3. Brotherhood and quarrel

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(Quello nella foto é Will)

La sera precedente, dopo che Michael era tornato a casa (con i suoi vestiti),avevo guardato video di lui e il suo gruppo fino all'ora di cena. La cover che piú preferivo era quella di The A Team di Ed Sheraan di un ragazzo biondino con gli occhi chiari e un'altro con la pelle piú scura.

Dopo aver cenato, avevo girovagato un pó su Twitter fino ad addormentarmi.

Ora invece ero in bagno a indossare il mio maglione rosso, i jeans chiari e una collana dorata con il ciondolo a croce. Raccolsi i miei capelli in una treccia.

Stavo per entrare in cucina quando delle braccia mi strinsero da dietro. Un profumo di bagnoschiuma da uomo raggiunse le mie narici.

-Will!- urlaii. Mi voltai verso di lui, che mi stava rivolgendo un sorriso sbilenco.

-Sorellina- disse lui con un ghigno divertito.

Sapevo sarebbe arrivato presto, ma pensavo la settimana prossima.

Dopo vari abbracci, saluti e racconti da parte sua su New York (nel frattempo avevo notato che aveva cambiato taglio di capelli), raggiungemmo la cucina dove nostra madre ci aspettava con un piatto di pancakes in mano e del succo d'acero nell'altra.

-Allora piaciuta la sorpresa?- chiese lei poggiando i piatti sul tavolo e poi voltandosi per prendere del succo dal frigo.

-Tu lo sapevi?- chiesi sgranando gli occhi per la sorpresa.
Mia madre annuí sorridendo dopo aver appoggiato del succo sull'isola della cucina.

Sgranai ulteriormente gli occhi e guardai mio fratello che rideva con la bocca piena di pancakes.

Gli diedi un leggero pugno sul braccio e lui smise subito di ridere.

-Scusa ma la tua espressione era epica- sorrise lui imitandomi. Risi a causa della sua faccia; aveva spalancato gli occhi, incrociato le pupille e inoltre aperto la bocca in modo da far vedere i pancakes masticati.

-Il prossimo master Will?- chiese mia madre sedendosi con noi.

-Penso che mi prenderó una pausa fino a Natale e poi cercheró un vero e proprio lavoro- finí la frase sospirando e portando le braccia al petto.

-Ne sono contenta- ammisse mia madre sedendosi con noi al tavolo.

Osservandoli, non potevo che notare la somiglianza, stessi occhi e stesso sorriso, io invece ero piú la versione femminile di mio padre,o almeno é quello che la mamma dice di me, purtroppo non potró mai verificare.
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Per tutta la mattina avevo cercato Michael, ma non l'avevo trovato.

Ero appena passata davanti al suo armadietto ma nemmeno lí c'era una sua traccia.

Ormai la campanella era suonata da cinque minuti, e la maggior parte degli alunni si era dileguata eccetto quelli che si trattenevano a chiaccherare o che si erano beccati una punizione.

-Layla- sentii chiamarmi da dietro.

Mi voltaii, era Tiffany, la ragazza di Gabe.

Penso la persona piú vanitosa che esista sulla terra, seconda solo al suo ragazzo.

La osservai venirmi in contro nella sua giacca firmata, perfino Miss.Universo si sentirebbe sminuita di fronte ad una persona del genere. Lunghi capelli color rame, due occhi di un verde intenso e brillante, un viso da bambola e un corpo da modella. Niente in confronto alle altre ragazze della scuola, perfino Amy che si riteneva bellissima, davanti a lei si sentiva una formica.

-Tra una settimana é il mio compleanno e ti volevo invitare alla mia festa, si terrà al lago e ci saranno tutti, non puoi mancare!- concluse la frase spostando i capelli ramati di lato.

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