. Li guardo e realizzo che sono perfetti insieme. < non volevo che vi informasse sennò questo ... > indico la situazione < ... non sarebbe mai successo! > < hai ragione > mi dice Phoebe. < come sempre! Sentite adesso voglio presentarvi colui che mi ha ospitata a Sofia, colui che mi ha protetta. Ragazze ... lui è Drew > presento Drew, che già si era messo da parte per lasciarmi un momento di felicità. < eccolo qui > vedo l'espressione delle mie amiche, un po' scioccate ed in imbarazzo. Sorrido. < piacere Drew, io sono Maggie. Amica e coinquilina di questa pazza qui! > lui dapprima in imbarazzo si riprende e si presenta. < Drew molto piacere > dice scoccando il sorriso più bello che possiede e baciandola sulla guancia. Poi d'un tratto si presenta anche Phoebe. < io, invece sono Phoebe. La festeggiata di oggi. Molto piacere > con mia sorpresa lui afferra la mano di Phoebe e con un inchino degno di un re, si porta la mano alla bocca effettuando un baciamano. Rimango pietrificata. Drew si è per caso infatuato di Phoebe? < incantato bellezza. > lei a queste parole, diventa più rossa di un pomodoro. Percepisco tanta tensione sessuale, tra i due. Per questo dico < ok ora che vi siete presentati, che ne dite di recarci ai nostri posti, assistere alla cerimonia e poi di andare a mangiare? > Phoebe mi fulmina con lo sguardo. Ahaha piace anche a lei. E come dargli torto. < sei la solita! Si dai andiamo, che si è fatto tardi! > < facci strada, bellezza. > dico riprendendo le parole di Drew. In tutta risposta lo sento ridere. Una volta sistemati sugli spalti, io, Drew, Marco e Maggie ci godiamo appieno l'intera cerimonia, con tanto di premiazione a pieni voti di Phoebe e il discorso di commiato della sua amica di corso. Arrivato il momento di andare a congratularmi con la nuova dottoressa, mi dirigo insieme agli altri verso i laureandi. Ma qualcuno mi blocca prendendomi per un polso. Mi giro ed è Alex. < sei tornata! > dice con un luccichio negli occhi. < che ci fai qui? > dico con voce ferma. < felice di rivederti anche io! > mi dice lui. < che battuta da oscar Alex! > dico sfottendolo. < rispondimi! > avanza pretese adesso? < sono qui, non mi vedi? Ovvio che sono tornata! > < questo lo vedo. Intendevo, sei tornata per restare? > scrollo le spalle < tu che dici? > < smettila di rispondermi con un'altra domanda. > < e tu smettila di farmi domande a cui non voglio rispondere! Comunque quella che dovrebbe fare domande sono io. Che ci fai qua? > < sono un invitato anche io. > stupendo. dovrò averlo alle calcagna per tutta la durata della festa. < interessante ... adesso devo andare > faccio per allontanarmi, ma lui mi blocca un'altra volta. < non evitarmi, Nina. Mi ferisci. > < ti ferisci con poco. > dico guardandolo negli occhi con un sopracciglio alzato. < smettila > < smettila tu e non provocarmi > < non mi arrenderò Nina. Voglio riconquistarti. > < vuoi tante cose Alex> < non è vero, io voglio solo te. Solo te, hai capito! > lo dice talmente convinto che quasi ci credo. < troppo tardi. Tu mi avevi. Avevi solo me. Ma non ti bastavo ... per questo hai cercato un'altra! > dico alzando la voce. Ripensare a ciò mi fa male. Per questo scappo via, prima di scoppiare in un pianto. Raggiungo gli atri, non prima di essermi ricomposta. < ma dove sei stata? > mi chiedono. < ho incontrato Alex. Qui. Alla laurea. > Phoebe cambia espressione. < l'ho invitato io. Scusami se non te l'ho detto prima. > < tranquilla > dico sorridendole. < andiamo > < e dove? > chiedo < a mangiare. > sorrido. Siamo dentro un hotel. Molto di classe. Veramente più che essere fuori, siamo nel giardino. Addobbato per l'occasione molto elegantemente. Ci sono parecchi tavoli rotondi sistemati uno di fianco all'altro. Ogni tavolo ha sei posti. Quindi deduco che nel nostro ci sia anche una certa persona. Infatti dopo esserci seduti tutti vedo arrivare Alex. Si siede nell'unico posto libero rimasto. Ovvero accanto a me. Mi ritrovo Alex a sinistra e Drew a destra. Di fronte Marco con ai lati le mie amiche. Iniziamo la cena con un silenzio tombale. Nessuno intende aprire bocca. Visto che è così parlo io. < Phoebe, allora pronta per venire a lavorare con me? In clinica? > lei si illumina. < certo amica mia. Pronta come non mai. > < bene, preparati perché inizieremo presto. > dopo una lunga conversazione sul mio lavoro, Maggie domanda a Drew. < Allora Drew ... che benefici hai tratto, dalla convivenza con Nina? > che razza di domanda è? Vuole far succedere una guerra? < emh. Maggie, non mi sembra il caso una domanda simile. > intervengo io. < si certo, come no! Non vuoi farci sapere in che modo ve la siete spassata? > dice Alex. Quasi mi strozzo. < Brutto figlio di puttana! > gli dico. Prendo e mi alzo dalla sedia, diretta chissà dove. Come cazzo si permette! Mentre mi allontano più in fretta che posso, mi sento chiamare, ma non mi volto. Sono furiosa. < cazzo Nina fermati, volevo provocarti. Volevo vedere come reagivi. > d'un tratto mi fermo e mi volto. Gli vado incontro. < tu cosa? Non ti devi permettere mai più di dire una cosa del genere. Io non vado con chiunque, nemmeno se quel chiunque fosse Drew! Chiaro? Non sono come certe donne, che strisciano per un po' d'attenzione! > < lo so, volevo testarti, dovevo capire una cosa! > < e che cosa? > < se mi avevi sostituito con un altro! Con Drew! > < Drew è il mio migliore amico, non potrà essere qualcos'altro ... io non sono andata con nessuno. L'ultimo sei stato tu! Cosa che certamente non posso dire per te > schiaffeggiata dalle mie stesse parole, riprendo la mia corsa verso una destinazione ancora sconosciuta. < Nina aspetta, santo cielo. Fermati! > decido di fermarmi e farlo parlare, sennò questa serata finirà disastrosamente. < che c'è? > mi raggiunge col fiatone. < non sono stato con nessuna, neanche io. Non ho più toccato nessuna donna. L'unica donna che amo e desidero sei tu. Nessun'altra. > la sua confessione mi sciocca. Nessuna donna. Non ha avuto nessuna donna. Vuole me. Mi ama. < tu cosa? Non può essere! > dico con un filo di voce. < hai sentito bene. Nessuna. > ripeto nella mia mente le sue parole. Lo guardo. < nessuna? > annuisce. Si avvicina di più a me e mi ritrovo con le spalle al muro, bloccata dalla sua figura. Avvicina le sue labbra al mio orecchio e io deglutisco. < nessuno, piccola. Non ci sarà più nessuno, esisterai solo tu! Te lo prometto! > poi si sposta sulle mie labbra, e io non ho la forza di spostarlo. I suoi occhi sono magnetici e allo stesso tempo famelici. Si avvina di più e mi sussurra < Ti Amo > poi si avventa sulle mie labbra. Cerca disperatamente un passaggio con la lingua. Vorrei resistergli ma il mio corpo non risponde ai comandi. Così mi ritrovo a ricambiare il bacio. Il tempo passato via, non ha cancellato l'amore che provo per lui. E questo bacio lo dimostra. Ma non posso cedere così con un semplice bacio. Così con tutta la forza di volontà mi stacco e giro la testa dall'altra parte. < non posso > dico. Lui impreca ad alta voce. Restiamo a guardarci ancora per un po' quando io decido di dirgli le cose come stanno. < Alex, questo bacio non ti è servito per riconquistarmi. Ne devi fare di strada prima che io decida di perdonarti il tradimento e la perdita di mio figlio. Prima che decida di tornare con te. Prima che io torni ad avere fiducia in te. > < lo so. So che la strada è lunga, ma dammi un'opportunità, l'ultima occasione. Stavolta non fallirò > volevo essere più dura con lui, ma non ci sono riuscita. < bene. Adesso che è tutto chiaro, me ne torno alla festa della mia amica. > mi incammino lasciandolo li. Torno al tavolo e mi siedo. Drew mi chiede < è tutto apposto? > < si, apposto. > guardo tutti ad uno ad uno. Non sanno che fare. < non sono un animale in gabbia, non vi mangio. È tutto ok. Torniamo a divertirci. > detto questo finisco la cena, devo dire squisita. Ci alziamo e ci dirigiamo al centro pista. Il primo ballo lo faccio con mio fratello. È una musica che ti prende l'anima. Ad un certo punto Marco mi chiede < è successo qualcosa tra voi due è vero? > annuisco. < abbiamo discusso, come due pazzi. Poi mi ha baciata. E ha detto che mi ama. > < capisco. Sorellina voglio che stavolta vai piano. Non correre, stavolta potresti farti ancora più male. Intesi? > annuisco e mi stringo di più a lui. Mi sento protetta. Comunque vadano le cose ho Marco con me. Finito il ballo cedo mio fratello a Maggie. Io mi dirigo di nuovo al tavolo. Li vedo danzare felici insieme. Sono una coppia favolosa, pura e semplice. Finalmente Maggie è felice, e questo si vede da lontano. Anche Phoebe stasera è felice. E questa felicità gliela sta dando Drew. Spero un giorno scatti qualcosa tra loro e finiscano col mettersi insieme. Ne sarei felice. L'unico che non ho più visto tra i piedi è Alex. Chissà dov'è? Mi giro intorno e lo vedo alla console intento a parlare col dj. Lui annuncia una canzone, Sorry di Justin Bieber e dice che Alex l'ha dedicata ad una certa Nina presente alla festa. La canzone inizia e io al sentire le parole, piango come una deficiente. La canzone fa così:

you gotta go and get angry at all of my honesty you know I try but I don't do too well with apologies I hope I don't run out of time, could someone call the referee? Cause I just need one more shot at forgiveness I know you know that I made those mistakes maybe once or twice and by once ot twice I mean maybe a couple a tundre times so let me oh let me redeem, oh redeem, oh myself tonight cause I just need one more shot at secon ciance

yeah, is it too late now to say sorry? Cause I'm missing more than just your body is it too late now to say sorry? Yeah I know that I let you down is it too late to say I'm sorry now?

I'm sorry, yeah sorry, yeah sorry yeah I know yhat I let you down i sit too late to say sorry now?

Devi tornare ad arrabbiarti con tutta la mia onestà tu sai che io ci sto provando, ma non me la cavo bene con le scuse spero che non sia troppo tardi, qualcuno può chiamare un arbitro ( o un Giudice?) perché ho solo bisogno di un'altra possibilità per essere perdonato So che tu sai che ho fatto quegli errori forse una volta o due e per una volta o due intendo forse un paio di centinaia di volte quindi lascia che, oh lascia che mi riscatti perché ho solo bisogno di un altro paio di seconde possibilità

Si, è troppo tardi per chiedere scusa? Perché mi manchi più di un semplice corpo è troppo tardi per chiedere scusa? Si lo so di averti delusa è troppo tardi dirti che ora mi dispiace?

Mi dispiace, si sono dispiaciuto, si scusa si lo so di averti delusa è troppo tardi dirti che ora mi dispiace?

Una volta finita la canzone mi asciugo le lacrime, e aspetto il ritorno degli altri al tavolo. Quando tornano ad uno ad uno mi abbracciano per darmi conforto. Alex invece rimane lontano. Mi osserva da lontano. Studia ogni mia mossa. Alla fine si avvicina e mi chiede < is it too late now to say sorry? > e io < no, it isn't too late > gli sorrido e lui ricambia con una nuova luce negli occhi.



Lui... la mia rovina!!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora