Capitolo 45

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Ieri è stata una notte spettacolare. Dopo i fuochi d'artificio io e Harry siamo ritornati a casa affiatati come non mai e infatti abbiamo fatto l'amore .

La cosa strana e che oggi mi sento cosi stanca e triste. Strana la vita come da un giorno felice lo si diventa triste.

Adesso sono in aereo e mi sto dirigendo verso il paese della piazza e la moda,l'Italia. Certo penserete che sia la cosa più bella che mi possa capitare e vi do ragione ma in un certo senso sento già la mancanza dei ragazzi. Mi stabiliró per incominciare a Milano per poi andare più in basso in Calabria. Li vivono anche i nonni di Amber infatti mi ha chiesto di consegnare loro delle cose,non so di cosa si tratta visto che è una borsa che non ho aperto ancora e ne ho intenzione di fare.

-I passeggeri sono pregati di allacciare le cinture per l'atterraggio.-diceva la voce della hostes. Tutti quanti ci afrettammo ad allacciare le cinture .

-Non vedo l'ora di vedere Milano!-disse Christian accanto a me, lo guardai e gli sorrisi mentre aspettai che l'atterraggio finisse.

Che sbadata mi sono scordata di menzionarvi anche che Christian sarebbe stato il mio accompagnatore durante questo lungo viaggio. A quanto pare Cassandra per non lasciarmi da sola ,e anche per sicurezza, ha chiesto al suo figliastro cioè Christian di venire con me. Lui è stato subito d'accordo e io non potei dire più niente. Per quanto riguarda Harry invece ,sta mattina era venuto per salutarmi e come suo ricordo mi ha dato un suo anello che a me tanto piace. Per lui è come se stessi andando in guerra ,ha il timore che non ritorni più anche se io gli ho ripetuto molte volte di non pensare a cose simili. Quando ha saputo che anche Christian sarebbe venuto con me non era molto d'accordo ma poi lo convinsi a non preoccuparsi.

Anche i ragazzi vennero a darmi il saluto e io non potei che esserne più che felice.

Mi alzai dal mio posto e insieme a Christian ci dirigemmo verso l'uscita dell'aereo. Entrammo in aereoporto e non mi stupii affatto nel vederlo pieno di persone. Andammo a recuperare i bagagli e una volta riavuti uscimmo da quell'immensa struttura chiamando un taxi che ci avrebbe portati fino in albergo.

-Taxi!!-urlai io facendo con la mano verso il tassista che fermó l'auto davanti a noi. Riempimmo il bagagliaio delle nostre valigie per poi accomodarci sul sedile del passeggero e partire . Cassandra ci ha prenotato due camere in un albergo. Diceva che voleva il meglio per noi e se non sbaglio anche lei oggi partiva per le spiagge di Los Angeles.

-Siete stranieri?-domandó il turista. Annui e li risposi.

-Si nota cosi tanto?-domandai sorridente. Ringrazzio infinitamente Amber per avermi insegnato l'Italiano. Solo al pensare alle lamentele che facevo perchè ero stanca a causa delle sue lezioni mi viene da ridere.

-Un pó,bhe spero che vi divertiate.-sorrise per poi ritornare ai fatti suoi e canticchiare qualcosa.

-Sai parlare l'Italiano?-domandó Christian, guardai il suo viso stupito e sorrisi.

-Me l'ha insegnato Amber. Diceva sempre che una volta mi avrebbe portato dai suoi nonni qui in Italia.-risposi.

-Ha dei nonni Italiani?-

-Si non lo sai?-li domandai mentre lui fece cenno di no con la testa.

-Sua madre viene dalla Calabria. Si era trasferita a Londra per i suoi studi incontrando cosi anche suo padre. Amber è per metà inglese e italiana.-

-Capisco...-

Durante il tragitto io Christian non abbiamo fatto altro che guardare le strade di Milano dai finestrini ridendo qualche volta per le strane persone che passavano per strada.

HARRY STYLES TWITTER ||H.S|| (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora