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P.O.V. Victoria

-"avanti !" Una flebile voce malconcia e dolorante mi invitò ad entrare.

-"ehi!" Riuscì a dire prima di cominciare a tossire vedendomi spuntare dall'uscio della porta.

-"ti ho portato una sorpresa.." Dissi prendendogliela dalla busta dietro la schiena mentre la guardavo negli occhi.

-"oddio! Che bello grazie!" Batté le mani come una bambina.
-"questo te lo leggerai durante i tuoi lunghi giorni di quarantena, ovviamente pensando a me.." Le feci l'occhiolino.
-"ehi aspetta.." Tolse in un attimo quel sorriso giocondo colmo di gioia, "non è che tu stia cercando di comprarmi?" Chiese con espressione interrogativa.
-"ma cosa vai pensando Eleonor! IO, la tua TUA MIGLIORE AMICA cerco di comprarti con un libro!" Allargai le braccia ma senza risultati, continuava a guardarmi con faccia sempre più insospettita.

Mi misi una mano sul cuore sentendomi brutalmente offesa.
-"parla." Più faceva la dura più tossiva, e ciò iniziava ad essere esilarante nonché fastidiosissimo poiché non riusciva a mettere due parole di fila senza tossire.

-"Scusami Ele, ma mi stai alterando. Sei peggiorata?"
Socchiuse gli occhi per lanciarmi una frecciatina.
-"ti stai lamentando anche della mia malattia nonostante io sia qui, indifesa sotto l'attacco di germi e parassiti?"
-"parassiti?!" Mi alzai in fretta spaventata.

rimase a guardarmi per qualche secondo prima di scoppiare a ridere anche lei.

-"speriamo ti prenda anche a te."
-"Eleonor, se dici queste cose ti ricadono il doppio.."
-"fottiti tu ed il tuo karma." Tossì ancora.

Nessuno mi dava retta con il karma.

Girai gli occhi al cielo prima di venir distratta da una vibrazione proveniente dal mio sedere.

Si, era il mio telefono.

-ehi-

Notai con stupore che quel messaggio pieno di gioia ed altre forti emozioni era di Ashron.
No, Ashton.

Grazie Whatsapp.

Ma aspetta..
Come faceva ad avere il mio numero?!

-"Victoria ci sei?"
-"no." Risposi sincera.

-Ashton?-
-no, il lupo.-

-"ma che stai facendo?!"
-"niente!"

-simpatico, come fai ad avere il mio numero?-
-poco importante adesso, devo chiederti una cosa.-

-"dimmi la verità!" Insistette.
-"aspetta! Dimmi. No cazzo."

-no aspetta..-
-cosa?-

-"minchia!" Sbraitai.
-"cosa!"

-che succede?-
-parla.-

-"che stai facendo Victor.."
-"COSA!" Urlai esasperata.

-dai, magari ti scrivo più tardi.-
-Ash.. Ton, parla, posso parlare.-

Visualizzato senza rispondere.

Fanculo Whatsapp.

Preferivo immaginare che gli si fosse incendiato il telefono fra le mani e che per questo non avesse potuto rispondermi.

-"ma stai bene?" Chiese Eleonor.
-"Dio!" Imprecai prendendomi il viso fra le mani.
-"Victoria mi sto preoccupando."
-"no, no, no.." Continuavo scuotendolo.
-"hai bisogno di un medico?"
-"di uno psicologo Eleonor!" Quasi urlai.

Avevo la tachicardia, era successo tutto troppo velocemente, e non capivo che stava succedendo.

Un'altra vibrazione.
Forse aveva deciso di rispondere!

Mi affrettai a riprendere il cellulare prima di leggere:

-ehi stronzetta.-
-che vuoi.-

-"chi è?" Chiese Ele allungandosi.
-"calum."
-"CALUM!?"

-si cena.-
-mangiate.-

-"dio quanto è bello, e pensare che è il mio vicino di casa e non ho mai avuto il coraggio di parlargli, tranne quando eravamo piccoli e tutti insieme giocavamo a nascondino e.."
-"NO, CALUM NO." La interruppi.

-mamma vuole sapere se stai male.-
-sto malissimo non male.-

-"perché no? È così bello, simpatico, sexy e.."
-"non continuare, le mie orecchie sanguinano."

-mamma sta chiamando l'ambulanza.-
-CHE?!? Era ironico! Fermala.-
-no aspetta.. Mi sto divertendo.-
-CALUM!-

-"che vi dite? Chiede di me? Sa che sei con me? Digli che sto bene e che lo saluto! Ah! E.."
-"ELEONOR SEMBRI UNA PSICOPATICA."
Mise il broncio.

-tutto apposto, ma torna, sta per venire a prenderti con la barella ha!-
-dille che scherzavo, magari si rilassa..-
-troppo tardi, è salita in soffitta a prendere l'apparecchio per misurare la pressione.-
-mio dio, non sai fare niente.-
-zitta tu, babbana.-

-"eleonor devo andare a casa.."
-"perché?"
-"mia madre sta per avere una crisi di panico."
-"ancora?"

Si, non era raro che ne avesse una.

-"ti chiamo!" Dissi sbattendo la porta per raggiungere il più veloce possibile casa mia.

Stupido Ashton, per colpa di una sua non risposta stavo rischiando la vita.

-"Mamma!"
-"victoria corri! Controlliamo la temperatura e la pressione, che ho già preso l'appuntamento dal medico di famiglia per domani."
-"mamma io STO BENE!"

-"oddio Victoria, sei un po pallidina! Hai delle occhiaie davvero paurose ! sembri anche dimagrita tantissimo!" Continuò Calum con voce da stupido solo per rovinarmi la vita.
-"oddio Calum hai ragione! Amore vieni siediti sul divano, richiamo l'ambulanza."

Dio, portatemi via da qui.

Seven. ➆   -A.I.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora